Giampaolo- Lecce, il tecnico torna ad allenare in Serie A dopo diversi anni. Qual è stato il suo trascorso nel massimo campionato italiano?

Il Lecce ha ufficializzato l’ingaggio di Marco Giampaolo come nuovo allenatore al posto di Luca Gotti.

La decisione arriva dopo un inizio di campionato deludente che ha visto i salentini ottenere solo 9 punti nelle prime 12 giornate di Serie A, collocandosi al 18° posto in classifica.

Il pareggio contro l’Empoli è stato l’ultimo passo che ha convinto la società guidata da Sticchi Damiani a cambiare la guida tecnica.

Poco dopo è giunta la conferma dell’arrivo di Giampaolo, ex tecnico di Sampdoria, Milan e Torino, che torna in panchina dopo due anni di inattività.

La sua ultima esperienza risale all’ottobre 2022, quando fu esonerato dalla Sampdoria..

Il bilancio di Gotti sulla panchina del Lecce, dove era arrivato a marzo 2024 in sostituzione di Roberto D’Aversa.

In 24 partite ha raccolto 6 vittorie, 7 pareggi e 11 sconfitte, riuscendo comunque a conquistare la salvezza nella scorsa stagione con un 14° posto finale.

Tuttavia, i risultati del nuovo campionato non hanno convinto la dirigenza, che ha scelto di affidarsi a Giampaolo per tentare di risollevare la squadra.

Il Lecce si trova ora al terzultimo posto, un punto sopra Monza e Venezia, e il nuovo tecnico avrà il compito di invertire la rotta.

Giampaolo- Lecce: i precedenti in Serie A del tecnico

Marco Giampaolo, fermo da due anni, torna in panchina dopo l’esonero subito alla Sampdoria nell’ottobre 2022.

Il tecnico abruzzese, 57 anni, ha l’opportunità di rilanciarsi nel mondo del calcio accettando la sfida di guidare il Lecce e risollevare le sorti del club.

Il suo nuovo contratto con i salentini prevede un ingaggio di 500 mila euro annui, con un bonus legato alla salvezza e un’opzione per un secondo anno.

Nel corso della sua carriera, Giampaolo ha accumulato esperienza su numerose panchine, tra cui Ascoli, Siena, Catania ed Empoli.

Qui è riuscito a ottenere ottimi risultati, portando la squadra a competere stabilmente per un posto in Europa League e sfiorando persino la qualificazione alla Champions League.

L’approdo al Milan rappresentava un passaggio fondamentale nella sua carriera, ma l’esperienza rossonera è terminata prematuramente.

Anche il capitolo al Torino è stato segnato da difficoltà: nonostante buone premesse, Giampaolo non è riuscito a invertire la rotta, chiudendo con un altro esonero.

Il modulo prediletto dal tecnico è il 4-3-1-2, caratterizzato da un centrocampo a rombo e un trequartista dietro le due punte.

Questa configurazione è stata spesso associata al suo “bel gioco”, basato sul possesso palla e sulla fluidità delle trame offensive.

Tuttavia, Giampaolo ha mostrato talvolta difficoltà nell’adattarsi rapidamente in situazioni di emergenza, soprattutto quando le sue idee tattiche richiedono tempo per essere assimilate dalla squadra.

Nonostante ciò, ha dimostrato negli anni una certa flessibilità, adattando il suo sistema di gioco in base alle caratteristiche dei giocatori a disposizione.

Figura controversa nel panorama calcistico, Giampaolo è apprezzato per la precisione tattica e la ricerca del bel gioco.