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Juve, stasera devi vincere: in Olanda per dare continuità

Juve, in Olanda per la continuità.

Reduce dagli ultimi incoraggianti risultati, la Juve stasera scenderà in campo contro il PSV per dimostrare a tutti di aver finalmente trovato la quadra.

Per larghi tratti di questa stagione, probabilmente quasi per la sua totalità, la critica maggiormente rivolta alla Juve di Thiago Motta è stata quella di non disporre di una grande continuità, la quale, come si evince dalla classifica, non ha permesso ai bianconeri di rimanere agganciati alla lotta scudetto, facendole perdere punti importanti per strada.

Nonostante sia stata l’unica sconfitta della stagione juventina, quella di circa un mese fa contro il Napoli ha rappresentato probabilmente il punto più basso dell’intera annata di Locatelli e soci, sconfitti meritatamente dagli azzurri dopoché questi ultimi, nella seconda frazione di gioco, li spazzarono completamente via dal campo.

Da quel momento, però, evidentemente qualcosa deve essersi innestato, se è vero che la Juve, in questo mese di febbraio, ha inanellato una serie di vittorie molto importanti, sia a livello di classifica che puramente di morale, con la squadra che, ora, sembra finalmente aver trovato un suo equilibrio.

La gara di stasera contro il PSV, dunque, non deve che essere la definitiva consacrazione di questa formazione, chiamata a portare in alto la bandiera italiana in questa Champions, che, ieri sera, ha visto due delle compagini nostrane abbandonarla, tra l’altro anche in malo modo.

Vincere, allora, più che mai è l’unica cosa che conta per gli uomini di Thiago, i quali, forti del vantaggio dell’andata, dovranno necessariamente scendere in campo con l’aggressività e la concretezza ammirate contro l’Inter, in una gara in cui, aldilà di un pizzico di fortuna in alcune situazioni, la Juve ha tenuto egregiamente testa ad un’avversaria più forte di lei.

Il nuovo equilibrio della Juve

Nonostante il modulo, da inizio stagione, non sia mai veramente variato, continuando a presentarsi come un 4-2-3-1, è innegabile ammettere come la Juve abbia subito numerosi esperimenti da parte del suo allenatore, il quale, più volte, si è divertito a mescolare un po’ le carte, obbligato anche dai numerosissimi infortuni patiti dai suoi giocatori.

L’esempio più calzante e anche più memorabile, sebbene non abbia assolutamente sortito gli effetti sperati, è sicuramente quello avvenuto nella gara d’andata contro il Milan, quando l’italo-brasiliano dispose la sua squadra in campo con un avveniristico 4-2-2-2, nel quale McKennie e Koopmeiners erano le due punte.

Degli strani esperimenti, dunque, non sempre riusciti, ma che, alla fine, sembrano essere giunti ad una loro conclusione, lasciando spazio ad un equilibrio insperatamente trovato, grazie anche all’innegabile impatto di Kolo Muanì, rivelatosi più adatto di Dusan Vlahovic’ al gioco di Motta.

Che poi, in tutta onestà, che il serbo non fosse l’archetipo di centravanti di Thiago lo si sarebbe già potuto intuire dall’inizio della stagione, osservando il background del tecnico, reduce da un’ottima esperienza con una punta come Zirkzee, molto a suo agio nel dialogare con i compagni di reparto più come un trequartista che come un “nove” puro.

Il francese, quindi, che dispone delle stesse qualità dell’olandese, è riuscito subito a dimostrarsi molto importante per i bianconeri, entrando praticamente in ogni marcatura della Juve e divenendo pressoché insostituibile.

Oltre a lui, poi, anche Conceiçao e Gonzalez sono saliti notevolmente di condizione e, benché i gol fatichino tremendamente ad arrivare, pure Koopmeiners appare più integrato rispetto all’avvio dell’annata.

Il possibile percorso in Champions

Qualora la Juve di Motta questa sera dovesse riuscire a superare il turno in Olanda, difendendo il vantaggio conquistato all’andata, davanti a lei si parerebbero due scenari, entrambi sicuramente, ma come molto pronosticabile, assai complessi.

Se i bianconeri raggiungessero gli ottavi, infatti, le loro due possibili avversarie sarebbero o l’Arsenal o, in uno scenario affascinante e fratricida, la stessa Inter appena affrontata, che, in queste due settimane, non è scesa in campo in virtù della posizione raggiunta durante la maxi fase a girone unico.

Senza stare ad analizzare le diverse varianti, secondo l’opinione di chi scrive, la Juve, nel caso in cui dovesse riuscire a mantenere intatto l’equilibrio trovato in queste ultime gare, rischia davvero di poter diventare una grande mina vagante all’interno del tabellone della coppa dalle grandi orecchie.

In una sfida di andata e ritorno, infatti, i bianconeri di Thiago, grazie alle diverse alternative di cui si trovano finalmente a disporre dopo i numerosi infortuni subiti, rappresentano una minaccia concreta per qualunque squadra, anche perché, a differenza delle potenziali rivali, non si portano addosso nessuna aspettativa.

La Juve viaggia abbastanza a cuor leggero e non ha nella Champions di quest’anno un obiettivo da centrare ad ogni costo e, proprio per questo, è assai pericolosa.

Staremo a vedere.

Foto: facebook Juventus FC.

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