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Champions League, i gol più belli del mercoledì europeo: top 5

Champions League, ecco la top 5 dei migliori goal di questo mercoledì, conduce il Barcellona con Raphinha!

La Champions League si infuoca! Dopo un martedì ricco di emozioni ecco anche la top 5 dei migliori goal di questo mercoledì europeo.

Dopo circa venti giorni di digiuno dall’Europa che conta ecco finalmente tornare la Champions League in tutto il suo splendore.

Le danze si aprono con un martedì folle, 27 reti in appena nove partite, alcuni dei quali da cineteca.

Impossibile non ricordare il cost to cost di Vinicius contro il Borussia Dortmund o il missile di Singo che sgretola ogni speranza dello Stella Rossa.

Il giorno dopo però non è stato assolutamente da meno, con 23 reti, quattro in meno del precedente, ma con altrettanto spettacolo.

Riviviamo quindi i migliori momenti di questo mercoledì di Champions League con la top 5 dei migliori goal siglati:

5. Milambo vs Benfica:

Apriamo le danze con Antoni Milambo, centrocampista olandese in forza al Feynoord, che nel match contro il Benfica è riuscito a mettere a segno ben due goal.

In particolare, ad aver attirato l’attenzione di tutti gli spettatori è stato il primo goal, quello del 2 a 0.

Un’azione scaturita da una gestione palla degli olandesi nella trequarti avversaria, con i portoghesi schierati in linea al limite della propria area.

Linea che però viene rotta da un passaggio di Quinten Timber, a cercare proprio il classe 2005.

Il ragazzo, giàbne posizionato, addomestica bene il pallone sul centro-destra dell’area avversaria, esegue una finta di corpo e poi trova un varco.

Un tunnel maestoso che scompare fra le gambe del difensore in maglia rossa e riappare sul piede destro di Antoni.

Esplode un tiro micidiale che si insacca in porta, non prima però di essersi infilato anche fra le gambe del portiere Trubin.

4. Lees Melou vs Leverkusen:

Per proseguire la nostra degustazione europea dobbiamo volare in Francia, a Brest, dove i padroni di casa aspettano i “quasi imbattibili” ragazzi del Leverkusen.

proprio durante questo match, al minuto 39′, sul punteggio di 1 a 0 per i tedeschi, accade un’altra magia.

Il Brest conduce palla e penetra in area di rigore con Sima, che trovandosi due maglie avversarie dinnanzi preferisce non rischiare, ed allarga per Mahdi Camara.

Il francese riceve quasi indisturbato sul lato sinistro dell’area di rigore, e dopo una finta sventaglia un cross al limite dell’area.

Il pallone si impenna, e sembra quasi tramutarsi in un’occasione sprecata, quando, per vie centrali appare Pierre Lees Melou.

L’ex Nizza non ci pensa due volte, vede cadere la sfera, si coordina, salta, ed incrocia con il destro.

Il tiro è forte, rimbalza una, due volte e termina la propria corsa alla destra di Hradecky, il Brest la pareggia così.

3. Zhegrova vs Atletico Madrid:

Al centro di questa classifica troviamo un giocatore che insieme alla propria squadra, il Lille, sta incantando in questa nuova Champions League.

Si chiama Edon Zhegrova, ed abbiamo imparato a conoscerlo per il suo velenosissimo mancino a giro, che spesso beffa i portiere di tutta Francia ed ultimamente è sbarcato anche nel resto del continente.

I francesi, reduci da un’inaspettata vittoria contro il Real Madrid, si affacciano contro un’altra squadra della capitale spagnola, stavolta fuori casa, sta volta contro l’Atletico.

Spagnoli in vantaggio con Griezmann, ma Edon e compagni che non esitano a rispondere, e lo fanno proprio col kosovaro.

Il Lille conduce sulla destra, coma già aveva fatto in precedenza ma senza troppa fortuna, ad un certo punto però il pallone viene consegnato a Zhegrova e qualcosa si accende.

Il classe ’99 controlla nei pressi del vertice dell’area avversaria, nella quale svettano cinque colchoneros.

