La squadra della capitale valuta le offerte inglesi per Bove, il giocatore non è incedibile per la Roma e puo’ finanziare un colpo in entrata in altri reparti

Tante partenze ma zero incassi: Roma, chi sacrifichi?

Da quando Florent Ghisolfi è diventato il nuovo direttore sportivo della Roma ha iniziato a studiare tutte le possibili strategie di mercato per mettere in mano a De Rossi una rosa competitiva e compatibile al suo gioco.

Ad eccezione dell’unico acquisto ufficiale del 2007 Buba Sangarè, infatti, il mercato in entrata al momento sembra bloccato a differenza di quello in uscita che invece è ricco di nomi.

La Roma per la prossima stagione dovrà salutare molti giocatori, molti dei quali tra l’altro non porteranno nelle casse della società nemmeno un euro.

Terminano i prestiti di Huijsen e Lukaku, Spinazzola andrà via a zero in seguito alla scadenza del contratto, così varrà lo stesso discorso per Azmoun, Llorente e Sanchez che, a meno di un riscatto, ritorneranno ai club di appartenenza.

I giocatori che se ne vanno andranno rimpiazzati ma per farlo servono cessioni che possano finanziare qualche colpo in entrata e negli ultimi giorni il sacrificato sembra essere proprio Edoardo Bove.

Il figlio di Roma abbandona la propria città Natale?

Ultimamente il trasferimento di Bove sembra più di un semplice rumor, il centrocampista italiano classe 2002 ha infatti attirato le attenzioni di alcuni club inglesi, Everton e Bournemouth su tutte, che sarebbero pronti ad ofrire circa 20 milioni alla Roma per prelevarlo.

Bove puo’ essere considerato un vero e proprio “figlio della Lupa”, dato che ha iniziato a vestire la maglia giallorossa a soli 10 anni senza mai più togliersela fino ad arrivare nelle ultime stagioni nel giro della prima squadra.

Con la squadra della Capitale Bove esordì il 9 maggio 2021 contro il Crotone, un anno dopo arrivò anche il primo gol in Serie A nel pareggio con l’Hellas Verona e il percorso culminò con il gol vittoria in semifinale di andata di Europa League nella stagione 2022-23.

Tutti questi traguardi sono stati raggiunti sotto la guida di Mourinho che senza dubbio è stato l’allenatore che ha saputo maggiormente valorizzarlo.

Da quando, invece, il tecnico portoghese se ne è andato il centrocampista ha avuto difficoltà nel trovare spazio nello scacchiere di Daniele De Rossi.

In vista dell’ormai quasi certa riconferma del mister romano quindi Bove potrebbe valutare seriamente di provare un’esperienza lontana da casa, magari all’estero, nonostante DDR abbia già espresso il rimpianto di aver visto partire troppo presto da Roma giocatori che poi nel tempo sono esplosi altrove, citando i casi di Calafiori e Frattesi.

L’addio di Bove dà il benvenuto a Roma ad un esterno o un attaccante

Se la cessione del numero 52 giallorosso dovesse concretizzarsi, la Roma sarebbe pronta a gettarsi all’attacco su un esterno di centrocampo o una punta centrale che sostituisca le partenze di Lukaku e Tammy Abraham (possibile partenete in estate).

Utilizzare l’incasso di Bove per un centrocampista non avrebbe molto senso dato che la squadra capitolina è coperta in quel reparto dai fedelissimi di De Rossi: Paredes, Cristante e Pellegrini gli insostituibili.

La Roma, quindi, ritiene più opportuno investire la cifra sulle fasce per sostituire i deludenti Karsdorp e Celik che da ormai qualche stagione non convincono più.

Si pensa dunque a Raoul Bellanova del Torino, fresco di convocazione in Nazionale italiana e reduce da un’ottima stagione ma anche a Holm, soluzione più economica, che a Bergamo non trova spazio con Gasperini.

Un’altra idea sarebbe quella di spendere i 20 milioni per un attaccante che possa portare gol importanti, i nomi sulla lista di Ghisolfi sono Pinamonti e Retegui.

Il primo che gradirebbe la destinazione per tornare nella massima serie dopo la retrocessione con il Sassuolo.

Il secondo, invece, scalda maggiormente i tifosi ma richiederebbe uno sforzo economico maggiore.