Sozza e Mariani saranno rispettivamente gli arbitri di Juve Torino e Inter Napoli: scopriamo cosa aspettarci dall’arbitraggio.
Nei giorni scorsi si è parlato molto del pre partita di queste due gare in particolare, ed anche sul nostro sito abbiamo approfondito ogni minimo aspetto di preparazione delle gare.
Oggi però il nostro focus cade sugli arbitri di queste rispettive gare: infatti già da quando arriva la designazione, una squadra può capire la partita che gli aspetta.
Sozza e Mariani sono due arbitri internazionali che sono all’apice del calcio italiano e stanno scalando posizioni anche in ambito europeo, eppure hanno un modo di arbitrale giusto ma diverso.
Sozza e Mariani, le differenze
Nel loro grande talento, i due hanno delle differenze che potrebbero uscire fuori e condizionare la sfida dei rispettivi scontri diretti.
Simone Sozza è un arbitro “giovane” rispetto all’età media della classe arbitrale italiana, è un arbitro emergente che negli ultimi campionati sta scalando posizioni a raffica nelle classifiche di merito dell’AIA.
Molti ricorderanno il suo primo big match: era un Inter-Napoli storico proprio perché era la prima giornata nella storia in cui un arbitro appartenete alla sezione di una determinata città( Milano in questo caso) poteva arbitrare la squadra della sua città.
Ci furono molte polemiche in seguito a questa designazione, ma alla fine della partita solo quelli che fanno polemica perché devono farla la fecero, poi nessuno parlò dell’arbitraggio ( obiettivo ultimo dell’arbitro).
Nei big match Sozza tende a lasciar molto correre, arbitrando all’inglese, ma sa anche i momenti della partita e quindi quando la partita si incattivisce non esita ad arbitrare con più rigorosità estraendo anche, ove necessario, i cartellini.
La sua caratteristica principale che gli sta permettendo di fare carriera è sicuramente la grande personalità di cui è dotato.
Tuttavia, se la partita è tranquilla, a differenza di altri arbitri, non la rende nervosa e si adatta al livello di agonismo dei giocatori in una gara( altro tassello fondamentale).
Le differenze con Mariani
Maurizio Mariani è sicuramente una arbitro più esperto rispetto al suo collega milanese, ciononostante la sua ascesa è ancora importante.
Vero è che rispetto alle stagioni passata la sua parabola ascendente sta quasi per appiattirsi del tutto, ma nonostante ciò rimane un signor arbitro.
Lui è un arbitro più rigoroso, che fin da subito impone il suo metro di giudizio sulla gara, sicuramente con più falli rispetto al suo collega.
La sua intransigenza sui falli lo porta ad arbitrare partita più spezzettate e meno europee, ma nonostante ciò non alza mai i toni e il tasso agonistico della gara non si innalza certamente per colpa sua.
Incredibile notare come due arbitri tanto bravi, abbiano delle caratteristiche diverse, che però in egual maniera gli permettono di essere all’apice dell’AIA.