Il nuovo centravanti dell’Inter, intervistato sui canali social dei nerazzurri, ha parlato un po’ di lui, della sua famiglia e delle sue passioni.

Il mondo del calcio, dopo l’avvento dei social media, non è stato sicuramente più lo stesso di prima.

Un tempo, infatti, fra i calciatori e i tifosi c’era un distacco importante, con i primi che venivano venerati dai secondi, i quali, però, non avevano alcuna possibilità di interagirci o di conoscerli meglio.

I giocatori erano degli esseri alle soglie della divinità, considerati delle star irraggiungibili, che decidevano le sorti di ogni partita dall’alto delle loro abilità calcistiche.

Da ormai un decennio a questa parte, la situazione è radicalmente cambiata.

I vari Instagram, Facebook o Twitter offrono svariate possibilità ai tifosi di tutte le squadre di conoscere meglio i propri idoli, raccontando molti aspetti della loro vita quotidiana di sportivi.

Ormai, nei vari centri di allenamento, non è più insolito vedere un operatore girare con un telefonino o una telecamera e riprendere i calciatori anche nei loro momenti di svago, come una partita a carte o la pausa pranzo.

Tutto può essere registrato, montato e pubblicato, in modo che la gente si affezioni ai giocatori e segua con più passione le loro vicende, rimanendo sempre aggiornata tramite i social.

Se da una parte questa novità può essere pericolosa per gli equilibri di uno spogliatoio, soggetto in questo modo a delle intrusioni esterne, dall’altra può rappresentare una strategia vincente per raccontare aspetti della vita dei calciatori che altrimenti rimarrebbero segreti.

Non bisogna, quindi, giudicare negativamente questi sbocchi social delle varie squadre a priori, visto che possono riservare delle storie interessanti.

Una di queste è quella di Mehdi Taremi, che si è aperto alla rubrica interista “Welcome Home”, dove ha raccontato della sua vita e della sua famiglia.

Cosa ha detto il nuovo acquisto dell’Inter

Il centravanti iraniano, in dubbio per l’esordio a Marassi per un problema muscolare, è stato intercettato dagli autori di “Welcome Home”, un format che mira a presentare ai tifosi dell’Inter i nuovi arrivati, intervistandoli e facendo in modo che raccontino della loro vita e delle loro passioni.

Mehdi, di solito non un gran chiacchierone, non ha saputo sottrarsi all'”assalto” subito da parte dei giornalisti ed ha accettato di farsi intervistare riguardo alla sua vita passata.

Il nuovo attaccante nerazzurro ha raccontato di come, se il calcio non fosse mai entrato nella sua vita, gli sarebbe piaciuto diventare un poliziotto, servendo il suo paese d’origine, l’Iran.

Ha spiegato poi come nella prima fase della sua carriera sia stato fondamentale l’ex centravanti Ali Daei, una leggenda del calcio locale, il quale lo invitò a giocare nel Persepolis, una delle squadre più importanti di Baghdad.

Taremi, infatti, da quel momento è riuscito a mettere in mostra le sue qualità, che gli sono valse la chiamata di un club europeo importante come il Porto, con il quale ha disputato molte stagioni.

Il centravanti, poi, ha detto di essere molto contento di appartenere ad una famiglia come la sua, che lo ha sempre sostenuto, sia nei momenti belli che in quelli brutti, facendogli sempre percepire moltissimo affetto.

In conclusione, il nuovo numero 99 dell’Inter ha dichiarato che, secondo lui, la compattezza dello spogliatoio è uno degli ingredienti principali per la vittoria finale, che può arrivare solo quando tutti i giocatori spingono nella stessa direzione.

Insomma, Mehdi ha voglia di lavorare e di stare bene con i suoi nuovi compagni, affinché possano arrivare delle grandi soddisfazioni.