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Freuler, nuova vita coi Felsinei: differenze tra Bologna e Atalanta

freuler da atalanta a bologna

Il confronto di Remo Freuler tra il passato con l’Atalanta e il presente con il Bologna. Cosa è cambiato, e quanto, per lo svizzero.

Freuler, dall’Atalanta al Bologna

Tornato in Italia dopo una stagione al Nottingham Forest, Freuler ha dovuto affrontare un avvio leggermente a rilento coi Felsinei, ma col tempo è diventato un punto fermo della squadra di Thiago Motta.

Proviamo a vedere come è cambiato lo svizzero tra nerazzurri e rossoblù tramite un confronto statistico.

Parliamo di un giocatore che negli anni è maturato, costante nel sogno europeo dell’Atalanta prima e del Bologna ora, grazie non solo alle sue abilità tecniche ma anche a quelle caratteriali.

Offensivamente il suo apporto è abbastanza calato anche per il ruolo che ricopre in rossoblù.

0.6 tiri a partita con l’Atalanta, 0.23 con il Bologna. Allo stesso modo è minore il numero di dribbling: 1.7 a match contro 0.3, a fronte di una percentuale di riuscita migliore, 66.1% contro 85.7%.

Al contrario è migliorato sotto il profilo della precisione dei passaggi, con i Felsinei la percentuale di accuratezza è del 92.7%, mentre con gli orobici 89%.

Negli ultimi anni anche i numeri difensivi dell’ex Nottingham Forest sono cambiati.

In primo luogo sotto le due torri sono aumentati i duelli aerei: 1.2 a partita in nerazzurro, 2 in rossoblù.

Discorso analogo per i duelli difensivi, quasi raddoppiati. 4.7 a gara con l’Atalanta, 8 con il Bologna.

Quasi identico invece il numero di recuperi: 7.6 con la dea, 7.5 con i Felsinei.

Un calciatore che dunque sotto la guida di Thiago Motta ha arretrato il proprio raggio d’azione, diventando un giocatore maggiormente di quantità che però non ha assolutamente dimenticato le proprie doti negli inserimenti e in rifinitura.

Quanto è importante lo svizzero per il Bologna

Se c’è un giocatore a cui il Bologna non può rinunciare, quello è Remo Freuler.

Lo dimostra il fatto che è l’unico in rosa ad aver disputato tutte e sette le partite di questo inizio di stagione, senza mai lasciare il campo.

Sempre presente dal primo all’ultimo minuto, il centrocampista svizzero non ha mai avuto una pausa, giocando ogni match con costanza.

Questa continuità, che lo rende un elemento imprescindibile per Vincenzo Italiano, è testimonianza della sua importanza strategica all’interno della squadra rossoblù.

Il centrocampista è reduce da un’estate impegnativa, in cui ha rappresentato, e bene, la Svizzera agli Europei, ed è ora alla ricerca della sua migliore condizione fisica.

Italiano gli ha chiesto di trovare il ritmo giocando, consapevole del valore che Freuler porta in campo.

La sua leadership, la capacità di leggere il gioco e l’esperienza accumulata negli anni sono doti essenziali in questo periodo di transizione per la squadra.

La vittoria contro il Monza, l’ultima prima dei pareggi contro Atalanta e Parma, ha dato una boccata d’ossigeno al Bologna e Freuler è stato una pedina fondamentale in quella gara.

Un dettaglio importante è che se il gol decisivo contro il Monza è stato firmato da Castro, è stato proprio Freuler a servirgli la palla con precisione, dimostrando ancora una volta la sua visione di gioco e precisione in campo.

Con una percentuale di passaggi riusciti del 93% e ben 11 chilometri percorsi, ha mostrato una prestazione eccezionale, confermando il suo ruolo di leader indiscusso.

Prima di Monza, anche altri giocatori come Posch e Skorupski erano sempre stati titolari, ma ora Freuler è rimasto l’unico a mantenere il record di presenze ininterrotte.

Cosa è cambiato da una squadra all’altra

Ebbene l’importanza del centrocampista era di primo livello anche sotto la guida di Gasperini.

La differenza sostanziale, dovuta probabilmente anche all’età (32 anni) è la posizione in campo.

Se prima all’Atalanta era più libero di inserirsi e sfondare tra le linee avversarie, adesso al Bologna ha compiti di gestione e impostazione.

Bravissimo è stato lo svizzero non solo ad adattarsi, ma a dimostrare di essere un giocatore di grande qualità, capace sia di colpire sia di dare equilibrio e guidare le offensive bolognesi coi suoi assist e passaggi illuminanti dal centro del campo.

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