Clamorosa decisione da parte del Tas che riduce la condanna di Paul Pogba a 18 mesi e a Marzo la Juve lo riavrà: cosa succede.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una notizia clamorosa nonché inaspettata: Paul Pogba tornerà ad essere a disposizione della Juve a partire dal prossimo Marzo.
L’anno scorso si parlava già di carriera finita, invece ora Paul ha la grande chances di tornare ad essere colui che fece innamorare i tifosi Juventini un decennio or sono.
Oggi andremo a scoprire gli scenari possibili a disposizione della Juve e del giocatore su come muoversi nel futuro prossimo.
Juve, Pogba torna a disposizione?
Contrariamente a quanto pensato da molti juventini, ad oggi la Juve non avrebbe alcuna intenzione di reintegrare in rosa Paul Pogba.
Infatti, la dirigenza con Giuntoli a capo, vuole trovare una sistemazione per Pogba il più in fretta possibile dato che quando sarà “reintegrato” il suo stipendio sarà molto cospicuo.
Ad oggi, come già ribadito, non ci sono possibilità di tornare a vedere Paul Pogba a vestire la maglia bianconera.
Detto ciò, mancano ancora parecchi mesi e non è da escludere in incontro comune fra Paul Pogba e i suoi legali con la dirigenza bianconera per cercare di delineare una linea da seguire congiuntamente.
L’opzione più plausibile è quella che prevede un parziale reintegro in rosa di Paul Pogba che comunque non parteciperà agli allenamenti con la squadra e non rientrerà a fare parte del gruppo squadra.
Crediamo che poi da Giugno Paul sarà lasciato libero di cercare una sistemazione adatta affinché la sua rinascita calcistica abbia luogo, ma quasi certamente questa non avrà luogo alla Continassa.
Pogba, l’opzione più probabile
Secondo noi, l’opzione più realistica è quella che prevede un futuro di Paul in Arabia. L’Arabia sta diventando una destinazione ambita da molti giocatori che la scelgono proprio come luogo ideale per porre fine alle loro carriere.
Per Paul ci sarebbe un motivo in più che potrebbe spingerlo a compiere questa scelta: la sua fede musulmana.
Come sappiamo, Paul è molto devoto alla religione musulmana e compie viaggi regolari a La Mecca, città sacra secondo il Corano islamico.
Proprio in virtù di ciò, un possibile passaggio in Arabia concilierebbe due grandi passioni di Paul: la fede ed il calcio avendo la possibilità di vivere per un anno intero nel paese sacro per Maometto.
Ad oggi un ritorno in Europa appare difficile a causa del suo alto stipendio che non è compensato da prestazioni all’altezza( almeno fino ad oggi).