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Juve, Motta studia la posizione di Koop: come farlo rendere al top

Juve, dove mettere Koop.

Il tecnico bianconero sta cercando di capire dove inserire Teun, reduce dalla rete in Coppa, nell’assetto della sua Juve.

Quando a fine agosto, al termine di un corteggiamento lunghissimo, iniziato con il venticello fresco della primavera e conclusosi sotto uno dei più caldi soli estivi, il trasferimento di Teun Koopmeiners alla Juve si è ultimato, non in pochi ritenevano che i bianconeri avessero appena acquistato il miglior centrocampista della Serie A.

Quasi tutti, poi, ritenevano che il suo impatto sarebbe stato pressoché immediato, fin da subito decisivo come ai tempi dell’Atalanta di Gasp, nella quale era in grado di decidere le partite sia in fase difensiva sia spingendosi in attacco come un vero e proprio predatore dell’area di rigore.

I primi mesi di campionato, fra infortuni e un assetto di gioco trovato (forse) con grande fatica, hanno dimostrato, invece, che l’olandese ha avuto bisogno di molto tempo prima di riuscire a divenire impattante, quantomeno offensivamente, all’interno degli equilibri juventini.

Delle due reti realizzate con la maglia della Juve, infatti, entrambe sono arrivate nell’ultimo mese, insieme anche all’assist che ha permesso a Cambiaso di impattare la gara del Via del Mare, evitando la prima sconfitta stagionale in campionato ad un deluso Thiago Motta.

Quest’ultimo, nelle ultime gare, nonostante il migliorare del rendimento del centrocampista fiammingo, sembra ancora non avere le idee molto chiare sulla sua esatta collocazione in campo, se è vero che lo ha alternato sia nella mediana a due che alle spalle di Dusan Vlahovic‘, attribuendogli una connotazione piuttosto offensiva.

In vista della gara di domani contro il Monza, dunque, il tecnico italo-brasiliano sta ancora cercando di capire dove piazzare esattamente uno dei gioielli della sua rosa, trovandogli la collocazione adatta per permettergli di rendere al meglio.

Dove giocava Teun all’Atalanta

29 reti e 15 assist: questi i numeri da sogno che l’olandese, in tre anni di permanenza a Bergamo, collezionò in tutte le competizioni alla corte del Gasp, al quale regalò la fantasmagorica media di quasi dieci gol e cinque passaggi chiave a stagione.

Questa grande vena offensiva, esaltata sicuramente anche dall’intero contesto di squadra, che predilige molto il pressing, la riconquista e la proposizione di un gioco certamente molto propositivo, ha avuto libertà di mostrarsi senza dubbio grazie alla posizione in cui l’allenatore della Dea, dall’alto della sua esperienza e visione d’insieme, ha avuto l’intuizione di collocarlo.

Il piemontese, infatti, all’interno del suo classico 3-4-2-1, era solito schierarlo in mezzo al campo, attribuendogli il fondamentale ruolo di fungere da incontrista in fase di non possesso e, allo stesso tempo, di accompagnare la manovra durante le azioni offensive, sfruttando anche e soprattutto le sue ottime doti balistiche.

Essendo Teun un giocatore più votato all’attacco che alla difesa, grazie alle sue doti tecniche, Gasp ha avuto sempre bisogno di affiancargli dei centrocampisti molto più difensivi, in modo tale che la squadra non si sbilanciasse troppo in avanti.

Sfruttando questo assetto, dunque, la Dea è riuscita ad esaltare le qualità di Koopmeiners, permettendogli di diventare uno dei calciatori più richiesti di tutto il calciomercato, meritandosi la chiamata di Thiago Motta nella sua nuova, lucente corte della Juve.

Dove inserirlo nella Juve

Thiago Motta, avendo osservato molto l’olandese prima di ritenerlo idoneo alla sua idea di Juve, sa benissimo che Teun ha la necessità di essere coperto da un aiutante a centrocampo e, proprio per questo, nelle situazioni in cui ha scelto di schierarlo in mediana, ha posizionato vicino a lui uno fra Locatelli, Thuram e Fagioli, garantendogli copertura.

Schierata così, la compagine bianconera ha sempre dato l’impressione di essere molto abbottonata, mancando a volte, però, di pericolosità offensiva, finendo per presentare spesso un gioco abbastanza sterile.

Le migliori gare quest’anno, invece, la Juve le ha disputate quando ha schierato l’olandese fra le linee, rinunciando sì ad un attaccante, ma permettendo a Koop di essere sempre nel vivo del gioco, vicino a Vlahovic’ e più attivo nella fase di pressing, che gli riesce sempre molto bene.

A mio avviso, dunque, la posizione ideale nella quale andare ad inserire Teun nello scacchiere tattico bianconero è quella di trequartista alle spalle di Dusan, affiancato da due fra Yildiz, Gonzalez, Conceiçao e Mbangula, con i quali dialogare a piacimento.

Sta a Motta, però, l’ultima parola: domani vedremo quale sarà.

Foto: instagram Teun Koopmeiners.

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