Reduce dallo scialbo pareggio in Belgio, la Juve scende a Napoli con l’intenzione di giocare un brutto scherzo agli azzurri di Conte.
Quella che attanaglia la Juventus, giunta alla ventunesima giornata di Serie A senza aver mai perso, ha assunto, con il passare del tempo, i tratti di una vera e propria maledizione o, stando a sentire qualcun altro, quelli di una malattia brutta e tediosa, la quale tende ad affliggere certe squadre per lunghi periodi, senza che queste riescano a liberarsene.
Se avete letto qualche quotidiano sportivo o qualche sito, magari anche il nostro, a riguardo, avrete capito che il morbo da cui è affetta la Juve di Thiago Motta è proprio la tremenda “pareggite”, capace di allontanare i bianconeri, nonostante siano imbattuti, da ogni tipo di discorso scudetto, se è vero che, ad oggi, la vetta dista ben tredici punti dalla Vecchia Signora.
Nonostante questa brutta bestia sembrava essersi allontanata sabato sera, quando la compagine di Yildiz aveva sconfitto quella di Leao all’Allianz Stadium vincendo e, soprattutto, convincendo, la gara di Brugge ha riportato indietro le lancette dell’orologio, oscurando il progresso che c’è stato negli ultimi tempi.
Quella di Napoli, dunque, se da un lato si presenta come una sfida insidiosissima, nella quale gli uomini di Thiago partono sicuramente sfavoriti, osservando la situazione da un’altra prospettiva, potrebbe essere una gran bella occasione per diradare tutte le nubi venutisi a creare nell’ultimo periodo.
L’intera opinione pubblica, infatti, è pronta a vedere il cadavere bianconero scorrere lungo le rive del proverbiale torrente cantato dal grande De André e, proprio per questo, per la Juve, l’eventuale vittoria di Napoli diverrebbe ancora più succulenta, aldilà della sua oggettiva importanza in chiave Champions.
Tocca, dunque, all’alchimista Motta cercare di trovare la formula giusta per mettere nei guai l’oliatissimo carro armato partenopeo.
Come mettere in difficoltà il Napoli
Che Thiago Motta sia uno a cui resta difficile andare contro la propria filosofia è abbastanza risaputo, ma è altrettanto noto che l’italo-brasiliano sia un allenatore intelligente e intuitivo, come ha dimostrato finora durante tutta la sua carriera da tecnico.
Nonostante sia un promotore del bel calcio e del gioco offensivo, dunque, l’ex mister del Bologna potrebbe scegliere di adottare una tattica abbastanza difensiva a Napoli, nella tana di una squadra che, arrivati alla ventunesima giornata, ha dato prova di non disdegnare gare di tipo speculativo.
Gli azzurri di Conte, infatti, hanno sempre fatto male ai propri avversari nelle situazioni in cui non sono stati costretti loro a fare la partita, attaccando e cercando di bucare una difesa magari molto chiusa, contro cui Lukaku, per dirne uno, non è mai riuscito ad essere molto efficace.
Al contrario, contro compagini come l’Atalanta e la Fiorentina, abituate a proporre il proprio stile di gioco offensivo e abbastanza spregiudicato, il Napoli ha tranquillamente banchettato, difendendo con abilità la propria metacampo e colpendo in ripartenza, appoggiandosi sul belga e sulle sue sponde, decisive per innescare tutti gli altri calciatori di Conte.
La Juve, osservando questi dati, che, aldilà di ogni possibile interpretazione, appaiono come abbastanza oggettivi, potrebbe, quindi, scendere in Campania con l’intenzione di giocare una partita più attenta, evitando di sbilanciarsi eccessivamente alla ricerca del gol e, in generale, del controllo della partita.
Un po’, dunque, come dire: Napoli, fai tu la prima mossa.
La possibile Juve di domani
Il 4-2-3-1, scavallata ormai la metà della stagione, è diventato ufficialmente il modulo della prima Juve di Thiago Motta, il quale ha scelto per lei questo modulo ritenendolo giusto per i suoi interpreti e pensando che fosse il più adatto alla proposizione del suo stile di gioco.
In una partita come questa, però, dove ci sarà presumibilmente da difendersi, questo assetto può tramutarsi molto velocemente in uno schieramento più protettivo che offensivo.
Basta, infatti, inserire un calciatore come Koopmeiners, da sempre abituato a giocare sia come un mediano che come un trequartista, dietro all’unica punta, sacrificando un’ala e coprendosi in maniera maggiore in fase di non possesso.
La panchina, dunque, sembra essere il luogo a cui è destinato l’MVP juventino del mese di Dicembre, ossia Cisco Conceiçao, a cui dovrebbero essere preferiti Nico Gonzalez e Kenan Yildiz, rispettivamente a destra e a sinistra dell’olandese.
Novità, poi, anche davanti, dove Kolo Muanì potrebbe seriamente compiere il suo esordio, andando a sostituire Dusan Vlahovic’, apparso ancora un po’ affaticato durante i minuti disputati in Belgio.
Nessuna sorpresa, invece, per quanto riguarda i reparti arretrati, nei quali Thiago dovrebbe confermare la solita Juve.
Foto: facebook Juventus.