La generazione spagnola fa faville, l’Italia com’è messa nei settori giovanili?
La finale dell’europeo conquistata dalla Spagna di Luis De La Fuente e Lamine Yamal ha aperto dei grandi interrogativi sulla situazione dei giovani calciatori dell’Italia
La Spagna è nota da tempo per la sua grande organizzazione del settore giovanile e i recenti talenti esplosi nella cantera lo hanno dimostrato a più riprese.
Il diamante più splendente è sicuramente Lamine Yamal, il giocatore classe 2007 dopo aver stupito il mondo con le prestazioni in maglia Barça, ha confermato le aspettative in questo EURO 2024.
Il talento spagnolo in 6 presenze ha servito tre assist ai propri compagni e ha impreziosito il suo score personale con il gol capolavoro segnato nella semifinale Spagna-Francia del nove luglio scorso.
Il giocatore spegnerà diciassette candeline questo sabato proprio in occasione delle finale europea contro l’Inghilterra.
A sedici anni ha già infranto tutti i record tra cui quello di marcatore più giovane degli Europei e marcatore più giovane della Champions League.
La differenza tra la Spagna e l’Italia per la gestione dei giovani
Strutture
Italia
- I settori giovanili sono gestiti dai club professionistici.
- Ogni club ha una propria accademia che si occupa della formazione dei giovani calciatori.
Spagna
- Il modello della “cantera” è predominante.
- Le canteras sono le accademie giovanili dei club e sono celebri per la loro capacità di formare talenti di altissimo livello
Concezione
Un’altra grande differenza è la concezione dei giovani calciatori da parte dei club.
In Italia quando è presente un giovane promettente, i club non lo considerano per la mancanza di esperienza e lo mandano in prestito in un’altra società per fargli “fare le ossa”
In Spagna, invece, le squadre più grandi se considerano un giocatore all’altezza non si fanno problemi legati all’anagrafica ma lanciano i giocatori in campo senza pressioni, permettendo loro di giocare con coraggio.
Risultati
Le 2 nazionali hanno una storia importante dalla loro, costernata da numerosi titoli.
L’Italia ha vinto quattro mondiali e due europei oltre alle olimpiadi di Berlino del 1936 e due coppe internazionali.
La Spagna detiene il record di europei vinti grazie ai suoi tre titoli conquistati, ha vinto un mondiale nel 2010 e la Nations League del 2023.
L’Italia tra i giovani ha il suo Yamal?
Nel 2023 è stata stilata la classifica dei top 200 under 20 più promettenti del mondo secondo il CIES.
Nella classifica figuravano 3 nomi italiani:
- Scalvini: Difensore attualmente in forza all’Atalanta, rappresenta un punto fermo per gli orobici ma soprattutto per la difesa della nazionale per il futuro.
- Miretti: Centrocampista classe 2003 cresciuto nella Juventus e attualmente in una situazione di stallo della propria carriera, diviso tra la volontà di giocare di più o convincere Thiago Motta a puntare su di lui.
- Gnonto: Convocato per la prima volta da Roberto Mancini, l’esterno offensivo da qualche stagione è in forza al Leeds in Championship, la Serie B inglese.
Almeno per adesso non esiste un giocatore italiano al livello del diciassettenne spagnolo ma con un cambiamento del sistema giovanile e un sistema di scouting più specifico, le cose potrebbero cambiare.
Conclusioni
La gestione del settore giovanile in Italia e in Spagna riflette due diverse filosofie calcistiche.
L’Italia pone l’accento sulla tattica e la difesa , mentre la Spagna privilegia la tecnica, la creatività e il possesso palla.
L’aspetto da cui prendere spunto dalla Spagna è sicuramente la gestione dei giovani, non bisogna far crescere i giocatori in squadre inferiori ma valorizzarli all’interno della propria .