Ecco le coreografie iconiche del derby d’Italia da una parte e dall’altra: andiamo a scoprire la top 5 migliori da inter partes.
Quando si parla di derby d’Italia, non solo si parla dello spettacolo che ci attende in campo, ma anche di quanto fanno in maniera fantastica le due curve che nel corso degli anni ci hanno regalato delle coreografie da urlo.
La spettacolarità di assistere ad una partita di tale importanza non risiede solo nei 90 minuti, ma nel calore che le due tifoserie mettono prima, durante e dopo la partita manifestando un sostegno incondizionato alla propria squadra del cuore.
Queste coreografie iconiche rappresentano veramente un’arte che varrebbe la pena essere studiata per la sua magnificenza per le migliaia di persone che vi partecipano.
Top 5 coreografie iconiche Derby d’Italia
Il 18 Ottobre 2015 assistiamo ad un Inter Juve che non vale la pena ricordare: 0-0 con poco, anzi pochissimo spettacolo in campo, eppure la curva nerazzurra ci regala un vero e proprio gioiello.
Nel prepartita infatti compaiono le immagini dello Scudetto, della Champions League e della Coppa Italia, con sotto uno striscione che ricorda ai tifosi bianconeri il Triplete sfiorato soltanto pochi mesi prima: “Berlino 06/06/2015… C’eri quasi…”. Poco dopo la scritta “Continua a sognare”, con i personaggi della Banda Bassotti e lo spettacolo di luci e fumogeni a rendere il tutto più affascinante.
Al quarto posto parliamo di Inter-Juventus 2-1 con De Boer che batte Allegri e si lancia verso lo scudetto. Tutto un fuoco di paglia perché quell’anno saranno proprio i bianconeri di Allegri ad alzare la Serie A al cielo arrivando anche in finale di Champions.
Tuttavia spettacolo al massimo anche sulle tribune quando la squadra di De Boer è accolta da una coreografia tanto semplice quanto bella, con la scritta “Sola non la lascio mai” ad accompagnare il nome ed il simbolo della Beneamata su sfondo tricolore.
La top 3
31 Marzo 2013 serata da dimenticare per i tifosi nerazzurri perché i bianconeri di Antonio Conte espugnano San Siro con Quagliarella e Matri, lanciandosi inevitabilmente verso lo scudetto.
Eppure, i tifosi nerazzurri hanno fatto ricordare la serata anche ad anni di distanza per una coreografia mozzafiato.
La Curva Nord riesce a superarsi, realizzando un qualcosa di unico: non una sola coreografia, ma “doppia”. Sopra alla scritta “Orgogliosi di essere gli unici”, infatti, prima compaiono le raffigurazioni di Scudetto, Champions League e Coppa Italia con chiaro riferimento al Triplete di tre anni prima, per poi lasciare spazio alla scritta “Mai stati in B”, creando un continuo effetto di dissolvenza fra le due versioni.
Anche in questo caso, oltre all’originalità va premiata la bellezza estetica del tutto, oltre che la difficoltà di realizzazione di una coreografia “in movimento”.
29 Ottobre 2011, l’epilogo é lo stesso della partita di qui sopra: 1-2 per la Juve involata verso lo scudetto sempre con Antonio Conte in panchina.
Nel prepartita spazio, nella consueta coreografia, ad una delle frasi consegnata alla storia della rivalità fra i due club grazie all’inno “C’è solo l’Inter” di Elio e Graziano Romani: “Io non rubo il campionato ed in Serie B non son mai stato”, il tutto accompagnato dall’immagine del volto simbolo dell’onestà, quello di Giacinto Facchetti.
La migliore
28 Aprile 2018: la partita non c’è bisogno di commentarla e resterà, comunque vada, nei ricordi dei tifosi; ovviamente stiamo parlando di Inter-Juve 2-3, praticamente i bianconeri in 24 ore vincono lo scudetto con conseguente crollo del Napoli a Firenze 3-0.
“Il paese dei balocchi”: la Juventus ed i suoi tifosi vengono accostati a Pinocchio ed alla sua fuga in quel mondo dove tutte le cose che conosce vengono stravolte e può fare ciò che vuole. Vicino a lui sono infatti raffigurati un Triplete bianconero, 7 finali Champions vinte (e non perse), 35 scudetti (e non 33).