L’opzione del cross sarebbe avventata ma lui forse nemmeno ci ha pensato, gli basta uno stop e un tocco per raddrizzare la mira dopodiché una saetta lascia il suo mancino.

Nemmeno il tempo di vederla che Oblak è già stato infilato alla propria destra, è pareggio ma ora i francesi si sono accesi.

Nei trenta minuti successivi la squadra di mister Genesio ne fa altri due e la ribalta, e forse sappiamo di chi il merito morale.

2. Haaland vs Sparta Praga:

Arriviamo così nei presi della vetta, in seconda posizione, dove si piazza l’ineluttabile Erling Haaland.

Il norvegese ha ormai un appuntamento fisso con il goal, che anche contro lo Sparta Praga non si fa aspettare, anzi, ne segna due.

il primo, arrivato al minuto 57′ sul punteggio di 1 a 0 a favore Citizens, testimonia l’istinto selvaggio e per certi versi naturale che “vichingo” ha per il goal.

Tutto nasce da una percussione sul lato destro di un infaticabile Savio, che dopo qualche finta rilascia un cross che curva perfettamente verso il centro dell’area.

Centro dell’area che, come in ogni partita dei ragazzi di Guardiola, ha un solo padrone.

Ecco infatti sbucare proprio Erling, che anticipa il proprio marcatore e si avventa sulla sfera in maniera famelica.

Il pallone però è forse troppo corto, molti si aspetterebbero un primo controllo per addomesticarlo, oppure un tiro al voto col destro.

Haaland però non ci pensa due volte, si tuffa, allunga la gamba sinistra, e con la suola impatta al volo.

Neanche a dirlo, un rimbalzo e la palla si trova appoggiata alla rete ed il classe 2003 esulta con sufficienza.

Soltanto l’ennesima sessione di caccia andata a buon fine, puro istinto di sopravvivenza.

1. Raphinha vs Bayern Monaco:

Eccoci infine arrivati alla prima posizione, il goal più bello segnato durante questo terzio mercoledì di Champions League.

Un goal che quanto più per la bellezza merita soprattutto per il significato di rivalsa, di un ribaltamento di un pronostico, sia da parte del club che del giocatore stesso.

Parliamo della rete del 3 a 1 Blaugrana durante il match proprio fra Barcellona e Bayern Monaco.

Una sfida che in passato ha spesso rappresentato una croce per i catalani, che più volte si sono ritrovati ad essere umiliati dai bavaresi.

I ragazzi di Flick si presentano dunque al Camp Nou con lo spauracchio dell’ennesima figura magra.

Gli spagnoli però scendono sul campo con una grinta travolgente, segnano fin da subito e non accennano a fermarsi nemmeno dopo il goal del pareggio.

L’uomo simbolo di tutto ciò è un Italo-brasiliano, viene da una storia complicata e non ha mai avuto lo status di campione, semplicemente un altro ottimo giocatore.

In questa stagione però, Raphael Dias Bellodi sembra essere finalmente allo status di eroe blaugrana.

Il goal testimone è il già citato sigillo del 3 a 1, nato da un ribaltamento di fronte di Marc Casadò, che dalla propria trequarti sventaglia un pallone al bacio per l’ex Leeds United.

Raphinha addomestica il pallone senza alcun problema, riuscendo anche a continuare la corsa che lo introdurrà poi ad una serie di finte di corpo che andranno ad ubriacare Rafael Guerreiro.

Saltato il portoghese si presenta Upamecano, che all’ultimo sbarra la strada al brasiliano che però sta già caricando il tiro.

La soluzione è semplice, botta sicura, senza esitazioni, che dopo aver attraversato le gambe incrociate del francese e si invola verso Manuel Neuer.

Il portiere tedesco si lancia in un timido tuffo ma nulla da fare, pallone alla sua sinistra e tripletta per Raphael Dias Bellodi.

Il simbolo del riscatto Blaugrana, un segnale fortissimo lanciato al Real Madrid di Carlo Ancelotti, che proprio sabato sarà costretto a battersi con gli uomini di Flick per la prima posizione ne La Liga.

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