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Bologna, prestazione sontuosa ad Anfield: perché Italiano farà bene

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Finisce due a zero la sfida di Champions League tra Liverpool e Bologna ma la squadra di Vincenzo Italiano nonostante la sconfitta esce a testa altissima.

Uno su mille ce la fa

Uno su mille ce la fa, diceva Gianni Morandi (che ieri era ad Anfield) nel 1985, in una delle sue canzoni più famose in assoluto, ma quell’uno su mille non era Vincenzo Italiano, che non riesce a incidere contro il Liverpool.

Nonostante la dipartita il Bologna esce a testa alta, una prestazione formidabile quella dei ragazzi di Italiano che sono riusciti a dare filo da torcere alla corazzata di Arne Slot.

Il Liverpool continua la sua striscia di vittorie in Champions League, due partite, due vittorie, contro due italiane.

Ottenere dei punti contro la prima in classifica in Premier League era una sfida difficilissima alla quale i rossoblù ci sono andati molto vicini.

Prima con Dallinga, che trova il gol annullato per fuorigioco. Poi con Ndoye (uno dei migliori ieri sera), che colpisce la traversa, anch’essa in offside, e un palo.

Come gioca il Bologna di Italiano

In uno degli stadi più difficili da affrontare in Europa (così diceva Arsène Wenger, che di calcio europeo ne ha masticato), Italiano porta la sua filosofia e il Bologna, più volte, mette alle corde il Liverpool.

In fase offensiva i movimenti sono gli stessi che vediamo in campionato: il trequartista (ruolo chiave nel suo gioco) porta avanti il pallone all’angolo dell’area, il centrocampista si sovrappone al limite, cross teso in area, dove solitamente si trova un attaccante. Ma ieri Alisson ha dimostrato perché è ancora uno dei migliori portieri in Europa.

Uno degli aspetti più distintivi del gioco di Italiano è il pressing alto e intenso. La sua squadra cerca di recuperare il pallone rapidamente, preferendo una difesa aggressiva piuttosto che attendista.

Il Bologna vuole controllare il gioco non solo attraverso il possesso palla, ma anche dominando la fase di non possesso, ieri ci ha provato ma la troppa aggressività in fase di non possesso, crea degli spazi che possono creare pericoli.

Il Bologna non molla mai e a inizio ripresa sfiora il pari con Orsolini, trovato su un calcio piazzato da Moro: Alisson, però, respinge la conclusione con i piedi. Il Liverpool reagisce ed è due a zero.

Dallinga non convince

Ieri il Bologna scende ad Anfield con un 4-1-4-1 che preferisce Dallinga a “El Toto” Castro, ma la scelta di Italiano non ripaga o meglio non del tutto, perché l’olandese trova il gol al nono minuto servito perfettamente da miranda, Dallinga con il tocco sotto scavalca Allison ma niente da fare, offside.

Thijs Dallinga è stato pagato 15 milioni (via transfermarkt) per sostituire Zirkzee, ma per ora non ha ancora convinto i tifosi rossoblù, che invece hanno trovato il loro goleador in Castro, il quale ha impressionato nelle ultime giornate di Serie A.

Dallinga viene da una stagione in Ligue one con 26 gol in 69 match, numeri che fanno capire che l’olandese sa centrare il bersaglio e far gonfiare la rete, il tempo di inserimento lo necessitano tutti ma questo è il momento di farsi valere.

Facendo un paragone con Zirkzee ( compagno di nazionale) anche lui ci aveva messo del tempo prima di iniziare a regalare gioie ai rossoblù, che ne abbia bisogno anche Dallinga? Solo il tempo potrà dircelo.

In conclusione

La sfida tra Liverpool e Bologna si chiude con un 2-0 a favore dei Reds, ma la squadra di Vincenzo Italiano può uscire dal campo con grande orgoglio. Nonostante la sconfitta, i rossoblù hanno dimostrato carattere e coraggio, riuscendo a mettere in difficoltà una delle squadre più temibili d’Europa.

Il Liverpool continua la sua corsa inarrestabile in Champions League, ma le occasioni per rientrare in partita ci sono state, come dimostrano i tentativi di Dallinga e Ndoye.

Il cammino del Bologna in Champions non sarà facile, ma la prestazione ad Anfield ha mostrato che questa squadra ha la qualità e il carattere per competere anche contro le big d’Europa.

Vincenzo Italiano ha portato una filosofia di gioco coraggiosa, e anche se “uno su mille ce la fa”, come cantava Gianni Morandi, questa volta il Bologna è uscito a testa alta, pronto a lottare fino alla fine.

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