La Juventus fatica a Como ma alla fine ottiene 3 punti fondamentali. Cosa non ha funzionato nello scacchiere bianconero.
2° successo per i bianconeri che mancavano la doppia vittoria di fila dai primi di novembre. Pochi mesi fa infatti la Juventus aveva vinto contro Udinese e Torino. Risultati tuttavia, frutto di prestazioni estremamente più convincenti della gara di ieri.
Nel match del Sinigaglia infatti la squadra di Thiago Motta ha sofferto moltissimo il gioco dei padroni di casa. Ancora una volta sfortunata la squadra di Fàbregas. Il Como gioca bene, ma come più volte accaduto in stagione non riesce ad ottenere quanto meritato.
Sul finale infatti, un errore di Butez condanna i lariani. Gli episodi sorridono quindi agli ospiti che trovano una vittoria importantissima. Dopo la vittoria della Fiorentina nel match contro l’Inter infatti, i bianconeri erano costretti a vincere per mantenersi agganciati al quarto posto.
Pochissimo da salvare dunque per i bianconeri. Pessima prestazione della linea difensiva, soprattutto per Savona, che ha sofferto Strefezza per tutto il primo tempo, costringendo il tecnico al cambio nel secondo tempo.
Da rivedere soprattutto le situazioni di calcio da fermo. La Juventus concede tanti calci d’angolo al Como, e sul finale di primo tempo subisce anche goal da questa situazione.
Imperdonabile la leggerezza di Koopmeiners, ancora una volta tra i peggiori in campo, che si fa soffiare con troppa facilità il pallone da Patrick Cutrone.
Come nelle ultime gare l’olandese fatica a trovare la propria posizione in campo, apparendo come un pesce fuor d’acqua, al punto che al 55′ Thiago Motta lo sostituisce per Douglas Luiz, autore di una buona frazione di gioco.
Fondamentale anche l’ingresso di Thuram, che ha rivitalizzato un centrocampo, assente per buona parte del match.
Fase offensiva: Kolo Muani dipendente, che fatica per i bianconeri
Ad una difesa superficiale e a un centrocampo spento per lunga parte, si abbina una fase offensiva totalmente inerme e anonima. Yildiz è apparso sotto tono, Nico Gonzalez, spesso impreciso è rimasto in campo troppo a lungo.
McKennie, schierato questa volta sulla trequarti ha faticato nel ruolo di rifinitore ma il suo apporto è stato prezioso in fase di non possesso.
Un reparto dunque totalmente dipendente dal suo numero 20, Randal Kolo Muani. Il francese ieri ha segnato un’altra doppietta, raggiungendo quota 5 gol in sole 3 partite. Nessuno come riporta Opta, era riuscito in un’impresa simile dalla stagione 1994/1995. 4 di questi su azione, eguagliando il numero di goal di Vlahovic su azione da inizio stagione, fermo proprio a quota 4.
Impatto eccezionale per l’attaccante del Paris Saint Germain, bravo nella costruzione del gioco, e freddissimo sottoporta. A ciò si abbina una grande personalità certificata dalla scelta di prendersi il rigore sul finale di partita.
Diventa sempre più un caso la questione relativa a Dusan Vlahovic. Ieri il serbo non si è neanche scaldato. Per giunta per un tratto di gara dopo aver appreso che non sarebbe entrato il numero 9 è tornato negli spogliatoi, salvo poi ripresentarsi in panchina.
Sembra innegabile dunque che qualcosa si sia rotto tra l’ex Fiorentina e Thiago Motta, con il primo, che si avvia a grandi passi, verso la conclusione della sua esperienza in bianconero.