Fiorentina, Gudmundsson entra e si presenta da fuoriclasse, ecco come cambia la viola con l’islandese in campo.
Debutta Gudmundsson e la Fiorentina centra la sospirata prima vittoria stagionale.
Tutta nel segno dell’islandese, subito mattatore con una doppietta su rigore.
I Viola di Palladino sono riusciti a trovare i primi tre punti del loro campionato nella sfida interna contro la Lazio che si era portata in vantaggio nel corso del primo tempo grazie al primo gol in Serie A dello spangolo Mario Gila.
All’intervallo i toscani mandano in campo Albert Gudmundsson, all’esordio assoluto con la nuova maglia, che ci mette tre minuti a conquistarsi e trasformare il rigore del pareggio.
Ad un minuto dalla fine è ancora l’islandese a segnare dagli undici metri e regalare la vittoria alla Fiorentina.
Con questa vittoria la viola sale a 6 punti e si porta ad un punto di distanza proprio dalla Lazio di mister Baroni.
Fiorentina, le parole di Raffaele Palladino, impressionato dall’islandese
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa dopo il 2-1 rifilato alla Lazio. Ecco le sue dichiarazioni.
Sulla partita:
“Aspettavamo questa vittoria, arrivata in maniera difficile, sembrava quasi una partita maledetta e invece siamo andati sotto ma siamo rimasti in gara con lo spirito e mi è piaciuto. Oggi ho capito che ho un grande gruppo e grandi uomini. Dedichiamo la vittoria al presidente, in settimana ci è stato vicino, e ai tifosi, oggi uomo in più”.
Su Gudmundsson:
“Aspettavamo Albert a braccia aperte, da maggio non faceva minuti e ha avuto anche un problema fisico. Non mi aspettavo un impatto così devastante ma anche la squadra l’ha messo in condizione.”
Gudmundsson si è già preso Firenze, come cambia la Fiorentina con l’islandese in campo
Quando ha fatto il suo ingresso in campo al Franchi, Gudmundsson ha avuto un solo obiettivo: prendersi Firenze ed i tifosi viola.
Lo ha fatto con decisione: si procura il rigore del pareggio, poi segnato, mostra ottime giocate in avanti ed infine tiene il pallone per tirare e realizzare il penalty che vale i tre punti per la Fiorentina.
Viene subito da pensare, e ribadire, a quanto sia mancato uno come Gudmundsson in una Fiorentina in difficoltà come quella di inizio stagione.
Qualità, visione di gioco, ma anche tanta sacrificio al servizio della squadra.
Al di là dei due rigori segnati, nella prova dell’islandese c’è anche tanto altro: ci sono i 31 palloni giocati in 45 minuti (quasi come Mandragora (32), Cataldi (34) e Bove (36)), i 2 falli subiti, i 5.6 chilometri percorsi in un tempo e soprattutto i 5 recuperi di palla, più di tutti in soli 45 minuti.
Nonostante sia un trequartista l’islandese contro la Lazio ha giocato da vero e proprio ‘tuttocampista’.
Negli occhi rimane anche quella chiusura di testa, all’84’ dopo una respinta di De Gea, quasi sulla linea di porta viola.
Albert Gudmundsson è dunque pronto a dare una svolta importante alla Fiorentina di Raffaele Palladino.
L’islandese, esterno d’attacco con una spiccata propensione offensiva, potrebbe portare un ventaglio di nuove soluzioni tattiche e offensive.
La società viola ha fatto di tutto per portare Gudmundsson a Firenze.
L’islandese potrebbe essere realmente la svolta tanto attesa dopo settimane di dubbi, l’uomo che può far svoltare la gara in ogni momento, il sostituto di Nico Gonzalez.