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Mercato Fiorentina, Adli entra Amrabat esce: differenze e analogie

Ecco il centrocampista per Palladino: scopriamo come cambia tatticamente e tecnicamente la Fiorentina con Adli e senza Amrabat

Adli alla Fiorentina libera la cessione di Amrabat

Dopo il corteggiamento delle passate settimane la Fiorentina ha finalmente ufficializzato l’arrivo di Yacine Adli dal Milan in prestito oneroso per due milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 10.

La Viola era alla ricerca di un centrocampista che potesse giocare nella mediana a due di Palladino al fianco di Mandragora e il neo-acquisto Richardson non basta per sostenere le 3 competizioni.

Il Milan, allo stesso tempo, aveva bisogno di liberarsi del calciatore per far spazio a quello che potrebbe essere l’ultimo acquisto di una campagna acquisti interessante e ha quindi deciso di salutare il francese per provare l’assalto a Manu Konè o Adrien Rabiot, ad oggi ancora svincolato.

Trovato l’accordo tra le due società la palla è passata proprio a Yacine che, nonostante l’interesse del Marsiglia, ha scelto di rimanere in Italia per dimostrare quel talento che a Milano non è riuscito ad esprimere.

A questo punto, l’acquisto di Adli permette di gestire con più serenità la questione Amrabat, con il marocchino che, seppur abbia giocato le prime due di campionato da titolare non sembra rientrare nei piani del progetto tecnico di mister Palladino e adesso potrebbe partire.

Amrabat out e Adli in: quali sone le caratteristiche in comune?

Anche per i meno esperti e i meno informati sui profili dei due calciatori in questione è facilmente intuibile il fatto che Adli e Amrabat siano due calciatori totalmente diversi per caratteristiche.

Differenze sulle quali ci soffermeremo successivamente per analizzare ora quelli che sono i punti in comune tra i due centrocampisti al centro del mercato Viola.

Innanzitutto, la posizione in campo puo’ essere considerata la medesima dato che entrambi possono ricoprire il ruolo di mediano destro a 2, come nel sistema di Palladino, con proiezioni differenti vista la maggiore offensività del francese che nasce proprio trequartista per poi arretrare di qualche metro a carriera in corso.

Trovandosi nella zona più affollata del campo si rispecchiano anche nel numero di palloni toccati a partita, essendo giocatori costantemente all’interno del gioco nell’arco dei 90 minuti durante i quali tendono a non isolarsi quasi mai dal match.

La percentuale di passaggi riusciti è praticamente la stessa (Amrabat 72%, Adli 73%) fattore che denota una buona precisione nell’esecuzione e discreta intuizione nelle scelte, seppur il francese spicca per soluzioni più progressive mentre il marocchino si affida alla traccia più comoda da servire.

Come cambia il centrocampo della Viola con Adli?

Acquistare Adli e vendere (probabilmente) Amrabat è una scelta che cambia completamente il volto al centrocampo di una squadra, trasformando l‘interpretazione del ruolo e l’economia dell’intero meccanismo.

La mediana MandragoraAmrabat è un reparto altamente improntato sulla quantità e meno sulla qualità, per sostenere magari una trequarti molto devota all’attacco come puo’ essere quella composta da Gudmundsson e Colpani.

Muscoli e corsa al servizio della squadra, sono queste le qualità su cui possono contare i propri compagni e che tale centrocampo garantisce al mister ma che pecca in fase di impostazione e nello sviluppo della manovra.

Amrabat si esalta nella fase difensiva e lo dimostrano le buone statistiche legate ai blocchi (1.93) e salvataggi (1.50) per partita, ma anche il numero di contrasti vinti nei 90 minuti, classifica che lo vedeva ottavo in Premier per contrasti vinti a partita lo scorso anno.

Insomma, con il marocchino ti garantisci un mastino in grado di aggredire con forza l’avversario e abile nello spezzare le linee di passaggio avversarie, soffrendo però dal punto di vista tecnico.

Con Adli la Fiorentina acquista qualità in mezzo al campo e negli ultimi metri

Con Adli, invece, il discorso è opposto e lo si capisce proprio dalla struttura fisica, più gracile di Ambrabat ma più raffinato con la palla tra i piedi.

Il francese ha percentuali altissime riguardo passaggi tentati (82.71), riusciti (71.56) e quelli realizzati nell’ultimo terzo di campo (9.40), dimostrando quanto la classe di Yacine sia fondamentale per iniziare l’azione ma anche per per andarla a concludere.

L’ex-Milan rientra nel 89esimo percentile dei giocatori che portano ad azioni da gol per far capire quanto la sua visione sia programmata verso la parte offensiva del campo nonostante la posizione da mediano/mezz’ala.

A primo impatto quindi la scelta della Fiorentina sembra intelligente dato che affiancare Adli a Mandragora significherebbe rendere molto più eterogeneo il centrocampo rispetto a quanto possa esserlo con Amrabat, ma solo il campo saprà dire se la scelta della società sarà stata azzeccata.

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