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Juve-Parma, Motta ora tocca a te: poco cinismo e tanto disordine

La Juve pareggia 2-2 contro il Parma

Gli uomini di Motta hanno recuperato due volte quelli di Pecchia in questo Juve-Parma, ma non sono riusciti a ribaltarla. Cosa non è andato?

Juve-Parma: la partita

Ieri sera, la Juventus di Thiago Motta ha pareggiato 2-2 contro il Parma di Fabio Pecchia all’Allianz Stadium.

Nonostante la formazione piemontese sia riuscita a recuperare quella emiliana ben due volte, dopo essere passata in svantaggio al 3′ e al 38′ con i gol di Del Prato e Sohm, i bianconeri non hanno comunque avuto il cinismo necessario per chiuderla o per passare in vantaggio a loro volta.

Non si tratta solo di demeriti della Juve però, ma anche e soprattutto di meriti del Parma.

Quest’ultimo infatti, è andato a Torino non solo per non perdere, ma anche per cercare di mettere in difficoltà la Vecchia Signora e di tornare in Emilia con più punti possibili.

Ci sono riusciti? Assolutamente si. I crociati hanno affrontato la Juve a viso aperto, mettendo in mostra le loro qualità in termini di produzione offensiva ed efficacia difensiva. In questi ambiti, sono da sottolineare le ottime prestazioni di Bernabè, Man e Del Prato (MVP).

Ma adesso, parliamo delle lacune bianconere, che, purtroppo per i tifosi della Juve, sono state tante ed evidenti.

Cosa è andato storto nella formazione di Thiago Motta?

Cerchiamo di fare un analisi approfondita, reparto per reparto, di cosa non ha funzionato ieri sera per Thiago Motta e per la formazione bianconera.

La porta, presenziata da Di Gregorio, ha in effetti subìto due gol. Ma è anche vero che l’ex Monza poteva fare poco in entrambe le occasioni, per questo motivo, passerei direttamente alla difesa.

Reparto, quest’ultimo, che ha passato sicuramente momenti migliori di ieri sera. Un buon Cabal e un Cambiaso straripante, sia in fase offensiva che difensiva, non sono riusciti ad evitare le due situazioni di vantaggio dei crociati, poiché coadiuvati dagli ampiamente insufficienti Gatti e Danilo.

Quest’ultimi, sono stati spesso imprecisi e in ritardo sui giocatori gialloblù, i quali, a volte, sembravano viaggiare al doppio della velocità.

Soprattutto per Danilo, la prestazione di ieri sera rappresenta un ulteriore conferma dei dubbi nutriti da Motta su di lui, che nelle prossime uscite della Juve potrebbe decidere di farlo partire dalla panchina.

Per una difesa tutto sommato sottotono, a centrocampo la partita è stata fatta in gran parte dai bianconeri.

Si, abbiamo lodato tanto il Parma, ma resta il fatto che la Juventus abbia avuto per la maggior parte del tempo il controllo del gioco. Infatti, i bianconeri hanno concluso la partita con 600 passaggi e oltre il 60% di possesso palla.

Il calcio però, non è fatto solo di statistiche. Perché quindi se la squadra di Motta ha dominato il gioco a centrocampo, non è comunque riuscita ad imporsi sugli emiliani?

La risposta è facile. Poche volte il centrocampo è riuscito a legare bene con l’attacco, a causa della strenua resistenza del Parma.

Per questo motivo, nonostante le ottime prestazioni di Locatelli e Thuram, la Juventus non è comunque riuscita al meglio, o almeno a sufficienza, a trasformare la gestione del gioco in occasioni pericolose.

O meglio, due volte ci è riuscita, ma non sono state abbastanza a causa delle lacune difensive.

Infatti, anche per quanto riguarda il reparto offensivo, Motta può ritenersi in fin dei conti soddisfatto.

Anzi, più che soddisfatto, poiché ha scoperto e osservato più da vicino le interessanti potenzialità, in termini di inserimento e produzione, di McKennie e Weah, oltre che ad aver avuto un’ulteriore conferma dell’incontestabile bravura di Conceicao.

Giusto Vlahovic non ha giocato una buona partita, sprecando le poche occasioni a sua disposizione e spendendosi poco per creare spazi per i compagni nell’ultima porzione di campo.

Ma avrete capito tutti che il problema ieri sera non è stato l’ex Fiorentina, bensì il reparto difensivo.

Reparto quest’ultimo, sul quale Thiago Motta dovrà sicuramente lavorare, se vorrà continuare a lottare per lo scudetto, con un Napoli eccezionale, che si allontana sempre di più.

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