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Lazio, Baroni chiede di più a Rovella: l’ex Juve deve dettare i tempi

Rovella, Baroni chiede di più a Rovella detterà i tempi della Lazio.

La Lazio ha finalmente trovato il regista, Rovella stupisce contro il Milan e Baroni ci punta forte, come verrà impiegato l’ex Juve?

Sembrava una semplice operazione di mercato quando, il 16 agosto del 2023, la Juventus cedeva le prestazioni di Nicolò Rovella alla Lazio.

La Vecchia Signora aggiungeva liquidità importanti alle proprie casse, ancora in condizioni precarie dopo il caso delle plusvalenze fittizie.

I biancocelesti invece, acquisivano il cartellino del giocatore tramite la formula del prestito con diritto di riscatto, poi esercitato per 18 milioni, con l’obbiettivo di rinforzare in centrocampo.

Mentre Nicolò, reduce da un’ottima stagione col Monza, si preparava alla prima esperienza da titolare con una squadra di alto livello.

Quel giorno però, seppur ancora in maniera poco evidente, ha cambiato radicalmente il percorso dei tre soggetti.

Infatti la Juventus fu costretta ad intraprendere una stagione con i soli Locatelli e Nicolussi Caviglia in mediana, per poi, nel mercato successivo, investire pesantemente sul centrocampo.

La storia di Lazio e Rovella invece si sta ancora delineando, ma finalmente, dopo le dimissioni di Sarri e Tudor, che non esaltavano particolarmente le qualità dell’Ex Genoa, ecco la possibile svolta.

Sulla panchina dei capitolini si siede Marco Baroni, e Nicolò inizia ad essere impiegato sempre più, vedendosi affidare sempre più compiti fondamentali.

Le qualità del giocatore, come visto nella partita contro il Milan, stanno iniziando a spiccare, e tutto ciò è dovuto alla fiducia datagli dal tecnico ex Verona.

Qual è dunque l’impiego di Rovella nel 4-2-3-1 di Baroni?

In che modo esalta le qualità del ragazzo?

Il compito di Rovella con Baroni:

Come già accennato, dall’avvento di Baroni sulla panchina biancoceleste, l’importanza di Nicolò Rovella negli schemi della Lazio sembra essere aumentata vertiginosamente.

La partita contro il Milan è stata la dimostrazione perfetta della responsabilità che tutta la squadra nutre nei confronti del classe 2001.

Tanto che, a fine partita, proprio l’allenatore laziale si è presentato davanti alla stampa per elogiare Nicolò.

Il lavoro svolto dal numero sei spazia dall’impostazione, durante la quale è stato pressoché perfetto alla fase difensiva, svolta in maniera egregia.

I dati registrati durante le prime due partite parlano chiaro, giocatore con più intercetti nella metà campo avversaria, dopo Castellanos, 5 palloni recuperati a partita ed altrettanti possessi vinti.

A livello di impostazione poi è quasi impeccabile, 90% di passaggi riusciti, 64% delle palle lunghe, oltre ad essere uno dei giocatori con più tocchi, circa 73 a gara.

Un altro punto fondamentale del compito affidatogli è quello di rompere la linea avversaria, superando il diretto marcatore palla al piede.

In questo Nicolò non ha mai commesso un errore, non fallendo mai un dribbling e riuscendo sempre a portare il pallone nel punto desiderato.

E’ inoltre il giocatore designato per coordinare la squadra, detta i tempi e comunica coi compagni, scegliendo spesso da solo il modo di eseguire una determinata manovra.

Rovella sta finalmente divenendo ciò che prometteva dai tempi del Genoa, Baroni sembra aver riconosciuto il suo talento e non ha intenzione di sprecarlo, la Lazio crede fermamente in Nicolò.

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