Nasce la nuova Fiorentina di Palladino, il centrocampo viola è da rifondare completamente in vista di molti addii importanti
A Firenze c’è un centrocampo da rifare
In casa Viola i tifosi hanno ormai metabolizzato la sconfitta in finale di Conference League per il secondo anno di fila e ora Commisso vuole voltare definitivamente pagina.
Il primo step è stato il cambio in panchina, con Italiano che ha salutato dopo un triennio comunque positivo e con Palladino che a partire dalla prossima stagione guiderà i viola.
Negli ultimi giorni si è chiusa la questione attaccante, la questione numero 9 a Firenze ha creato problemi da quando Vlahovic si è trasferito alla Juve, con Jovic, Belotti e Nzola che non hai mai convinto.
La scommessa per la punta di Palladino sarà Moise Kean, probabilmente all’ultima grande piazza per dimostrare il suo talento. (https://www.calcio-sport.com/juventus-e-fatta-per-kean-alla-fiorentina-le-cifre-ufficiali/)
A questo punto la società inizia a fare i conti con il reparto di metà campo, dove la squadra gigliata perde pezzi importanti: Duncan, Castrovilli e Bonaventura.
I tre giocatori abbandonano la squadra gigliata a zero e la Fiorentina quindi, oltre a ritrovarsi con buchi da coprire a centrocampo, non incasserà denaro da nessuno di loro.
Quanto perde la Fiorentina con le 3 partenze a zero?
Dei 3 partenti, quello per cui i tifosi fiorentini saranno maggiormente dispiaciuti sarà sicuramente Jack Bonaventura perché nei 4 anni con la maglia viola è stato uno dei più decisivi e belli da veder giocare.
Oltre alla sua duttilità che gli ha permesso di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, Jack si è sempre dimostrato importante anche a livello realizzativo, segnando 22 gol e fornendo altrettanti assist.
Numeri importanti che a Fiorentina dovrà rimpiazzare in qualche modo operando sul mercato in cerca di un giocatore tecnico e cinico sotto porta.
Anche la partenza di Castrovilli sarà amara, soprattutto se si pensa alle grandi aspettative che i tifosi riponevano su di lui vista la grande stagione disputata nel campionato 2019-20.
Al suo primo anno in prima squadra, Castrovilli aveva incantato tutti ed era stata una delle sorprese migliori della Serie A (3 gol e 2 assist), qualità che però negli anni, complici anche i molti infortuni, non sono venute mai veramente a galla.
L’addio di Duncan magari passerà inosservato rispetto agli altri due appena citati, ma anche questa sarà una separazione che peserà sul campo se verrà sottovalutata.
Duncan, infatti, lascia Firenze dopo 4 stagioni in cui, tolta la parentesi di un anno a Cagliari, seppur con alti e bassi, si è sempre dimostrato un abile scudiero in mezzo al campo in grado di dare equilibrio e fisicità.
Testa ai prossimi acquisti
Una volta presa la decisione di non rinnovare il contratto a nessuno dei 3 centrocampisti e considerando il fatto che la Viola il prossimo anno non potrà più contare neanche su Arthur e Maxime Lopez che non verranno riscattati, sarà necessario intervenire sul mercato.
Con Palladino in panchina è probabile un arrivo di Andrea Colpani che lo scorso anno ha disputato un’ottima stagione a Monza proprio con il tecnico napoletano e per caratteristiche tecniche e di ruolo andrebbe a sostituire Bonaventura.
Sempre sulla trequarti un nome caldo delle ultime ore è Zaniolo che dopo l’infortunio di fine stagione è pronto a rilanciarsi e vorrebbe farlo tornando in Italia dove l’Atalanta sembra essere in vantaggio ma la Pradè monitora la situazione.
Sulla mediana del campo, invece, i discorsi sono vari e ancora non si parla di nomi sicuri ma qualcosa a Firenze si muove.
Sempre legato al discorso Palladino, un altro giocatore che gradirebbe continuare il percorso di crescita con il suo mister è Brescianini, classe 2000 e con doti tecnico-tattiche interessanti.
Tra i vari profili, però, al momento quello che sembra essere più vicino è Aster Vranckx di proprietà del Wolfsburg e con un passato al Milan, il quale avrebbe espresso già la volontà di trasferirsi alla Viola.
La Fiorentina offre 8 milioni ma la squadra tedesca non si muove dalla richiesta di 10, il gap tra le due parti è minimo e quindi si pensa che l’affare si farà.