Contro il Bruges, il Milan cerca i primi 3 punti della sua Champions League. Dopo il successo con l’Udinese, i rossoneri devono dare continuità ai loro risultati.
Grazie alla vittoria di Sabato, il Milan allontana le polemiche nate dopo il match di Firenze. Ancora una volta gran parte dei meriti vanno a Paulo Fonseca. L’allenatore portoghese infatti ha vinto la gara contro l’Udinese, grazie alle sue scelte.
Il tecnico del Milan, ha dimostrato nuovamente coraggio nelle scelte di formazione, e questo ha pagato. I rossoneri infatti hanno vinto una partita da squadra, nonostante l’inferiorità numerica.
Le scelte dell’allenatore infatti erano orientate proprio in questa direzione, come suggerito da lui stesso in conferenza. “Io devo pensare a tutto” aveva ribadito l’allenatore prima della partita.
Sicuramente le esclusioni di Leao, Tomori e Abraham hanno suscitato un forte clamore. Fonseca però, si è preso i suoi rischi, le sue responsabilità e alla fine il Milan ha vinto la gara.
Una vittoria importante, frutto anche della fortuna, visti i due gol annullati all‘Udinese. Tuttavia si tratta di un risultato da mettere immediatamente da parte per pensare alla sfida di Champions di domani contro il Bruges.
Contro il club belga, il Milan cerca i primi 3 punti della sua stagione europea, dopo la sconfitta contro Liverpool e Leverkusen. Una vittoria sarebbe fondamentale, nonostante gli 0 punti, con il nuovo format della competizione, i rossoneri sono ancora in corsa per qualificarsi ai playoff.
Pertanto fare risultato potrebbe dare una nuova svolta alla stagione rossonera, fin qui particolarmente altalenante.
Milan-Bruges: come Fonseca può vincere la gara
Uno degli aspetti fondamentali della vittoria rossonera contro l’Udinese, è stato lo spirito di gruppo. La voglia di ogni giocatore di fare una corsa in più per il compagno e di sacrificarsi per la squadra.
La stessa scintilla che ha permesso ai rossoneri di vincere il derby contro l’Inter. Perciò l’aspetto su cui maggiormente insistere è sicuramente la compattezza della rosa, un aspetto spesso messo in discussione in questo inizio di campionato.
Una compattezza che però deve passare anche dal carattere dei titolari. Per questo è lecito aspettarsi il ritorno di Theo e Leao dal primo minuto. Fuori invece Gabbia, che ha preso una botta al polpaccio e non è ancora al meglio.
Con loro dovrebbe essere ancora titolare Samuel Chukwueze, chiamato a ripetere l’ottima prestazione contro l’Udinese. Sotto Morata, l’unica punta a disposizione, dovrebbe giocare quindi Pulisic, che in questo momento è l’uomo in più del Milan.
In panchina, non dovrebbe esserci Abraham. Al suo posto, Fonseca dovrebbe chiamare Francesco Camarda, e chissà che non possa esserci spazio per lui.
La chiave tattica della gara sarà sicuramente la posizione di Pulisic. Come detto lo statunitense al momento è l’uomo più in forma e decisivo del Milan. La sua posizione in campo infatti permette anche ai compagni di trovare spazio nella trequarti offensiva.
Accentrandosi, infatti, permette a Reijnders di alzarsi e agire da mezz’ala sinistra lasciando Fofana più arretrato.
Questo assetto, con Pulisic sulla trequarti, alle spalle di Morata, e Chukwueze dall’altra può rappresentare una soluzione sicuramente più equilibrata rispetto al 4-2-4 con Abraham, alla lunga non sostenibile.
Il Bruges ha subito 13 gol in campionato. Il Milan è una squadra che segna tanto soprattutto in ripartenza. La velocità di due esterni come Leao e Chukwueze potrebbe quindi rappresentare un ulteriore chiave di volta del match.
Il destino del Milan passa dalle scelte del suo allenatore, ma adesso è il momento di scegliere la propria strada una volta per tutte, non affidandosi più a svolte episodiche.