Il retropassaggio di Olivera verso Caprile non è stato punito, ma Doveri ha fatto la scelta giusta o ha commesso un errore?
In un Juve-Napoli abbastanza spento e monotono, abbiamo assistito ad un episodio che farà discutere a lungo, essendo una delle poche cose di cui si può discutere dopo la noiosa partita di ieri sera.
Oliveira ha compiuto un intervento fortuito o invece c’era l’intenzione di dare il pallone indietro e allora Doveri ha commesso un errore?
Nell’articolo di oggi andremo a trattare tutti i punti necessari affinché tutti possiate capire la risposta finale attraverso però un’analisi difficile a causa della complessità dell’argomento.
Olivera, retropassaggio sì o no?
Siamo al minuto numero 57, Koopmeiners mette un cross insidioso in area che però non vede nessun giocatore bianconero riempire quest’ultima, Olivera passa la palla al portiere che la prende con le mani, lo Stadium si infiamma e lo stesso Thiago Motta prende un giallo per proteste.
Partendo da molto lontano, come ben sappiamo un portiere non può prendere la palla con le mani se quest’ultima proviene da un difensore che l’ha passata all’estremo difensore con i piedi: questo in parole molto povere.
A ciò si aggiunge però che se il difensore compie un retropassaggio senza volontarietà di far recapitare la sfera al portiere, allora in quel caso quest’ultimo può prendere il pallone fra le sue mani.
L’inghippo nell’episodio sta proprio in questo, Olivera voleva volontariamente fare recapitare il pallone a Caprile o invece il pallone arriva a Caprile per un tocco fortuito che non può considerarsi una giocata?
Doveri, doveva fischiare?
Per noi la risposta è assolutamente la prima: Olivera vuole chiaramente indirizzare il pallone al suo portiere e questo può essere capito attraverso una serie di avvertenze che un arbitro dovrebbe essere capace di cogliere.
Prima di tutto, una volta capito che in area Olivera era solo, si gira verso il proprio portiere per assicurarsi che non ci sia nessun giocatore bianconero.
Inoltre, una volta che il pallone gli arriva, dobbiamo fare attenzione ad una camera frontale e non la retro porta che tutti abbiamo visto durante la partita.
La camera frontale ci permette di vedere chiaramente che Olivera indirizza il proprio piede proprio verso le sue spalle e cioè verso il suo portiere.
Infine, un altro segno che ci permette di capire la volontarietà del gesto di Olivera è il fatto che appena tocca il pallone, subito fa gesti verso Caprile per suggerirgli dove indirizzare il pallone.
Se si fosse trattato di un intervento fortuito, Olivera avrebbe avuto almeno il bisogno di una manciata di secondi per realizzare che il pallone stava indietreggiando verso il suo portiere prima di potergli dare indicazioni, segnale chiave della volontarietà del gesto.
In conclusione, dobbiamo dire che chiaramente il Var non poteva intervenire trattandosi di un calcio di punizione indiretto da battere sulla linea dell’area piccola più vicina a dov’era l’episodio.