Milan, con il cambio modulo e il passaggio ad un centrocampo a quattro, un big fuori dagli schemi. Vediamo di chi si tratta.
Paulo Fonseca ha dimostrato ancora una volta la forza delle sue idee nel derby contro l’Inter, conquistando una vittoria meritata e allontanando le speculazioni sul suo futuro.
Il tecnico portoghese ha preparato la partita in un clima surreale, ma il successo contro i nerazzurri gli permetterà di lavorare con maggiore serenità.
Nonostante ci sia ancora molto da fare, Fonseca ha confermato la sua volontà di seguire la propria strada e i suoi principi di gioco, portando avanti un progetto solido.
Per questa partita ha deciso di rischiare, schierando una formazione estremamente offensiva con Christian Pulisic e Rafa Leao sugli esterni, e Tammy Abraham e Alvaro Morata insieme dal primo minuto, una scelta che ha fatto pensare a un audace 4-2-4.
Tuttavia, il Milan si è dimostrato straordinariamente compatto, con le linee strette e un equilibrio tattico che ha sorpreso molti.
Tutti i giocatori hanno mostrato grande spirito di sacrificio, aiutandosi a vicenda e collaborando in fase difensiva, come sottolineato da Matteo Gabbia in conferenza stampa.
Il vero segreto della vittoria è stato proprio il sacrificio di ogni singolo elemento in campo. Abraham e Morata, pur essendo attaccanti centrali, hanno contribuito in modo significativo anche nella fase di non possesso, dimostrando di poter giocare insieme, con grande abnegazione.
La loro voglia di aiutare la squadra è stata fondamentale per garantire il successo tattico della partita. Anche con due punte di ruolo, Fonseca ha mantenuto intatti i suoi principi di gioco e ha dimostrato che, con disciplina e impegno, anche una formazione estremamente offensiva può essere compatta e efficace.
Loftus- Cheek, il big fuori dagli schemi di Fonseca?
Il Milan sembra aver trovato una nuova formula vincente con l’assetto offensivo composto da Tammy Abraham, Alvaro Morata, Rafa Leao e Christian Pulisic.
I quattro attaccanti hanno messo in difficoltà l’Inter, che non aveva mai sofferto così tanto come in questa partita, come sottolineato da Paulo Fonseca in conferenza stampa.
Il risultato poteva essere ancora più ampio se il Milan fosse stato più preciso sotto porta e se Sommer non avesse fatto diversi interventi decisivi.
La nuova configurazione offensiva ha portato, però, a sacrifici all’interno della rosa. Uno di questi è stato Ruben Loftus-Cheek, che è finito in panchina contro l’Inter.
L’ex Chelsea, big fuori momentaneamente, finora elemento chiave nello schieramento di Stefano Pioli, rischia ora di perdere centralità nel progetto rossonero con Fonseca.
Nella posizione di trequartista o seconda punta, Loftus-Cheek non ha saputo dare il contributo richiesto, specialmente in fase di non possesso, dove è apparso troppo passivo rispetto al sacrificio e alla disciplina mostrata da Abraham e Morata.
Il giocatore inglese ha reso meglio quando schierato più arretrato, ma competere per un posto da titolare con Tijjani Reijnders e Youssouf Fofana sarà tutt’altro che facile.
Con un calendario fitto di impegni, Loftus-Cheek avrà comunque le sue occasioni, ma per mantenere il suo ruolo nella squadra dovrà adattarsi rapidamente alle idee di Fonseca, dimostrando maggiore grinta e idoneità tattica.
Altrimenti, il Milan potrebbe fare altre scelte in futuro, non solo a livello di formazione, ma anche sul mercato.
Loftus-Cheek è chiamato a cambiare marcia e a dimostrare di essere ancora un elemento prezioso per il club rossonero.