Juve, Un nuovo ciclo in costruzione: tra acquisti mirati e rivoluzione tattica, i Bianconeri cercano l’identità sotto la guida di Thiago Motta

La Juve ha chiuso la sua sessione di mercato con colpi spettacolari.

Sul fronte delle acquisizioni, il club torinese ha portato a termine otto operazioni in entrata, sei delle quali con acquisti definitivi: Di Gregorio, Cabal, Douglas Luiz, Thuram, Koopmeiners e Nico Gonzalez.

A questi si aggiungono due giocatori arrivati in prestito: Kalulu e Conceicao.

Parallelamente, la Juventus ha gestito diverse uscite importanti.

Sono stati venduti a titolo definitivo Frabotta, Huijsen, Barrenechea, Iling-Junior, Kaio Jorge, Kean, Soulé e Chiesa.

Inoltre, Rugani e Djalò sono stati ceduti in prestito.

Da segnalare anche le risoluzioni dei contratti di Szczesny, Alex Sandro e Rabiot, così come la fine del prestito di Alcaraz.

Juve: Un nuovo corso tra mercato e filosofia tattica, ma cosa manca ancora?

Al termine del calciomercato, la Juventus ha colmato le principali lacune della rosa, assicurandosi giocatori chiave come Koopmeiners, a centrocampo, le ali Nico Gonzalez e Francisco Conceição, e il difensore Kalulu, arrivato dal Milan.

Con questi acquisti, il club bianconero sembra aver completato il puzzle, ma la domanda che molti si pongono è: cosa manca ancora a questa Juventus per essere davvero competitiva?

Non sorprende che la squadra non abbia ancora raggiunto il pieno sviluppo di un nuovo progetto tattico. Dopo anni sotto la guida di Massimiliano Allegri, la Juventus sta ora cercando di adattarsi alle idee di Thiago Motta, un allenatore che porta con sé un approccio profondamente diverso.

Il mercato, pianificato con il nuovo tecnico e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, ha certamente contribuito a rinnovare la rosa, ma è chiaro che c’è ancora un periodo di transizione da affrontare.

Il progetto di Thiago Motta va oltre i singoli acquisti.

La sua Juventus si basa su concetti chiave come l’indirizzo della pressione sugli avversari, una migliore occupazione degli spazi e decisioni coraggiose. In allenamento, l’ex tecnico del Bologna impone intensità e competitività, con il pallone sempre al centro di tutto.

Ma la novità più significativa è forse la gestione del gruppo: nessun giocatore ha il posto garantito, nemmeno i veterani.

Questa Juventus sta, dunque, avviando un nuovo ciclo, non solo a livello di mercato ma anche di mentalità tattica. Serve tempo per assimilare le idee di Motta, e la pazienza sarà un fattore cruciale per capire quanto il progetto riuscirà a consolidarsi.

Tuttavia, la pressione sarà inevitabilmente alta, perché la Juventus è un club che vive di risultati immediati.

La sfida più grande per Motta sarà riuscire a tradurre il suo gioco in prestazioni sul campo nel minor tempo possibile.