Retegui o Kean, quale attaccante può essere il numero nove dell’Italia di Luciano Spalletti? Ecco il confronto tra i due giocatori
A poche ore dalla sfida contro la Germania, la Nazionale italiana avrà una sfida importantissima per il proseguo in Nations League e per la definitiva scelta del girone di qualificazione ai Mondiali; ma chi giocherà titolare tra Kean e Retegui?
Il CT Luciano Spalletti punterà su Moise Kean come centravanti di riferimento, probabilmente in un tandem offensivo con Raspadori.
L’altro grande attaccante, nonché capocannoniere della Serie A Mateo Retegui seguirà il match da casa, in quanto vittima di una lesione muscolare.
La domanda che da otto mesi a questa parte attanaglia i tifosi italiani è la seguente: “Chi sarà il titolare della Nazionale al Mondiale 2026?
La risposta ovviamente non è semplice, ma in questo articolo andremo dunque ad affrontare un confronto tra Retegui e Kean, i due (e unici) centravanti ad oggi disponibili per l’Italia.
Kean Vs Retegui, statistiche stagionali a confronto
Il bomber dell’Atalanta è in vantaggio per quanto riguarda le reti complessive, con 25 centri rispetto ai 19 di Kean.
Il numero 20 sta incantando a Firenze, diventando il centravanti titolare della squadra trascinandola a pochi punti dalla Champions League.
Se analizziamo i dati a confronto, notiamo come ci sia un netto contrasto tra i tiri effettuati ed i gol fatti, in quanto Retegui primeggia con un 21% contro il 15% di Moise.
Il numero 32 della Dea ha anche una quantità di xGol di 6,35 che in questo momento lo rendono il centravanti più letale d’Europa.
Kean però vince di molto in alcuni parametri, come per esempio il gioco associativo e la capacità di interagire con la squadra, portando a casa già tre assist in stagione.
Le loro caratteristiche comuni
Anche se può sembrare assurdo, entrambi i bomber italiani hanno delle caratteristiche comuni, specialmente per quanto riguarda le reti segnate.
Retegui che, oltre ad essere un tiratore di rigori, ha la maggior parte delle reti segnate dentro l’area avversaria, condividendo questa caratteristica con Kean.
l’attaccante della Fiorentina ha segnato 14 delle 15 reti stagionali in area, dimostrandosi letale sotto porta come l’italo-argentino.
Le differenze in campo
Nonostante le reti segnate, Retegui non è sempre titolare nell’Atalanta, risulta infatti subentrato più volte specialmente nei big match.
Questo dato è in contrasto con la stagione di Moise Kean, che invece è il titolare inamovibile della Fiorentina e gioca tutte le partite dal primo all’ultimo minuto.
Parlando invece dal punto di vista tecnico, ovviamente da sottolineare e la grande capacità di Kean di svariare su tutto il fronte offensivo, disimpegnandosi anche come attaccante esterno quando l’area di rigore risulta inespugnabile.
Il match contro l’Inter ne la prova, dato che il centravanti ex Juventus ha segnato una doppietta dimostrando tutte le sue qualità anche nel gioco associativo.
Retegui e invece più un bomber vecchio stampo, centrale in area di rigore e pronto a ricevere tutti i palloni possibili per segnare.
Fino al 20 marzo Mateo Retegui si conferma il bomber più prolifico e costante della Serie A 2024/2025, con numeri che lo pongono in corsa per record storici (ad esempio i 36 gol di Higuain e Immobile).
Moise Kean, pur eccellente con 15 gol, resta un gradino sotto ma si distingue per versatilità e contributo in altre competizioni.
Ma quindi, quale tra questi due calciatori ha le caratteristiche migliori per giocare nell’Italia di Luciano Spalletti? Ecco la risposta.
Chi sarà il centravanti titolare della Nazionale ai Mondiali 2026?
L’idea che i due bomber della Nazionale possano giocare insieme queste prese in considerazione solo ed esclusivamente in situazioni di difficoltà.
Da titolare Spalletti ha sempre preferito un attacco con una prima punta in area di rigore e un trequartista che possa agire a rimorchio del bomber.
Per questo motivo, l’attaccante più indicato e senza ombra di dubbio Retegui, che ha dimostrato di poter essere decisivo anche con la maglia della Nazionale.
Kean è un ottima arma a partita in corso, in special modo contro difese alte per via della sua fisicità e destrezza a campo aperto.
L’attaccante della viola ci darà sicuramente una risposta a questa sera, nella sfida della Nazionale italiana contro la Germania, valida per l’andata della Nations League che ci consentirà di capire a che punto è l’Italia di Spalletti contro un avversario sicuramente di altissimo livello.