Primo risultato utile in Champion’s per il Milan che ha ospitato il Club Bruges. Come è stata vinta da Fonseca e i suoi uomini.
La partita in breve
La partita non inizia nel migliore dei modi per i rossoneri.
All‘8’ minuto la difesa del Milan è costretta a salvarsi affannosamente sugli sviluppi di un angolo. La palla respinta arriva ai 20 metri a Ordoñez, che spara col destro e centra in pieno la traversa con Maignan completamente immobile.
Al 34′ però arriva il vantaggio rossonero. Gol olimpico di Pulisic, che direttamente dalla bandierina sorprende Mignolet. Decisivo il velo sul primo palo di Morata, che inganna l’ex portiere del Liverpool facendo passare la palla in rete. 1-0.
Sei minuti dopo, un’entrataccia di Onyedika lo condanna al rosso (dopo la revisione al Var) e gli ospiti a giocare in inferiorità numerica per 50′.
Ad inizio ripresa il Bruges cambia. Vetlesen prende il posto di Talbi, Sabbe quello di Seys e proprio dai piedi dei due subentrati viene confezionato il gol del pari dopo appenasei minuti.
Vetlesen riceve palla in area e la allarga per l’altro neo entrato Sabbe. Destro micidiale che fa una fotografia a Maignan e palla che entra in rete. Risultato di parità al 51′.
Il Milan subisce psicologicamente e sembra faticare a reagire. Così Fonseca richiama Leao per Okafor, oltre a Loftus Cheek per Chukwueze. Il cambio è provvidenziale perché è proprio Okafor che affonda sulla sinistra per poi servire al centro Reijnders, bravo a trovare il gol al 61′.
Il pari carica i rossoneri.
Al 72′ avanza con una cavalcata sulla destra Chukwueze per poi servire un passaggio al centro raccolto ancora da Reijnders che trova la doppietta. Scelta perfetta di Fonseca.
Negli ultimi 15 minuti c’è spazio anche per Camarda. Già mettendo i piedi in campo, il giovane attaccante scrive la storia del calcio italiano. Poi arriverebbe anche il gol ma il Var strozza l’esultanza in gola per fuorigioco. Ci sarà tempo in rossonero per altre gioie.
Prima partita vinta da Fonseca in Champion’s
La partita nel complesso non è stata per niente una passeggiata.
Non è stata nemmeno la più complicata della stagione, ma nonostante il divario delle rose quelli di San Siro si sono rivelati 90 minuti di un buon livello di sofferenza.
Fonseca ha sicuramente preparato la partita al meglio delle sue capacità.
Lo dimostra la volontà di aver rinunciato a qualche pedina importante nella partita contro l’Udinese per avere i migliori giocatori al completo.
Tra questi c’è ovviamente Rafael Leao. Il portoghese, dopo essere stato in panchina per tutta la partita di campionato, viene schierato titolare dal mister.
Ancora però non riesce a trovare la via del gol. Anzi, ci pensa il suo sostituto a rimettere in piedi la situazione, sfornando l’assist.
La partita è vinta da Fonseca quindi, dati alla mano, dai cambi.
Prima Okafor e poi Chukwueze infatti servono le palle gol per la vittoria finale.
A dimostrazione, per l’ennesima volta, che il parco giocatori del Milan è valido.
Fonseca deve imparare però a fare un migliore uso dei suoi uomini.
Leao inoltre non è che abbia disimparato a segnare o essere utile per la squadra. Forse la verità è semplicemente che il rapporto tra giocatore e allenatore è molto teso. E questo si risente sul campo.
Dunque per quanto si impegni l’allenatore a preparare la partita, questa è stata un’altra vittoria arrivata per accorgimenti in itere e avvenimenti fortuiti.
Bene questi primi tre punti, che agganciano il Milan proprio al Bruges, ma è ancora tanta la strada da fare.
Foto, Ig: @iamrafaeleao