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Juventus, ritorno in Champions: come la cambierà Motta in Europa

Juventus, back to Champions.

Dopo un biennio lungo e travagliato, la Juventus, alle 18 e 45, compirà il suo ritorno nella massima competizione continentale.

L’8 dicembre del 2022, all’Allianz Stadium di Torino, la Juventus disputava la sua ultima partita in Champions League, un’inutile 1-0 con il Malmo, valevole solo per il terzo posto e la conseguente retrocessione in Europa League.

Quella rassegna continentale andò malissimo per gli uomini di Allegri, che, durante quella stagione, vissero una situazione interna davvero molto complicata, a causa delle indagini sul caso plusvalenze e i successivi punti di penalizzazione che gli vennero affibbiati.

L’annata dopo, poi, la Juve non poté disputare alcuna competizione internazionale, essendo squalificata proprio a causa dei problemi dell’annata precedente.

La formazione, dunque, che scenderà in campo questa sera a Torino contro gli olandesi del PSV Eindhoven, sarà il primo undici bianconero in Champions League da due anni a questa parte, a conclusione di un attesa divenuta ormai morbosa.

Rispetto all’ultima gara disputata contro il Malmo, la Juventus è cambiata notevolmente, con una rosa ed uno staff molto rinnovati, anche dall’età media più bassa.

L’entusiasmo è, quindi, indubbiamente alle stelle, sia fra i tifosi che fra gli stessi calciatori, essendo molti di loro alla prima grande occasione su un palcoscenico così importante, che, fra l’altro, quest’anno cambia anche format, rendendo tutto più intrigante.

Sta, allora, a Thiago Motta decidere chi partirà titolare contro gli olandesi, scegliendo se fidarsi dei responsi arrivati dalle gare di campionato o optare per dei nuovi innesti.

Come scenderà in campo la Juventus

Come abbiamo già potuto notare in questo inizio di campionato, a Thiago Motta piace tremendamente sperimentare, variando la propria formazione a seconda di ciò che percepisce durante gli allenamenti.

Oltre che alla sua creatività tattica, questo modo di fare si deve alla strategia che l’ex tecnico dello Spezia adotta per cercare di tenere sulla corda tutti i suoi calciatori, in modo che nessuno di loro si senta fuori dal progetto.

Se a Bologna fu un’ottima idea comportarsi in questa maniera, ritagliando uno spazio, piccolo o grande che fosse, a tutti, a Torino è più che brillante, visto che la rosa attuale della Juventus è veramente molto lunga, soprattutto in alcuni reparti.

E’ necessario, dunque, secondo la visione dell’italo-brasiliano, ruotare tutti gli interpreti, in modo che ognuno di loro rimanga concentrato sull’obiettivo comune, ossia, come da stile Juve, la vittoria finale.

Proprio per questo motivo, secondo le ultime notizie dei vari insider, non è utopica la possibilità che questa sera sia Douglas Luiz che Thuram non vedano il campo in favore di Locatelli, ormai confermatissimo, e Weston McKennie, inizialmente messo fuori rosa da Thiago.

Se questo scenario si concretizzasse, come al momento sembra molto probabile, per l’americano, dopo mesi difficili, sarebbe una bellissima notizia, dalla gratificazione enorme.

La titolarità sarebbe, a mio avviso, molto importante anche per Vlahovic’ e Yildiz, i quali, dopo un ottimo inizio, sembrano essere leggermente calati nelle ultime uscite, alimentando le critiche dei più disfattisti.

La rinnovata fiducia del proprio tecnico farebbe molto bene al loro morale, che, al momento, non è sicuramente ai massimi storici.

Nessun cambiamento, quindi, negli altri reparti, se non considera il rientro di Di Gregorio fra i pali, dopo la parentesi di Perin in Toscana nella sfida contro l’Empoli.

E’ già l’ora del riscatto?

Dopo la gara di sabato pomeriggio, che sicuramente è stata la partita peggiore delle quattro disputate dalla Juventus, il mondo degli appassionati di calcio ha cominciato a borbottare nei confronti della squadra di Thiago Motta.

L’accusa più grande rivolta ai bianconeri è stata quella di essersi mostrati ad Empoli per quello che sono realmente, ossia una squadra meno forte di quanto si potesse credere dopo le strabilianti prime uscite.

La compagine di Motta, dunque, da essere una futura possibile dominatrice del campionato, è tornata a ricoprire il ruolo di semplice outsider, travolta, come sempre succede in Italia, dall’inutile e dannoso vortice di polemiche, che, da sempre, circonda il nostro calcio.

A mio modo di vedere, la pessima prestazione attuata in Toscana, al Carlo Castellani di Empoli, è stata solo una brutta parentesi, da archiviare velocemente.

La Juventus resta una squadra molto interessante e ben allenata, che sta semplicemente cercando di trovare una nuova identità dopo l’integrazione degli acquisti last minute susseguitisi nelle ultime ore del calciomercato.

I bianconeri, dunque, necessitano di tempo per trovare la quadra giusta, ma, secondo la mia opinione, al loro allenatore non servirà tanto tempo e, già da stasera, potremmo rivedere la bella squadra ammirata nelle due prime uscite.

Rispondendo, in chiusura, alla domanda che dà il titolo a questo paragrafo, no, non è assolutamente l’ora del riscatto, ma semplicemente quella di una nuova era.

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