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Juventus, impresa storica con il Lipsia: perché Motta l’ha ribaltata

partita ribaltata a lispia

Bene la Juve in trasferta a Lipsia. Partita ribaltata dopo un breve momento in cui va tutto storto. I bianconeri hanno carattere.

Partita ribaltata

Il match di Lipsia inizia un po’ sottotono per la Juventus, che per lo più passa la prima mezzora a subire le incursioni tedesche.

Proprio al 30′ minuto arriva il vantaggio del Lipsia. Contropiede portato avanti da Openda sulla sinistra che Savona non riesce a disinnescare.

L’attaccante belga si accentra con una sterzata e dalla tre quarti fa partire un cross verticale al bacio per il taglio eccellente di Sesko. Lo sloveno supera tutta la difesa bianconera e dopo aver ricevuto il pallone di Openda è libero di calciare di potenza e trovare la via del gol.

Primo tempo che si conclude sull’ 1-0, nonostante i bianconeri abbiano avuto una buona reazione.

A inizio ripresa Koopmeiners sbaglia un rigore in movimento, tirando un pallone che si infrange clamorosamente sul palo. Minima giustificazione perché ha usato il piede non preferito, ma queste occasioni non si possono sprecare.

Al 50′ Conceicao riceve un pallone che porta verso il centro del campo e che scarica su Cambiaso a sinistra. Il laterale italiano ha spazio per la giocata, e con un cross basso e teso sul primo palo trova Vlahovic, che insacca di prima intenzione.

Al pareggio consegue una spinta offensiva decisa del Lipsia. Già al 57′ mettono in atto un contropiede potenzialmente pericoloso, e che si rivela essere anche peggio.

Openda si inserisce benissimo in mezzo ai difensori bianconeri su palla filtrante, e Di Gregorio esce in tutta fretta. Per fermare l’attaccante però il portiere scivola fuori dall’area toccando la palla con la mano.

Revisione dell’arbitro al VAR ed espulsione inevitabile.

L’arbitro assegna quindi il calcio di punizione battuto da Xavi Simons e deviato fuori. La deviazione però proviene da un tocco di mano di D. Luiz e l’arbitro non può non intervenire, assegnando cosi il calcio di rigore.

Sesko alla battuta non lascia scampo a Perin e il Lipsia si porta nuovamente in vantaggio.

Al 67′ però la grande occasione. La juve in campo avversario recupera palla che finisce sui piedi di Vlahovic. Il serbo porta avanti il pallone un paio di metri e dal limite dell’area sgancia un tiro bellissimo che entra a fil di traversa.

Juve di nuovo in situazione di parità e fa capire di non accontentarsi.

I bianconeri sono costretti a passare una decina di minuti sotto pressione, ma la difesa disinnesca efficacemente i tentativi tedeschi.

All’81’ invece Conceicao riceve palla sulla trequarti, e tocco dopo tocco entra in area. I due difensori che gli si parano davanti non lo spaventano e con un’ottima giocata si libera, andando a calciare un tiro che si trasforma in un gol fantastico.

La super giocata del portoghese vale sancisce la partita ribaltata e vittoria finale.

La Juve ha un allenatore

Partite come quella di ieri sera sono sempre indicative, a prescindere dal risultato.

Certo, celebrare le positività a fronte di una vittoria risulta più semplice, ma estrapolare i motivi che portano a tali positività rende forse le analisi più concrete.

La vittoria ottenuta a Lipsia non è casuale e non è certo da considerarsi come singolo episodio.

La partita è stata ribaltata grazie al lavoro di Thiago Motta che prende sempre più forma nell’ambiente bianconero.

I concetti dell’allenatore sono bene espressi e visibili in campo. Ma oltre ai dettami tattici ha forte impatto anche la personalità.

La gestione fatta dell’espulsione di Di Gregorio lascia bene intendere il tipo di mentalità che caratterizza questa Juventus.

Il tecnico ha richiamato in panchina Yildiz, artefice di una prestazione opaca, e Savona, per inserire Perin e D. Luiz.

Nessuna intenzione quindi di chiudersi dietro e subire. La Juve rimane con tre difensori, tra cui spicca Kalulu per prestazione difensiva, e fa densità a centrocampo per recuperare palloni e creare azioni offensive.

Alla mentalità poi si aggiungono le qualità dei singoli. Senza la giocata eccezionale di Conceicao probabilmente si starebbe parlando di un risultato diverso.

Ma quella giocata è il frutto della convinzione, della fiducia nel tecnico e in ciò che professa.

Ogni allenatore ha il suo stile certo, ma se Motta fosse stato meno famelico e spregiudicato in favore di un atteggiamento conservativo, le probabilità di una sconfitta si sarebbero alate drasticamente.

Ecco quindi come Motta e la Juve si sono imposti a Lipsia. con concetti ben saldi, un parco giocatori di qualità e fiducia nei propri mezzi sempre più solida.

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