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Inter, Lautaro deve riprendersi i nerazzurri: dove deve migliorare

Inter, è l'ora di Lautaro.

Il capitano dell’Inter ha brillato con la sua Argentina, ma, conclusa la pausa, deve tornare a farlo anche a Milano.

Uno degli aspetti che caratterizza maggiormente in negativo la stampa sportiva italiana, ma in generale tutto il mondo della comunicazione legata al calcio, è sicuramente la grande facilità che gli appartiene nel variare opinioni su calciatori, allenatori e squadre in brevissimo tempo.

Non ci stupiamo più, infatti, se un giocatore, esaltato per settimane, dopo una brutta prestazione viene gettato nelle sabbie mobili della critica, nelle quali, con una punizione paragonabile alle più fantasiose e visionarie di Dante, viene bersagliato dagli articoli di centinaia di giornalisti.

Al contrario, è facilissimo anche passare dalle stalle alle stelle, come, per esempio, è riuscito all’attuale allenatore del Milan, il quale, prima del derby contro l’Inter, pareva già con un piede nella fossa, pronto a lasciare il capoluogo lombardo.

E’ bastata la grande prestazione dei rossoneri nella stracittadina, invece, perché il portoghese divenisse improvvisamente un tecnico geniale, capace di intrappolare la squadra campione d’Italia in carica e riportare la prima vittoria contro di essa dopo 5 dolorose sconfitte.

Un grande campione come Lautaro Martinez, che vive e gioca nel nostro paese ormai da anni, dovrebbe, quindi, aver capito come funziona questo meccanismo da diverso tempo e, di conseguenza, fidandosi del proprio talento, dovrebbe stare tranquillo, continuando a giocare nello stesso modo.

Il Toro, però, è un tipo passionale, il quale, specialmente quando sa benissimo di meritare almeno una parte di tutte le critiche piovutegli addosso, si carica sulle spalle un peso gravosissimo da portare, che, al momento, ne ha condizionato l’avvio di campionato.

La sosta nazionali sembrerebbe avergli fatto ritrovare il sorriso, ma i tifosi dell’Inter si augurano che insieme a quello sia tornata anche una vena realizzativa maggiore rispetto a quella mostrata finora.

L’avvio del capitano dell’Inter

Dopo aver concluso alla grande una stagione dominata in lungo e in largo, la sensazione che l’Inter di Inzaghi dava durante le prime giornate di campionato era quella di voler riprendere esattamente da dove aveva lasciato.

L’atteggiamento dei calciatori, i quali sapevano benissimo di essere ancora la stessa fortissima corazzata dell’annata precedente, era quello vincente di sempre, con il quale, nelle prime tre gare, ottennero subito nove punti.

Se Thuram e compagni sembravano aver ritrovato, dunque, la forma migliore, l’unico che, per sua stessa ammissione, faticava ancora a trovarla era proprio il calciatore più amato e rappresentativo della società di Viale della Liberazione, ossia Lautaro.

Quest’ultimo, dopo un’estate trascorsa con la propria Nazionale, confessò di non sentirsi ancora al 100% e di necessitare di un po’ di rodaggio per tornare ai livelli toccati durante la stagione 2023-2024.

Se la partita contro l’Udinese sembrò aver risolto tutto, con l’argentino in grado di siglare due splendide reti ai friulani, al netto delle ulteriori tre reti messe a segno, le partite successive hanno dimostrato come il Toro non abbia ancora ritrovato la forma fisica ideale.

La gara contro la Juve, in particolare, nella quale Lautaro era atteso come uno dei mattatori, ha messo in evidenza tutte le mancanze del capitano nerazzurro, il quale si è dimostrato troppo molle in alcune circostanze davanti alla porta avversaria.

Insomma, un avvio non convincente per Martinez, il quale, nelle prossime gare, è necessariamente chiamato a dare una scossa alla sua annata, dopo la bellissima prestazione con la maglia dell’Albiceleste, che, evidentemente, non può che trasmettergli fiducia.

Il vero problema del Toro

Se, in questo momento, è evidente come né Lautaro né Thuram stiano girando al meglio, anche a causa di alcuni mancati accorgimenti tattici che Inzaghi potrebbe adoperare, concentrandosi solo sulla punta argentina, è ancor più chiaro come il suo problema non sia solo di matrice tecnica.

A mio parere, infatti, il centravanti sudamericano sta soffrendo un po’ il peso di essere diventato definitivamente, dopo quale tentennamento, il capitano di una compagine storica e a cui è affezionato come l’Inter.

Tutto l’affetto dei tifosi e le loro aspettative, nonostante siano ovviamente partorite con i migliori auspici e non nel tentativo di metterlo in difficoltà, soprattutto dopo un’annata come quella dello scorso anno, rischiano di danneggiarlo.

Lautaro si sente in dovere di replicare alla perfezione la stagione appena trascorsa, quando, per almeno sei o sette mesi, ha letteralmente trascinato l’Inter a suon di gol e grandi prestazioni, dimostrandosi uno dei migliori attaccanti al mondo.

Ciò che, quindi, l’argentino dovrebbe fare, al momento, sebbene sia ovviamente più facile a dirlo che a metterlo in pratica, sarebbe cercare di isolarsi da tutto ciò che gli gravita attorno, offrendo poca cura alle critiche che lo stanno punzecchiando attualmente.

Se il Toro, come sono sicuro riuscirà a fare, porterà a termine questa missione, è quasi fuori discussione che a breve rivedremo il giocatore “bello e impossibile” a cui siamo stati abituati fino a poco tempo fa.

Foto: instagram Lautaro Martinez.

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