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Juventus, presentazione Thiago Motta: “Voglio una Juve…”

thiago Motta Juventus

Nella giornata di ieri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore della Juventus Thiago Motta.

Il nuovo allenatore della Juventus, Motta, ha espresso grande fiducia nel potenziale della squadra e nell’apertura di un ciclo positivo.

Ha dichiarato di voler vedere una Juventus orgogliosa e felice dopo ogni partita, e di considerare la responsabilità di allenare il club come una bellissima sfida.

Motta ha elogiato tutti i giocatori, in particolare Douglas Luiz, definendolo un calciatore completo.

Nel frattempo, Giuntoli ha ufficializzato l’addio di Rabiot dalla squadra, confermando la sua partenza.

Questo annuncio potrebbe significare un cambiamento nell’organico della Juve e aprire le porte a nuovi arrivi.

La squadra sta vivendo un periodo di transizione e sarà interessante vedere come Motta gestirà la situazione e porterà la squadra verso il successo.

Le parole di Scanavino e Giuntoli

Prende parola per primo il Chief Executive Officer Scanavino: “Oggi diamo il benvenuto a Thiago Motta, un tecnico giovane, ambizioso e determinato. Ci aiuterà a proseguire il percorso di crescita della squadra, all’insegna di competitività e sostenibilità. Vorremo essere competitivi al massimo in tutte le competizioni che affronteremo. In campionato l’obiettivo minimo è raggiungere la qualificazione in Champions”. 

Le parole del Football director Giuntoli: “In primis è doveroso il ringraziamento a Thiago Motta. Poi volevo fare un punto sul mercato, sono stati ceduti in quattro: Iling, Barrenechea, Kean e Kaio Jorge. Ne sono arrivati tre: Douglas Luiz, Di Gregorio, Thuram e speriamo di arrivare a Cabal . Tutti gli altri calciatori fanno parte della Juventus, e sono dei ragazzi straordinari, le considerazioni verranno fatte a fine mercato. Vogliamo una squadra competitiva, dando un occhio ai conti. Ci saranno sviluppi. Vorremo aggiungere ancora un calciatore per reparto. Volevo anche ringraziare Rabiot, il cui contratto è scaduto, gli auguriamo un felice futuro, professionale e non”.

Thiago Motta: le prime dichiarazioni

Cosa ha pensato dopo questo primo impatto con la Juve?

“Intanto voglio ringraziare Scanavino e Giuntoli. Sono contento, felice e soddisfatto di allenare questo club storico. E’ una squadra ambiziosa, ho la convinzione che si possa aprire un ciclo molto interessante. I primi giorni sono stati fantastici. Ringrazio l’accoglienza calorosa dei tifosi. Sono molto contento”. 

Che Juve vorrebbe vedere?

“Voglio una Juve orgogliosa e felice dopo ogni partita. Questo vuol dire che avremo fatto un grande lavoro dando il nostro massimo”. 

Cosa l’ha spinta a scegliere la Juventus? E quali sono gli obiettivi?

“E’ un club storico e ambizioso, sono arrivato nel momento giusto. Sono felice di esserci. Obiettivi? Quello che ho in testa è prepararsi bene, serve dare il massimo già da oggi. Poi saremo pronti per competere in ogni partita”.

C’è qualcosa che l’ha sorpresa della Juventus? C’è una frase o un pensiero su questi tre anni che la aspettano?

“Ero già convinto di arrivare in un club fantastico, ma vedere questa struttura sorprende comunque. I prossimi tre anni? Affronteremo tutto giorno dopo giorno, puntando a giocare più partite possibili”.

Si sente responsabilizzato dal fatto che alla Juve conta vincere?

“Sono d’accordo sul concetto di vincere, come in ogni grande squadra. Sento la responsabilità, ma è una bellissima responsabilità. Questo posto non lo cambierei con nessuno, voglio trasmettere tutte le motivazioni che ho dentro”.

È pronto a relazionarsi alla pressione?

“La pressione è uno stimolo in più”.

Thiago Motta in merito alla squadra

Un giocatore come Vlahovic, anche criticato, se lo immagina come leader tecnico ma anche caratteriale?

