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Inter, Calhanoglu maestro: come cambiano i nerazzurri senza

Inter, nonostante il buon avvio di stagione i Nerazzurri risentono dell’assenza di Calhanoglu, come cambiano i nerazzurri senza il turco.

Un inizio di stagione tutto sommato positivo quello della squadra di Simone Inzaghi.

L’Inter fin’ora ha raccolto 21 punti nelle prime undici giornate di serie A, candidandosi dunque per la lotta al tricolore e fornendo alcune prestazioni che hanno dimostrato come i nerazzurri siano ancora la squadra da battere.

Tuttavia, nel corso di queste prime uscite stagionali, i nerazzurri hanno anche dato, a volte, l’impressione di una squadra con la pancia piena.

La squadra nerazzurra, nel massimo campionato italiano, ha già incassato 13 reti, dato allarmante per una squadra che punta al tricolore.

A pesare nei dettami tattici di gioco dei nerazzurri in queste ultime giornate è stata sicuramente l’assenza di Hakan Calhanoglu.

Il regista turco, si era fermato a pochi minuti dal calcio d’inizio di Roma-Inter, lo scorso 20 Ottobre per via di un’elongazione agli adduttori della coscia sinistra, creando un grande vuoto nella zona nevralgica del campo.

Ma com’è cambiata la squadra di Inzaghi in assenza di Calhanoglu?

Inter, l’importanza di Calhanoglu nel centrocampo dei nerazzurri

L’Inter di Simone Inzaghi è ormai una squadra che ha trovato equilibrio ed identità, con Hakan Calhanoglu che si è affermato come il perno centrale del gioco nerazzurro.

Il centrocampista turco, arrivato dall’altra sponda di Milano a parametro zero tra lo stupore generale, è riuscito a imporsi come una figura indispensabile per la qualità e la visione che offre al centrocampo interista.

Dalla sua posizione di mediano davanti alla difesa Calhanoglu è diventato il fulcro del gioco dell’Inter.

Le sue capacità di controllo del pallone e visione di gioco permettono ai nerazzurri di costruire azioni fluide e offensive, facendo partire le azioni con precisione e tempi perfetti.

Oltre alla creatività, Calhanoglu offre sicurezza nei passaggi condita con una buona dose di gol ed assist nelle sue gare.

Inzaghi si affida molto alla costruzione dal basso ed alla distribuzione rapida della palla, elementi che trovano un interprete ideale nel centrocampista turco.

La sua capacità di gestire il pressing avversario e smistare palloni è un fattore chiave per mantenere la fluidità dell’Inter.

Quando Calhanoglu è assente, l’Inter perde inevitabilmente incisività: la squadra fatica di più a rompere le linee ed a trovare gli spazi tra centrocampo e attacco, perdendo una pedina strategica per il gioco posizionale.

Inter, com’è sono cambiati i nerazzurri in assenza di Calhanoglu?

Senza Calhanoglu, le opzioni principali per sostituire il turco sarebbero Piotr Zielinski e Kristjan Asllani.

Asslani, però ha dovuto saltare per infortunio la trasferta nella Capitale, l’impegno contro la Juventus e la gara di Empoli.

Tre grandi occasioni per spazzare via le perplessità di una fetta di tifosi interisti poco convinti della sua predisposizione a guidare l’Inter in campo.

Zielinski, ex Napoli, è un giocatore dotato di buona visione e capacità di inserimento, anche se tende ad interpretare la regia in modo più avanzato ed offensivo rispetto a Calhanoglu.

Con lui, come visto nel derby d’Italia, l’Inter può puntare su maggiore verticalità e creatività, ma perde qualcosa in equilibrio e gestione del possesso.

In cabina di regia, oltre Zielinski, è stato impiegato Barella.

Con Barella mediano, l’Inter diventa più intensa e aggressiva, puntando a un pressing alto e alla riconquista rapida del pallone.

Il dinamismo di Barella offre una maggiore copertura difensiva e rende la squadra più diretta nelle ripartenze, ma sacrifica la gestione paziente del gioco ed il controllo del ritmo, che solitamente fornisce un regista come Calhanoglu.

Questo approccio è efficace per partite a ritmo elevato, ma risulta meno adatto contro squadre chiuse, che richiedono maggiore precisione e controllo nel possesso palla.

Quando rientra Calhanoglu?

Calhanoglu ha svolto un lavoro differenziato ma in campo e, nella giornata di venerdì 1° novembre, dovrebbe tornare a lavorare assieme al gruppo nerazzurro.

Convocazione in vista, dunque, per Inter-Venezia di domenica 3 novembre, quando però il turco dovrebbe accomodarsi in panchina: l’obiettivo è quello di averlo al meglio per il doppio confronto casalingo contro Arsenal e Napoli prima della sosta.

L’assenza del turco è un banco di prova per un’Inter che sta esplorando nuove soluzioni senza rinunciare alle sue ambizioni.

Zielinski e Barella danno il massimo, ma il ritorno del regista turco resta una priorità per la squadra nerazzurra che tornarnerebbe ad esprimere tutto il suo potenziale.

Foto: Instagram Calhanoglu.

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