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Euro 24, Portogallo qualificato: CR7 vola agli ottavi

Il Portogallo batte la Turchia ad Euro 24

I lusitani stendono la Turchia con un netto tre a zero, che gli assicura l’accesso agli ottavi di Euro 24 e il primo posto del girone F.

Secondo le previsioni, la gara andata in scena dalle diciotto pomeridiane odierne a Dortmund doveva essere il maggior motivo di interesse della giornata europea, con la frizzante Turchia nella veste di sfidante contro il Portogallo dell’eterno CR7.

Dire che le aspettative sono state tutte vane è poco.

Infatti, la gara si è sostanzialmente conclusa quando Bernardo Silva ha insaccato la prima rete lusitana, dopoché i turchi si erano resi pericolosi con un occasione capitata ad Arturkoglu, su cross del romanista Celik.

La Turchia di Vincenzo Montella, che aveva fatto intravedere ottime cose nella prima gara contro la Georgia di Kvara, oggi si è sciolta come neve al sole di fronte ad una squadra tecnica e dominatrice nel palleggio, come testimonia il 57% di possesso palla portoghese.

L’impressione, però, è stata che, quando la situazione è diventata irrecuperabile, l’Aereoplanino abbia deciso di tirare i remi in barca e concentrarsi per la decisiva sfida di mercoledì sera contro la Repubblica Ceca, che decreterà il destino di entrambe le squadre.

Se, quindi, i turchi rimarranno con il fiato sospeso almeno fino a metà della settimana prossima, la squadra di Roberto Martinez, ex ct del Belgio, può già cominciare a riflettere in vista degli ottavi di finale, dove affronterà una terza classificata di qualche girone.

E’ stata una bellissima prova di forza quella del Portogallo, che veniva da un esordio a Euro 24 contro i cechi abbastanza traballante e pieno di critiche. La squadra ha reagito alla grande, sottomettendo con il gioco un avversario dato da molti favorito e confermando la sua candidatura a pericolosa outsider.

La cronaca

Turchia e Portogallo si presentano alla loro seconda gara ad Euro 24 con alcune novità rispetto all’esordio, che si manifestano nella sostituzione di quattro pedine per Montella e il passaggio al 4-1-4-1 per Martinez.

Gli assenti di maggiore spicco sono tutti dalla parte del Bosforo, che preserva i baby fenomeni Yildiz e Arda Guler, usciti un po’ acciaccati dalla gara inaugurale.

Nonostante questo, la partita inizia con una grande occasione per Arturkoglu, che non arriva su un bel cross di Zeki Celik, per la disperazione di tutti i tifosi turchi presenti al vecchio Westfalendstadion.

Da quel momento, però, è quasi un assolo del Portogallo, che si porta in vantaggio al ventunesimo con Bernardo Silva e raddoppia con un incredibile autogol (l’ennesimo di Euro 24) di Akaydin, il quale sbaglia un retropassaggio semplicissimo e beffa il proprio estremo difensore.

Se già il primo gol era stato un gancio micidiale da digerire per la Turchia, il secondo è un montante che fa calare la luce alla squadra di Montella, che smette di giocare ed inizia a pensare alla gara di mercoledì.

Il Portogallo, intanto, ne approfitta per siglare anche il tris, al cinquantacinquesimo, con un semplice appoggio a porta vuota di Bruno Fernandes, servito da un generosissimo (udite, udite) Cristiano Ronaldo, che rinuncia alla rete pur di servire il centrocampista dello United.

Gli ultimi trentacinque sono memorabili solo per le cinque invasioni di campo occorse da parte di alcuni tifosi per accaparrarsi un selfie con CR7, che, pur non più sotto i riflettori europei durante la stagione, rimane una leggenda idolatrata da moltissime persone.

Come il Portogallo può vincere Euro 24

Questo europeo si sta dimostrando per quello che è sempre stato, ossia una competizione in grado di regalare più sorprese rispetto al più abitudinario mondiale, dove finiscono per vincere sempre le stesse squadre.

Per constatare questa tesi basta osservare i risultati che si sono susseguiti fino ad oggi, che vedono due delle grandi favorite della competizione, Francia e Inghilterra, aver deluso completamente le aspettative, ottenendo entrambe quattro punti senza brillare per niente.

Stesso discorso vale per il Belgio, che solo ieri nella seconda giornata ha riscattato la pessima figura contro la Slovacchia di Francesco Calzona.

Insomma, le incognite sono tantissime e le possibilità per sorprendere tutti ci sono eccome, specie se si ha una squadra tecnica e intrigante come quella lusitana.

Ciò che, però, a mio modesto parere, frena il Portogallo è questo indissolubile cordone ombelicale che lo lega al suo fuoriclasse più rappresentativo, il quale, però, ha dimostrato ampiamente di non essere più quello dei tempi migliori.

Dicendo questo non voglio mancare di rispetto ad una leggenda assoluta come Cristiano Ronaldo, uno dei migliori calciatori di tutti i tempi, demolitore di tutti i record possibilmente immaginabili.

Quello che sto cercando di dire è che sarebbe corretto che il fenomeno di Funchal si facesse da parte, lasciasse che la sua ombra non oscurasse più una generazione di calciatori che domina ormai da diversi anni l’Europa calcistica.

I vari Leao, Bernardo Silva, Cancelo, Diogo Jota, Bruno Fernandes, Ruben Diaz, sono dei giocatori di livello altissimo, che però in nazionale sono limitati dall’ingombrante presenza di CR7, che, dal canto suo, non ha mai dato segnali di apertura verso un ruolo più moderato.

La decisione spetta quindi a lui, che dovrà mettere sui piatti della bilancia i suoi record e una possibile coppa da alzare all’Olympiastadion il quattordici luglio.

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