“Le critiche fanno parte del gioco e vanno accettate, lui è un grande giocatore, il talento ha sempre bisogno dello spirito di squadra. E quando questo funziona i talenti emergono da soli. Non ho dubbi: sia lui che altri possono fare una grande stagione”.

Ha avuto come allenatori Gasperini e Mourinho, quanto i diversi allenatori avuti in carriera possono aiutarla?

“Ha nominato due allenatori molto bravi, è stato un privilegio per me lavorare con loro, così come con tanti altri. Ho imparato e mi hanno trasmesso la passione di allenare, li ringrazio tutti e ho preso un po’ da ognuno di loro. Oggi ho la mia idea, e sono convinto che con la mia idea faremo molto bene”.

Anche Chiesa può essere un leader come Vlahvoic?

“Lo ha detto già Giuntoli, qui abbiamo solo giocatori forti”.

Nel suo Bologna la fascia da capitano l’hanno avuta in otto giocatori diversi, qui ci saranno cambi?

“Abbiamo un grande capitano che è Danilo, purtroppo non è ancora qui perché deve ancora riposare, ma è gusto così. Quando saremo tutti qui ne parleremo insieme”.

A proposito di giocatori di talento: cosa pensa di Yildiz e come lo vede in campo?

“L’ho visto due giorni fa, mi è sembrato un ragazzo fantastico, esattamente come me lo avevano descritto. In campo può fare qualsiasi ruolo. Quando hai voglia e disponibilità, e quel talento, puoi solo migliorare”.

Cosa ne pensa di Soulé?

“Fa parte del gruppo e si sta allenando molto bene”.

Ha parlato con Rabiot?

“Da amico sarò molto contento se lui sarà felice altrove. Lo conosco da molto e gli auguro il meglio”.

Motta e le ambizioni per il futuro

Vuole porre più attenzione su una particolare competizione?

“Pensiamo partita per partita, sono tutte importanti. Conta solo la motivazione che ci metteremo, indipendentemente da avversari e dal torneo”.

Cosa manca alla Juve per lottare per lo scudetto? E chi pensa sia il più adatto per fare il trequartista?

“Ripeto, ora siamo concentrati sulla preparazione per far bene ogni partita. Trequartista? Per me i centrocampisti devono saper fare tutto: difendere, attaccare, andare in contrasto, fare gol. Tutti quelli che abbiamo saranno forti, e capaci di fare tutto”.

Ieri Miretti ha rinnovato, come lo vede? E dove può migliorare?

“Può migliorare su tutto, è giovane ed è concentrato sul calcio. Non ha firmato solo un contratto, ma una bella responsabilità. Sono contento di averlo”.

Lei ha parlato spesso di giocatori moderni, quali sono? E la Juve ne ha?

“Tutti quelli della Juve lo sono, e non lo dico tanto per dire”.

Douglas Luiz dove se lo immagina? Arrivare nel raduno dopo l’inizio può influire nel suo inserimento?

“E’ un grande giocatore, abbiamo fatto un grande lavoro nel prenderlo. Gioca nella nazionale del Brasile, che non è da poco. È reduce da una stagione importante, ha sempre giocato, ha segnato. È un giocatore completo che si adatterà facilmente. Lo vedo a centrocampo, sia più alto o più basso, in base all’avversario farà anche il difensore”.

I quattro acquisti (tre più lei) colmano il gap con l’Inter?

“Il passato resta lì, lo guardiamo ma senza pensarci troppo. D’ora in poi concentrazione totale sul presente: appena iniziamo a giocare dovremo essere pronti”.

Sarà la stagione più lunga di sempre, compreso il Mondiale per Club. Cosa ne pensa?

“Sarà una stagione nuova per tutti, ma la preparazione resta la stessa, cioè essere pronti alla prima della stagione e così via”.

Quanto possono dare una mano i ragazzi della Next Gen? E ci dice qualcosa su Adzic?

“Daranno sicuramente una grande mano, ci sarà una sana concorrenza tra di loro. Adzic? Ha grande forza fisica e tecnica, e mentalmente è molto preparato. La mia prima impressione è che abbiamo in casa un giocatore che può diventare molto importante”.

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