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Fiorentina, rinnovo in vista per Comuzzo: la sua storia

La Fiorentina punta sul giovane Comuzzo per la difesa: dominante in Primavera, ora con personalità tra i grandi

La Fiorentina va all-in su Pietro Comuzzo

L’inizio difficoltoso della nuova Fiorentina marchiata Palladino complici i 3 pareggi delle prime giorate di campionato porta in realtà una nota positiva: la scoperta di Pietro Comuzzo.

Il ragazzo classe 2005 si era già presentato in prima squadra un anno fa ma fino a questo momento il suo impiego si è rivolto maggiormente alla Viola Primavera dove ha mostrato importanti qualità.

In questo inizio di stagione, invece, Comuzzo è partito addirittura da titolare in tutte le gare di Serie A contro Parma, Venezia e Monza, giocando anche più di mezz’ora in Conference League.

Insomma, Palladino sembra piuttosto convinto del ragazzo e l’idea sarebbe quella di ritagliargli un ampio spazio nel suo scacchiere non solo per le rotazioni ma proprio per renderlo un pilastro dei gigliati.

Questo lo dimostra il mercato condotto dalla società che ha concentrato le risorse per sistemare l’attacco (Kean, Gudmundsson e Colpani) e il centrocampo (Richardson, Adli, Cataldi, Bove), acquistando in difesa solamente Pongracic e la scommessa Moreno.

Per molti tifosi la scelta di non puntellare anche il reparto arretrato con un altro colpo dietro poteva sembrare ingenua ma la verità è che Palladino e tutta la società ritengono che sia arrivato il momento di lanciare Comuzzo affidandogli un ruolo centrale nel progetto.

Dalla Primavera all’esordio in A: carriera ancora tutta da scrivere

Pietro nasce il 20 gennaio 2005 a San Daniel del Friuli e gioca un anno nelle giovanili dell’Udinese per poi trascorrerne un altro a Pordenone, dove la Fiorentina lo nota a soli 13 anni.

Con i Viola Comuzzo sperimenta vari ruoli, mediano e interno di centrocampo, terzino destro per arrivare a trovare la sua dimensione: il difensore centrale, ruolo che interpreta si da subito con leadership e sicurezza rispetto ai suoi pari età.

Le ottime prestazioni nelle varie categorie giovanili gli permettono di conquistare la convocazione con le varie squadre Under (17, 18 e 20) della Nazionale italiana anche se la soddisfazione più grande se la toglie proprio con la divisa gigliata vincendo la Supercoppa Primavera nel 2022 in finale contro l’Inter.

Al termine di un percorso di crescita decisamente convincente, il classe 2005 si guadagna la prima partita in Serie A con i viola l’8 ottobre 2023 nella sfida contro il Napoli fresco campione d’Italia che i toscani vinceranno clamorosamente per 3-1 e coronando così un esordio da sogno per il ragazzo.

18 giorni dopo arriva anche la prima apparizione in Europa, nella partita vinta per 6-0 contro il Cukaricki, nella fase a gironi della Conference League con altra dimostrazione di affidabilità e impegno del centrale italiano.

La storia tra Comuzzo e la Fiorentina, già ricca di ricordi preziosi, non finirà presto a quanto pare, infatti, la società e il giocatore sono ad un passo dal rinnovo di contratto (in scadenza nel 2025) per blindarlo a Firenze fino al 2028.

Ingaggio da 200 mila euro annui per le prossime 4 stagioni con cifra destinata a salire in base a bonus legati alle presenze e traguardi raggiunti sul campo.

Colonna dal cuore viola: focus tecnico su Comuzzo

La Serie A si appresta a dare il benvenuto ad un prospetto molto interessante per il presente e soprattutto per il futuro, che potrà rivelarsi anche una risorsa utile per le spedizioni di Spalletti.

Comuzzo puo’ giocare sia come braccetto a 3 che difensore centrale in una linea a 4 e all’occorrenza potrebbe anche essere adattato a terzino destro, ruolo già sperimentato nelle giovanili.

Duttilità e non solo tra le sue doti migliori, infatti, il classe 2005 puo’ contare anche su due pregi molto importanti, il primo è sicuramente la struttura fisica imponente con 185 centimetri che sa ben sfruttare sia difensivamente nella marcatura a uomo che nelle situazioni di palla inattiva dove si rende spesso pericoloso.

L’altra qualità è quella legata al proprio carattere, leader da sempre che ha saputo prendersi spesso la squadra sulle spalle comandando da dietro il reparto arretrato infondendo fiducia ai compagni.

Una sorta di mister in campo e di compagno su cui tutti possono contare, personalità che ha sviluppato da giovane e che ora non ha perso neanche con i più grandi in mezzo ai quali mostra sempre un atteggiamento quasi da veterano, come dichiarato da Daniele Galloppa, suo ex-allenatore in Primavera.

Sicuramente i margini di miglioramento sono tanti e sotto molti aspetti ci sarà da lavorare come per esempio la fase di impostazione e la gestione del pallone sotto pressione, ma l’87.1% di precisione passaggi in queste prime 4 partite stagionali sono un buon dato da cui partire.

La grande forza d’animo e l’attaccamento per la Viola saranno sicuramente un fattore determinante nel suo sviluppo come calciatore e speriamo, un giorno, di vederlo con la maglia della Nazionale addosso.

Fonte immagine: Profilo Instagram di “Pietro Comuzzo”

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