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Mercato Napoli, ecco l’attaccante: cosa cambia rispetto a Osimhen

Il Napoli si muove concretamente per chiudere l’attaccante e liberare Osimhen: scopriamo come cambia il gioco con il nuovo innesto

Napoli trova il suo attaccante: Osimhen puo’ partire

La telenovela in casa Napoli è quella riguardante la punta, infatti, con l’arrivo di Conte le gerarchie si sono stravolte e la volontà di Osimhen è quella di trasferirsi: è per questo che serve un numero 9.

Manna sta lavorando da mesi per il trasferimento in azzurro di Romelu Lukaku che come ben sappiamo è l’uomo di Conte, la pedina attorno al quale il mister leccese strutturerebbe l’intero gioco.

Il belga, terminato il prestito alla Roma dopo il mancato riscattato, è ritornato al Chelsea rientrando nella lunghissima lista degli esuberi dei Blues e non rientra nei piani della società inglese.

Inoltre, il club di Premier è interessato allo stesso Osimhen e arrivati a pochi giorni dal termine del mercato tutto sembra muoversi verso uno scambio di numeri 9 tra le due squadre seppur con 2 operazioni distinte e con prezzi del tutto differenti.

Ciò che andremo ad analizzare in questo articolo non sarà, però, la trattativa in sé ma come cambierà sotto il punto di vista tattico il Napoli con l’arrivo del nuovo attaccante e l’addio di Osimhen.

Il Napoli saluta Osimhen: che attaccante è stato?

Se la cessione di Victor dovesse diventare realtà come ormai tutti si aspettano sicuramente i tifosi perderebbero uno dei migliori giocatori che abbiano vestito la maglia azzurra negli ultimi anni.

Osimhen ha riportato in 4 stagioni a Napoli quell’entusiasmo vissuto con Higuaìn e Lavezzi, regalando quelle emozioni che solo un attaccante puo’ far provare agli appassionati di questo sport.

Da quando è arrivato, il nigeriano ha totalizzato 105 presenze collezionando la bellezza di 65 gol dimostrandosi un assoluto protagonista nell’annata del terzo scudetto candidandosi capocannoniere con 26 reti.

Con Osimhen il Napoli ha riscoperto un centravanti completo, abilissimo nell’attacco alla profondità, fortissimo di testa, dominante sotto il piano fisico e atletico ma anche affamato sotto porta in grado di timbrare il tabellino nelle partite importanti.

Allo stesso tempo, il nigeriano presenta ancora delle lacune anche da punto di vista tattico che Spalletti è stato bravo a mascherare e ovviare senza farle pesare nell’economia del gioco di squadra, ma che quest’anno con Garcià, Mazzarri e Calzona son venute fuori e hanno penalizzato il rendimento.

Victor pecca senza dubbio nel gioco corale palleggiato, nei momenti in cui è necessaria una fase di possesso che coinvolga tutti e che costringe l’attaccante a un ruolo di collante che il ragazzo non ha nelle corde.

Proprio per questo aspetto Conte ha espresso alla società la volontà di acquistare un attaccante come Lukaku che sarebbe l’ideale per la sua filosofia.

Conte e l’impiego tattico per il suo attaccante

Come visto nelle amichevoli durante la pre-season del Napoli, Conte sta lavorando con Simeone sui compiti da affidare all’attaccante nello sviluppo dell’azione, in attesa dell’arrivo di Lukaku.

Analizzando i match dei partenopei si puo’ notare evidentemente come il mister stia affidando alla punta mansioni che riflettono al meglio quelle che sono le qualità del belga, indizio che lascia intendere quanto l’acquisto di Romelu sia di fondamentale importanza.

Conte, infatti, ha costruito un 3-4-2-1 su misura per Lukaku in modo da creare gli spazi giusti per poter muovere il belga in due direzioni:

  • il primo movimento evidenziato è quello in cui la punta tende a venire incontro ai centrocampisti per ricevere il pallone spalle alla porta e favorire l’inserimento dei 2 trequartisti nello spazio da lui liberato.
  • il secondo movimento è quello opposto, ovvero, andare a fungere da riferimento centrale per attaccare la micro profondità che si crea negli ultimi metri di campo prima della porta avversaria.

Tanto sacrificio e lavoro spalle alla porta per i compagni

In quest’ottica è facile comprendere come Lukaku sia l’uomo giusto per adempiere a tali funzioni dato che da sempre si è esaltato nel ruolo di “pivot“, quindi attaccante imponente fisicamente in grado di far valere il suo fisico per attirare i palloni verso la sua figura, difenderli e scaricarli poi all’indietro per prendere tempo e far sì che i trequartisti possano attaccare lo spazio creato dallo stesso centravanti.

Romelu sa farsi trovare pronto nella trequarti avversaria per poi andare a fraseggiare con chi gli gravita attorno in modo da partecipare attivamente alla manovra di gioco e sacrificandosi facendo in modo che magari siano proprio gli altri a segnare.

Questo lo dimostrano i 601 passaggi effettuati nella scorsa stagione, statistica molto alta rispetto ai pari ruolo e sintomo di un ottimo palleggiatore nonostante fisico imponente.

Verticalità e profondità nelle vie centrali

Nonostante Lukaku sia molto abile nel gioco spalle alla porta, nel corso della sua carriera si è dimostrato un attaccante molto dinamico e rapido, svincolandosi dal ruolo di semplice boa che la sua struttura fisica potrebbe lasciar intendere.

Nell’ultima stagione il belga ha chiuso ben 14 uno-due, dato che certifica quanto la sua visione di passaggio sia improntata anche in avanti e non solo nello scarico arretrato ai centrocampisti.

Romelu sarà, infatti, impiegato da Conte proprio come giocatore chiave per attaccare il corridoio centrale per provare a spaccare la difesa o attraverso un uno-due con un trequartista o con un movimento più drastico nel quale il numero 9 dovrà fare da perno appoggiandosi al difensore e aggirarlo con un movimento brusco agevolato dal suo fisico.

Attacco delle vie centrali che non sarà l’unica alternativa nel gio di Conte dato che il mister potrà contare molto sul lavoro degli esterni per permettere di sfruttare un altro pregio del belga: i colpi di testa.

Se il Napoli riuscirà ad attaccare centralmente l’area di rigore avversaria con 3/4 giocatori ecco che i cross provenienti dalle bande laterali potrebbero diventare una soluzione in più considerando che Lukaku lo scorso anno ha vinto ben 52 duelli aerei.

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