Dopo poche partite da inizio stagione Manuel Locatelli ha già spazzato le critiche degli ultimi anni: l’affinità con Thiago Motta è sbocciata
Locatelli e la filosofia Motta: la chiave per zittire le critiche
Quando Manuel Locatelli arrivò nell’estate del 2021 alla Juventus dopo aver disputato una grande stagione con il Sassuolo, aver vinto l’Europeo con l’Italia ed essere stato pagato circa 40 milioni le aspettative su di lui erano elevate.
L’approdo in una grande squadra, un ambiente diverso con pressioni maggiori e il peso di quella maglia che ha sognato fin da piccolo, però, hanno inciso sul ragazzo non come ci si potesse aspettare.
Una maturazione mai compiuta del tutto dal punto di vista tecnico e un’intesa tattica con mister Allegri che ha faticato ad arrivare nel corso degli anni, compromettendo quello che doveva essere il definitivo salto di qualità.
Quest’anno, però, l’arrivo di Thiago Motta sulla panchina bianconera ha portato una ventata di aria fresca e tante novità di gioco che hanno permesso di valorizzare molti giocatori, tra cui proprio il 26enne ex-Sassuolo.
Sotto la gestione Motta, Manuel sembra un giocatore rinato e per rendersene conto basta rivedere anche solo una delle partite giocate quest’anno da Loca per percepire il livello di sicurezza e leadership che il ragazzo sente di avere in possesso.
Critiche a Locatelli? Guardate i suoi numeri con mr. Motta
Gli arrivi in sestate di Douglas Luiz, Thuram e Koopmeiners facevano presagire ad un’altra stagione in secondo piano in cui le critiche non si sarebbero fatte attendere, invece, mr. Mottasembra non poter fare a meno di Locatelli.
Forse un po’ a sorpresa ma i centrocampisti con più minutaggio nella Juve in questo inizio di stagione sono proprio Locatelli, Fagioli e McKennie (considerando Koopmeiners sulla trequarti), per far capire quante per l’allenatore sia importante il rendimento attuale e non il nome che un giocatore si porta dietro.
Effettivamente, per rispondere al dubbio riguardo al fatto che Locatelli si meriti di giocare titolare in questa Juventus basta guardare i suoi dati e ci si rende subito conto dello status attuale del ragazzo.
Primo in Serie A contro i pariruolo (centrocampisti) per:
- Passaggi;
- Passaggi in avanti;
- Passaggi lunghi;
- Passaggi progressivi;
- Passaggi progressivi;
- Passaggi nell’ultimo terzo di campo;
-Dribbling riusciti.
Insomma, Locatelli è ormai un giocatore completo, che Motta è riuscito a sgrezzare ed esaltarne le caratteristiche migliori, posizionandolo in una zona di campo più idonea alle sue qualità.
Non si parla solo di ruolo ma proprio di funzioni richieste al ragazzo, più libero di svariare e di tentare soluzioni progressive piuttosto che limitarlo allo sterile palleggio delle passate stagioni.
Guaio Bremer: Locatelli la soluzione al problema?
L’infortunio di Gleison Bremer contro il Lipsia che terrà il brasiliano lontano dal campo fino a fine stagione è un problema che la Juve e Thiago Motta dovranno risolvere al più presto.
Senza il proprio pilastro la difesa bianconera perde tanto visto anche il rendimento difensivo della Signora fino a questo punto, ai limiti della perfezione.
La dirigenza juventina ha già comunicato che non intende intervenire sul mercato almeno fino a gennaio per sostituire Bremer, quindi, escludendo la possibilità di acquistare qualche svincolato, Motta dovrà arrangiarsi con quello che ha.
Ecco allora che la suggestione Locatelli potrebbe diventare un’idea concreta e una soluzione da applicare per quelle occasioni in cui giocatori come Gatti o Kalulu avranno bisogno di respirare visti i tanti impegni.
Al mister italo-brasiliano la domanda sul possibile impiego di Lica da difensore centrale è già stata fatta e Thiago non ha escluso tale scenario affermando che Manuel è un giocatore intelligente e duttile, quindi adatto anche a quel ruolo.
Il senso della posizione ce l’ha, così come le qualità da incontrista e interdittore non gli mancano, dunque potremmo vedere alla lunga anche un Locatelli vestire i panni di difensore centrale al fianco di uno tra Gatti e Kalulu.
