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Inter, Acerbi ci riprova con Haaland: cosa è cambiato dalla finale ’23

Inter, riecco Haaland.

Il difensore dell’Inter, questa sera all’Ethiad Stadium di Manchester, si ritroverà di nuovo davanti il colosso norvegese.

L’attuale rosa dell’Inter, nonostante negli anni abbia dimostrato ampiamente di essere vincente, per arrivare ai fasti della scorsa stagione, ha dovuto attraversare anche dei momenti brutti, che nessuno vorrebbe vivere.

Nonostante i nerazzurri cerchino di non dare peso alla finale persa nel 2023 contro il City, come ha fatto Simone Inzaghi ieri in conferenza stampa, è evidente che quella partita abbia depositato uno strascico abbastanza pesante nei cuori dei reduci.

I vari Lautaro, Barella o Bastoni, infatti, a più riprese, anche durante la scorsa annata, hanno ricordato come bruci ancora fortissimo il ricordo di quell’occasione mancata, sfuggita via a causa di alcuni dettagli fondamentali, oltreché per la forza di un avversario semi-imbattibile.

Dalla finale di Istanbul, come è normale quando si perde una gara del genere, pochi interisti ne sono usciti bene, nonostante una gara giocata a viso aperto e senza paura, di fronte ad una vera e propria corazzata.

Uno dei pochi che, nella delusione per la sconfitta, si porta dietro un ricordo parzialmente positivo è Francesco Acerbi, difensore centrale dell’Inter dal 2022.

Il difensore dell’Inter ad Istanbul

Quello che attendeva il centrale italiano nella finale disputata in Turchia, al cospetto di tutti i milioni di tifosi e appassionati di calcio che avrebbero seguito la partita, era probabilmente il compito più arduo per un calciatore dell’Inter quella sera.

Francesco, infatti, aveva ricevuto l’ordine dal proprio allenatore di marcare Haaland, il fortissimo centravanti norvegese del City di Guardiola, il quale, dopo anni di avanguardistico e poco vincente falso nueve, in quella stagione gettò la maschera e decise di posizionare al centro del suo attacco un vero e proprio nove.

I risultati, essendo circondato Erling da giocatori molto tecnici e abili a servirlo egregiamente, furono strabilianti, con il numero 9 del City che si presentò alla finale con 52 reti messe a segno in tutte le competizioni.

Chiunque, di fronte ad un avversario così forte ed in fiducia, si sarebbe spaventato e avrebbe dovuto cedere al talento del rivale, ma Francesco, a cui la vita ha insegnato a non piegare mai la testa, quella sera ribatté colpo su colpo.

Non c’era pallone destinato ad Haaland su cui il centrale dell’Inter non desse fastidio, tentando di anticipare il biondo centravanti del City, che, con l’andare avanti della partita, cominciò ad intestardirsi e a non trovare più soluzioni alla marcatura del centrale.

Di conseguenza, nonostante la vittoria della partita, la gara di Haaland è ricordata come fra le peggiori della sua esperienza in Inghilterra, essendo fra le poche in cui non è riuscito né a segnare né a rendersi utile per la sua squadra.

“Ri-ri-provo?”

Proprio come la Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare di fantozziana memoria, questa sera Acerbi sarà chiamato a “ri-ri-andare” in marcatura contro il terribile attaccante norvegese.

La sfida che si prospetta all’orizzonte, nonostante sia passato un anno e qualche mese dalla finale di Istanbul, è abbastanza simile da quella affrontata quel giorno.

Il gioco del City, e di conseguenza del suo numero nove, infatti, al variare di interpreti, non ha certo cambiato la sua forma e il suo aspetto, che sono rimasti gli stessi proposti da sempre da Pep.

La manovra offensiva che lo ha reso tanto famoso, questa sera, sicuramente cercherà di esprimersi al suo meglio, grazie ai veloci passaggi e movimenti che la contraddistinguono.

Haaland, come da due anni a questa parte, andrà, quindi, a svolgere il solito ruolo di finalizzatore, esattamente come faceva, o avrebbe dovuto fare, nella finale del 2023, senza curarsi troppo di partecipare al gioco collettivo.

L’obiettivo di Acerbi, dunque, non può che essere lo stesso dell’altra volta, ossia tentare di non far arrivare il pallone ad Erling, rischiando nella maggior parte dei casi l’anticipo, senza permettergli di girarsi verso la porta o, su un cross, di staccare di testa.

Questo è ciò che dovrà fare il centrale e, nonostante sia molto più semplice parlarne che metterlo in pratica, personalmente confido che riuscirà anche oggi nell’impresa.

Vai, allora, Francesco, e torna vincitore.

Foto: instagram personale Francesco Acerbi.

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