Il pragmatismo dei biancocelesti trionfa su un Bologna serratissimo dopo l’espulsione di Pobega. Ecco le pagelle capitoline di Lazio-Bologna.
Lazio-Bologna: Ivan Provedel – 6
Il portiere friulano ieri sera non è stato praticamente mai chiamato in causa. Essendo stato dunque poco più di uno spettatore non pagante, complice l’espulsione di Pobega, si merita di diritto la sufficienza.
Lazio-Bologna: Manuel Lazzari – 7
Inizia benissimo spingendo sulla destra tra anticipi e progressioni dalla sua metà campo. Poi si fa male, sembrava vicino a chiamare il cambio, ma invece resta in campo e continua la sua ottima prestazione. Sempre pericoloso e tra i protagonisti della manovra offensiva biancoceleste. Mi sento di premiarlo con un 7.
Lazio-Bologna: Mario Gila – 7
7 in pagella anche per l’ex Real Madrid. Impeccabile sui pochi tentativi di sfondamento degli emiliani. In più di qualche occasione è lui ad iniziare la fase d’attacco, spostandosi palla al piede oltre la linea di centrocampo. Innumerevoli recuperi e chiusure. Insomma, dargli meno di 7 sarebbe un crimine, specialmente visto il continuo rendimento positivo di questo giocatore.
Lazio-Bologna: Alessio Romagnoli (fino al 46′) – 6
Certamente non il più brillante della difesa. È vero, lui è il meno offensivo della difesa a quattro di Marco Baroni. Però in una partita come questa, dove il Bologna sembrava intenzionato a non demordere fino al gol di Gigot, ci si aspetta di più sotto quel punto di vista anche da giocatori come lui. Ad ogni modo, la sufficienza non gliela leva nessuno, sia chiaro.
Lazio-Bologna: Luca Pellegrini – 7
Prestazione fantastica del terzino sinistro, il quale sembra stia dando seguito al suo evidente percorso di crescita. In un momento storico dove la Lazio ha la coperta cortissima in quanto a terzini, Pellegrini è riuscito a non far sentire la mancanza di Nuno Tavares, il che è tutto dire. Che Baroni abbia trovato un nuovo plausibile titolare? Chissà. Intanto, l’ex Roma, il 7 se lo è guadagnato.
Matteo Guendouzi – 6,5
Bene ma non benissimo per il centrocampista della nazionale francese. Reduce da prestazioni straordinarie sia con la maglia bleu che con quella biancoceleste, ieri sera è mancato della brillantezza che lo contraddistingue, mangiandosi anche un’occasione a tu per tu con Ravaglia. Resta il fatto che, se il centrocampo della Lazio sembra girare a ritmi altissimi, è soprattutto merito suo e del prossimo giocatore di queste pagelle. Comunque, al transalpino do un bel 6 e mezzo.
Nicolò Rovella – 7,5
Che dire, partita sontuosa del centrocampista capitolino, al limite della perfezione. I suoi recuperi palla e anticipi non si contano neanche su dieci mani. Esercita un pressing asfissiante sui bolognesi per tutti e 93 i minuti. Carica la squadra e i tifosi con il suo atteggiamento e con ogni sua giocata. Sta diventando ogni giorno sempre più indispensabile per Baroni. Insomma, la sua prestazione di ieri sera è da 7 e mezzo. Almeno.
Matias Vecino (fino al 60′) – 6
Partita operaia da parte dell’uruguaiano. Utile in entrambe le fasi, ma spesso impreciso e in ritardo in alcune situazioni di gioco. Tutto sommato, la sufficienza se la porta a casa.
Pedro Rodriguez (fino al 60′) – 5,5
Lo spagnolo, in uno stato di forma eccezionale visto l’ultimo periodo, questa volta non è riuscito a incidere. Sarà perché il Bologna lo ha contenuto con la sua fisicità? O sarà perché Pedro rende meglio quando subentra a partita in corso piuttosto che quando gioca dal 1′? Domande lecite. Spetta proprio a lui rispondere nelle prossime uscite. In ogni caso, ieri sera esce dall’Olimpico con una lieve insufficienza.
Valentin Castellanos (fino all’85’) – 5,5
Discorso analogo per il Taty, il quale si spende sì per i compagni, ma sprecando qualche occasione molto promettente di tanto in tanto. 5 e mezzo anche per l’argentino.
Mattia Zaccagni (fino al 74′) – 7,5
Solo una parola. Fe-no-me-na-le. Dopo un primo tempo dove non era riuscito ad esprimere il suo potenziale, ha deciso di scatenarlo tutto insieme nella ripresa, fornendo l’assist per il gol di Gigot, che sblocca la partita, e segnando la sua “solita” rete con un tiro a giro sul secondo palo. Sempre il più pericoloso, il più creativo e il più concreto. Come rovella, anche il capitano biancoceleste si merita un bel 7 e mezzo
Samuel Gigot (dal 46′) – 7
È lui a sbloccare la partita, incornando la pennellata su calcio d’angolo di Zaccagni con un movimento da vero centravanti. Anche lui fa una buona fase difensiva, arricchita da recuperi palla e transizioni. Gli assegno un incoraggiante 7 in pagella.
Gustav Isaksen (dal 60′) – 6,5
Non brillante fino al 92′, quando poi si guadagna un calcio di rigore che però non ha bisogno di essere fischiato, perché il suo tocco per dribblare Ravaglia si trasforma in un assist per Dele-Bashiru. Diciamo che questo episodio salva una prestazione altrimenti poco convincente. In fin dei conti però, il 6 e mezzo se l’è meritato.
Boulaye Dia (dal 60′) – 6,5
Segna un gol ma gli viene annullato per fuorigioco. Nonostante ciò, da quando entra in campo si percepisce una manovra più fluida e propositiva. Si tratta di una coincidenza il fatto che, pochi minuti dopo il suo ingresso, la Lazio abbia iniziato a segnare? Non credo proprio. 6 e mezzo anche per il senegalese.
Loum Tchaouna (dal 74′) – 6
Con pochi minuti a disposizione non riesce a incidere. Crea qualche pericolo sulla corsia di destra, calciando anche un tiro che finisce non troppo lontano dal secondo palo. Tutto sommato però, non va oltre la sufficienza.
Fisayo Dele-Bashiru (dall’85’) – 7
Entro, spacco, esco. Il nigeriano, che non si è ancora guadagnato la fiducia di Baroni, visto il suo scarsissimo impiego, stavolta ha stupito il mister, segnando la sua prima rete in Serie A. Ha giocato pochi minuti, è vero, ma il suo segnale l’ha lanciato. La domanda è, sarà sufficente per convincere Baroni a utilizzarlo più spesso? Lo scopriremo nelle prossime giornate. Intanto, Dele-Bashiru si becca un bel 7 in pagella dal sottoscritto.