Secondo tempo perfetto della Juventus che batte l’Inter. La fortuna aiuta certamente i bianconeri, che inevitabilmente adesso, rimpiangono i tanti punti persi.

Il derby d’Italia si conclude con il successo bianconero. Dopo un primo tempo pieno di imprecisioni e rischi, nel secondo, i padroni di casa sono riusciti a controllare il gioco.

La fortuna ha sicuramente aiutato gli uomini di Thiago Motta. In più di un occasione infatti, ai neroazzurri è mancata solo un pizzico di lucidità per poter concludere l’azione.

Più di una volta Lautaro Martinez, a tu per tu con Di Gregorio, non ha trovato la porta, mancandola di molto. Evidentemente in affanno invece Marcus Thuram, chiaramente non ancora recuperato a pieno dopo l’infortunio contro la Fiorentina.

Molto meglio suo fratello Khéphren autore di un’ottima prestazione, e decisivo con i suoi strappi palla al piede. La differenza però l’ha fatta l’atteggiamento della Juventus nel secondo tempo.

Più di una volta nella prima frazione infatti gli uomini di Thiago Motta sono sembrati impauriti. Poco incisivi nei contrasti, e insicuri palla al piede. Corpo spesso rivolto all’indietro, e poca personalità dei singoli.

Oltre all’atteggiamento però ci sono stati due aggiustamenti tattici apportati dall’ex tecnico del Bologna che hanno fatto la differenza.

Come Thiago Motta ha cambiato la Juventus nel secondo tempo

La vittoria dei bianconeri è certamente frutto del cambio di atteggiamento nel secondo tempo. Allo stesso tempo però è giusto riconoscere i meriti di Thiago Motta, più volte criticato in questi mesi per la sua scarsa capacità di leggere i momenti della partita.

Nel primo tempo, complici anche le difficoltà di Savona, McKennie in più di un occasione ha giocato sul centrosinistra, prendendo a uomo Barella, cercando per quanto possibile di raddoppiare Dumfries.

Soprattutto dal momento dell’ingresso di Andrea Cambiaso invece, la Juventus ha creato una vera e propria linea da quattro attaccanti per complicare l’uscita palla al piede dei neroazzurri.

Conceicao e Nico Gonzalez infatti hanno giocato molto vicini alle due punte, Kolo Muani a sinistra, e McKennie, sul centrodestra per impedire a Bastoni di impostare palla al piede, come accaduto nella prima frazione.

Infine, bisogna sottolineare la buona prestazione dei due centrali bianconeri. Gatti e Renato Veiga. I due difensori nel secondo tempo hanno sempre cercato di alzare oltremodo la propria pressione.

Così facendo hanno impedito a Lautaro e Thuram di ricevere palla fronte alla porta, costringendo l’Inter a schiacciarsi nella propria metà campo.

I rimpianti della Juventus

Sin qui la Juventus, negli scontri diretti ha racimolato un buon bottino. Sconfitta solo contro il Napoli e successo contro Lazio, Inter e Milan.

Pesano invece moltissimo i troppi pareggi. In particolare i punti persi da situazione di vantaggio, come accaduto contro Lecce, Venezia, Fiorentina e Cagliari.

A queste situazioni si aggiungono inoltre le partite in cui ai bianconeri è mancata la cattiveria e la concentrazione. Questo è successo contro il Parma, o nel derby contro il Torino.

Tanti errori frutto senza dubbio della mancanza di esperienza dell’allenatore e della squadra, dei tanti infortuni, e di un atteggiamento non impeccabile.

Adesso tuttavia, alla luce della quarta vittoria consecutiva non si può non sottolineare come alla Juventus sarebbero bastati pochi punti in più per ritrovarsi in lotta per lo scudetto.

Il tricolore invece, è ormai un obbiettivo irraggiungibile. Per i bianconeri dunque non resta altro che rimboccarsi le maniche e lottare fino alla fine, per cercare di assicurarsi un piazzamento in Champions League.