Il neo presidente nerazzurro ha condiviso le sue idee in merito al mondiale per Club e ai tanti impegni che dovrá affrontare la sua Inter.

Mondiale per Club: spettacolo calcistico o fallimento?

É sin da inizio Giugno che le parole di Carlo Ancelotti sulla suddetta competizione hanno suscitato clamore tra i tifosi, affermando che il suo Real Madrid non hai intenzione di partecipare.

Il tecnico Italiano attualmente allenatore della squadra campionessa d’Europa ha spiegato infatti che una singola partita della squadra della capitale spagnola vale molto più della somma offertagli dalla UEFA.

Il CT sembrerebbe poi esser tornato sulle sue parole, che non hanno peró evitato che i dubbi del tifoso crescessero sulla fattibilità del torneo, seppur presenti un’idea ambiziosa e intrattenente.

Le parole di Marotta sul mondiale per Club

Anche l’attuale presidente dell’FC Internazionale non si é limitato dall’esprimere le sue opinioni sulla competizione, intervenendo cosí ai microfoni di “Radio Anch’io Sport”:

«È una vetrina importante a livello mondiale che accettiamo con orgoglio, ma è anche vero che esiste un ulteriore sovraffollamento del calendario. Dalla prossima stagione, con il nuovo format della Champions, ci saranno più partite, anche 17 per vincere la coppa».

Mentre l’attenzione del tifoso é rivolta all’europeo, Giuseppe Marotta é già proiettato verso la sua prima Inter da presidente e ai suoi impegni stagionali.

La proposta del presidente

Essere un calciatore negli anni ’20 del ventunesimo secolo prevede sicuramente un dispendio energie fuori da tutto ciò a cui sino ad ora eravamo abituati.

Non solo l’estate é stata occupata dal Campionato Europeo e dalla Copa America, ma la stagione a venire dovrà anche affrontare un sovraffollamento di partite, con l’inserimento del mondiale per Club e il nuovo format della coppa dei campioni.

Marotta, che nel mondo del calcio é sicuramente annoverabili tra i veterani, continua cosí il suo discorso, proponendo un’idea vecchio stampo che sta pian piano tornando in vigore:

 «Il calendario si comprime sempre di più, andrebbe rivisto ed è per questo che secondo me la Serie A andrebbe ridotta a 18 squadre. I carichi di lavoro attuali non sono più sostenibili e dobbiamo tutelare i nostri ragazzi perché il rischio di infortuni è veramente notevole».

Serie A a 18 squadre: svolta o utopia?

La proposta di una riduzione delle squadre del campionato italiano da 20 a 18 é un argomento che spunta fuori annualmente, soprattutto tra le bocche dei presidenti delle big di Serie A.

Vero é che sarebbe opportuno considerare il punto di vista dei club che ogni stagione si ritrovano nella parte destra della classifica, e che spesso puntano alla salvezza.

Ció a cui l’ormai ex DS interista non ha pensato é che difficilmente la proposta potrà raggiungere la maggioranza nella sua approvazione, in quanto frutto di dubbi e preoccupazioni delle squadre che lottano per non retrocedere.

Il mondiale per club, simbolo dello sfruttamento della UEFA

Vero é che Marotta parrebbe averci visto giusto da questo punto di vista: ancora più scontri e competizioni, per un calciatore che, seppur guadagni somme esorbitanti, é comunque da considerare un essere umano, segnerebbero un definitivo crollo del tasso tecnico.

L’aumento delle partite che negli ultimi anni sta crescendo esponenzialmente non é che un sintomo della sete di guadagno dei poteri forti, e il mondiale per Club é la sua perfetta realizzazione.

Il mondo del calcio sta sempre più trasformandosi in una partita di scacchi: UEFA e FIFA che giocano, e i calciatori che fanno da pedine.