E’ una Lazio inarrestabile quella di Baroni. Primo posto con quattro vittorie in Europa League. Pagella della partita col Porto
Che impatto il nuovo allenatore biancoceleste. Primo posto in Europa
C’è chi se lo aspettava e chi era ancora molto scettico.
In estate è forse passato un po’ troppo sotto traccia il lavoro sul mercato da parte della Lazio. Per assurdo, ha fatto quasi più scalpore l’addio di Immobile che non l’acquisto di giocatori talentuosi come Dia o Noslin.
Quest’ultimo, tra l’altro, voluto fortemente da Baroni dopo l’ottima stagione di entrambi all’Hellas Verona.
E forse era proprio a causa di questa loro provenienza che il pubblico era spaccato riguardo le aspettative sull’andamento di stagione biancoceleste. Con i pessimisti, ovviamente, i netto vantaggio sui fiduciosi.
Ebbene, allenatori e giocatori stanno mostrando di avere un grande valore, tecnico e tattico.
La linea della trequarti è piena di talenti ed è ben gestita. Giocano tutti, chi più e chi meno ovviamente, e tutti figurano bene.
E Valentin Castellanos, dopo aver fatto da vice a Immobile l’anno scorso, sta dando freschezza, atletismo e concretezza a un ruolo che da un po’ di tempo ormai era diventato taboo a Roma.
Altro acquisto che si sta rivelando di primo livello poi è Nuno Tavares. Il terzino portoghese è padrone assoluto della fascia sinistra, e la sua capacità di andare sul fondo a crossare lo rende un vero e proprio attaccante aggiunto.
Baroni poi è anche riuscito a dare un equilibrio definitivo alla mediana. Rovella e Guendouzi sono in totale sinergia tra loro, e in panchina c’è un sempre pronto Vecino che porta esperienza, sostanza e possibilità di rifiato per i compagni.
Insomma, la Lazio nel giro di poco si è rivelata una macchina bene oliata, con tutti gli ingranaggi connessi al millimetro e con il motore ormai ben scaldato.
In Serie A gli aquilotti volano e hanno trovato la loro dimensione nelle zone a ridosso di Europa e Champions League.
Ma il gioco proposto da Baroni ha permesso alla sua squadra di imporsi, letteralmente, in Europa League. Sono infatti reduci da quattro vittorie consecutive che valgono un primo posto di assoluto merito.
Ieri sera è arrivata la quarta, grazie a un eterno Pedro, che sta giovando di una terza giovinezza grazie a Baroni.
Le pagelle della Lazio
Si è giocato ieri Lazio-Porto, match valido per la quarta giornata della fase campionato di Europa League, concluso col risultato di 2-1, frutto delle reti di Romagnoli e Pedro.
Punteggio finale intervallate dal pareggio illusorio di Eustaquio.
Con questo risultato, e in virtù delle contestuali frenate di Anderlecht e Tottenham, i biancocelesti si prendono la prima posizione in solitaria, con 12 punti in classifica.
Vediamo i voti dei protagonisti biancocelesti di ieri sera
Christos MANDAS, 6 – Fortunato sul tiro di Vieira, che ne guarda impietrito la traiettoria per poi stamparsi sul palo. Primo tempo quasi da spettatore, ripresa invece più impegnativa. Non può nulla sul piazzato di Eustaquio.
Adam MARUSIC, 6.5 – Il Porto è velenoso in contropiede e nel primo tempo si deve arrendere al montenegrino, che da ultimo uomo ferma Omorodion e Galeno con tempismo ed esperienza. Galeno riesce però a prenderlo lo stesso alle spalle in occasione del 1-1.
Samuel GIGOT, 6 – Inizia male e si fa ammonire dopo pochi minuti, questo non influisce però sulla sua prestazione. Fisico ed esperienza per contrastare i pericolosi attaccanti avversari.
Dal 67′ Mario Gila, 6 – Entra dopo il gol del pareggio per scongiurare un rosso a Gigot e trasmettere rinnovata calma al reparto difensivo. Riesce a dare sicurezza.
Alessio ROMAGNOLI, 7 – Decisivo nelle due aree di rigore con l’incornata sullo scadere del primo tempo che vale l’1-0, e quella a pochi minuti dal 90′ con cui toglie il pallone dalla disponibilità di Nico Gonzalez.
Nuno TAVARES, 6.5 – Solito Tavares che si conferma imprescindibile. Gli avversari Fernandes, Vieira e Galeno uniscono le forze per sorprenderlo ma Nuno ha sistematicamente la meglio.
Mattéo GUENDOUZI, 6.5 – Altra prestazione maiuscola. Baroni ruota quasi tutti ma non riesce a fare a meno del francese, vero faro di questa Lazio che convince sempre più.
Matias VECINO, 6 – E’ una presenza costante nei duelli a centrocampo e cerca l’inserimento in area avversaria. Romagnoli gli nega la possibilità di spingere palla in rete, poi può firmare il raddoppio 120 secondi dopo la rete di Eustaquio ma spara fuori di testa.
Loum TCHAOUNA 6 – Qualche sgroppata interessante e tanto lavoro in aiuto a Marusic. Nel complesso un’altra buona prova, sempre più maturo.
dal 67′ Nicolò ROVELLA 6 – La rete di Eustaquio rischia di far sbandare la Lazio, il suo ingresso è un toccasana per i biancocelesti. Entra con stimoli e dà ossigeno al centrocampo.
PEDRO 7,5 – Fa fatica a trovare spazi sulla trequarti ma trascina i compagni con la solita personalità. Pressa e corre come un ragazzino, vantando una condizione fisica incredibile e il guizzo da campione al 92′ fa impazzire l’Olimpico.
Mattia ZACCAGNI, 6 – Volenteroso ma si accende a intermittenza, e paradossalmente è maggiore il suo apporto in fase difensiva rispetto a quello con la palla.
dal 71′ Gustav ISAKSEN 6.5 – Rifila l’assist del 2-1 finale con uno spiovente preciso. Gioca una ventina di minuti in modo ordinato, dando una mano in fase difensiva.
Valentin CASTELLANOS 6.5 – Arrembante nei primi minuti, con un tiro alto e un gol annullato per fuorigioco. Si ritrova poi a lottare praticamente solo con i centrali del Porto. In una partita complessa si ritaglia il suo posto d’onore con la sponda vincente di testa per Romagnoli.
dal 67′ Boulaye DIA 5,5 – Tocca pochissimi palloni e non lascia il segno.
Foto, Ig: @_pedro17_