Arrivato per sostituire Beltran, Moise Kean ha già conquistato la Fiorentina, rimane però inutilizzato l’argentino, sarà possibile la convivenza tra i due?

Rimasta senza l’attaccante titolare dopo le perdite di Nzola e Belotti, durante questa sessione di calciomercato la Fiorentina si è subito attivata per correre ai ripari.

Ecco quindi arrivare Moise Kean dalla Juventus, acquistato a titolo definitivo per “soli” 13 milioni di euro.

Cifra abbassata sicuramente dalle ultime prestazioni del ragazzo, che nei precedenti tre anni in Serie A aveva siglato solamente 11 reti.

Questa mossa azzardata da parte dei viola però sembra averli ripagati ed il classe 2000, dopo sole sei apparizioni, ha già raggiunto quota quattro goal.

Oltre all’ex PSG ed Everton poi, al reparto offensivo dei viola si sono uniti alcuni dei giocatori più sorprendenti della passata stagione.

Alle sue spalle vengono dunque aggiunti profili come Albert Gudmundson ed Andrea Colpani, entrambi reduci da una stagione da 18 e 12 partecipazioni a rete.

Se per gli ex Genoa e Monza si aprono nuovi spazi però, per c’è chi invece perde di minutaggi.

A sorpresa infatti, Lucas Beltran, arrivato nella stagione precedente come uno dei migliori colpi della campagna acquisti, è stato escluso dal giro dei ttiolare.

Complice anche una prima annata in Italia deludente, conclusa con soli sei goal e due assist, l’ex River Plate partirà dietro nelle gerarchie di Mister Palladino.

Gerarchie che, dato l’inizio folgorante di Kean, saranno francamente difficili da scalare.

L’argentino potrebbe quindi essere costretto a reinventarsi e cercare di coesistere con l’ex centravanti bianconero.

Ecco quindi come Palladino potrebbe scegliere di impiegare Lucas Beltran e concedergli uno spazio al fianco di Moise Kean.

Beltran e Kean, possibile coesione?

Per individuare l’adeguato compito che il tecnico ex Monza potrebbe affidare a Beltran occorre prima capire lo stile di gioco applicato utilizzato dalla Viola.

Stile di gioco costruito su un 3-4-2-1, con la filosofia di attaccare gli spazi aperti dalla difesa avversaria con gli inserimenti dei trequartisti.

Il lavoro della punta è quindi più di rifinizione e di sponda, ma con l’aggiunta di Kean alla rosa, il centravanti, sembra aver assunto anche compiti da incursore.

Beltran poi, oltre ad essere l’unico sostituto per il centravanti e poter quindi macinare minuti seppur dalla panchina, ha anche dimostrato di poter ricoprire una posizione più arretrata.

Lucas infatti non è un prima punta fisica, come si può anche evincere dalla statura, circa 176cm, ma più un attaccante mobile.

L’argentino è infatti solito ripiegare fra le linee del centrocampo per raccogliere il pallone e far salire la squadra, compito già svolto ai tempi del River Plate.

La sua rapidità inoltre, abbinata all’ottima tecnica individuale, potrebbero essere sfruttate maggiormente, soprattutto nel sistema tattico di Palladino, occupando il ruolo di trequartista di sinistra.

Questo ruolo poi, vista anche l’assenza di Gudmundson per questioni legali, è rimasto senza un vero e proprio interprete fisso.

Tanto che, in sole sei partite, proprio quel ruolo è stato affidato a ben quattro giocatori diversi, tra i quali Beltran stesso.

La Fiorentina ha bisogno di certezze, soprattutto per occupare un posto vacante, e la presenza dell’argentino potrebbe finalmente dare l’apporto che la viola cercava da tempo.