Gli inglesi superano il girone e proseguono il loro cammino ad Euro 24, ma, in vista della fase ad eliminazione diretta, dovranno necessariamente cambiare passo.

La storia della nazionale inglese, come cantavano i Lightning Seeds nel 1996 durante l’Europeo casalingo, è una storia di grandi delusioni, di squadre sulla carta fortissime finite poi per perdersi nel corso delle competizioni disputate.

Non è un caso, infatti, che la nazionale dei Three Lions abbia vinto un solo trofeo, ossia la Coppa Rimet, disputata proprio nella Terra d’Albione, del 1966, quando Geoff Hurst, nel catino infernale di Wembley, stese la Germania Ovest di Franz Beckenbauer.

Da quel giorno, dunque, l‘Inghilterra non ha mai più alzato una coppa, collezionando magre figure ed enormi delusioni, alimentando la rabbia dei propri tifosi, che l’hanno sempre seguita ovunque essa andasse.

L’episodio più eclatante, ovviamente, è stato quello che ci ha visto protagonisti tre anni fa, con quella che per i britannici rimarrà la più grande delusione della propria storia.

Alzare, infatti, la coppa nel loro stadio proprio come nel ’66, sarebbe stata una gioia incredibile, la degna ricompensa per anni di sconfitte brucianti.

Tutto sembrava così maledettamente disegnato dal Fato per far vincere gli inglesi che gli stessi tifosi britannici guardavano a quella finale come ad una semplice formalità, come se la vittoria fosse già stata conquistata.

Quando Saka ha sbagliato l’ultimo rigore, facendosi ipnotizzare da Gigio Donnarumma, il sogno è esploso in mille pezzi, i quali si sono conficcati nel cuore di ogni suddito della regina, pardon, del re.

Questo Europeo, dunque, rappresenta l’ennesima rivincita da ottenere dopo una serie di brutte sconfitte.

E’ un’occasione da non lasciarsi scappare in alcun modo, considerato anche il fatto che la nazionale inglese è sicuramente una delle più forti della competizione.

L’Inghilterra ad Euro 24

Il percorso della squadra del ct Gareth Southgate, a dispetto delle aspettative altissime, non è stato, fino ad ora, molto brillante.

L’Inghilterra ha ottenuto, al termine delle tre partite disputate, solo cinque punti sui nove disponibili, frutto della vittoria iniziale contro la Serbia e dei due pareggi contro Danimarca e Slovenia.

Nonostante un punteggio non elevatissimo, i Tre Leoni hanno superato il girone C di Euro 24 come primi della classe, assicurandosi un ottavo di finale non troppo complicato, visto che affronteranno sicuramente una terza classificata.

Aldilà del risultato, però, la rappresentativa della Terra d’Albione non ha mai convinto a pieno, mostrando un gioco poco brillante e molto tattico.

Quest’ultimo sembra essere il problema principale della compagine inglese.

I grandi fenomeni che vestono la sua maglia, infatti, non appaiono liberi di dare sfogo alle loro giocate, intrappolati in un sistema tattico molto ordinato e schematico.

La fantasia di calciatori dal tasso tecnico elevatissimo, come ad esempio Foden o Saka, appare assai strozzata, a dispetto di un Bellingham che, invece, ha una grande libertà creativa.

Probabilmente, è l’unico giocatore della squadra di Southgate con “licenza di uccidere”, o meglio di poter svariare andando ad occupare diverse posizioni in campo, partendo dalla mediana fino ad arrivare nell’area di rigore avversaria.

Insomma, le prime tre uscite britanniche hanno convinto poco e ci si aspetta che, con l’arrivo delle partite più importanti, avvenga un cambio di passo molto significativo.

Dove possono arrivare gli inglesi

“Is it coming home…finally?“ è la domanda che si pongono tutti i tifosi inglesi ora che la fase a gironi dell’Europeo è terminata.

Nonostante, come detto in precedenza, la nazionale di Londra non abbia fornito delle grandi prestazioni, non si può negare che rimanga comunque una delle grandi favorite, forse la più avvantaggiata dal tabellone.

Infatti, grazie alla vittoria dell’Austria e al pareggio della Francia, l’Inghilterra non troverà nella propria parte di tabellone, almeno fino alla finale ovviamente, una fra Germania, Spagna e Francia, tre delle squadre più quotate all’inizio della manifestazione.

L’unica big che gli inglesi potrebbero incontrare dopo gli ottavi sarebbe l’Italia, che non partiva sicuramente in prima fila alla griglia di partenza pre-Europeo.

Insomma, il tabellone ha dato una grande mano alla nazionale di Gareth Southgate, che deve assolutamente cercare di trovare la chimica mancata nelle prime uscite.

A livello tecnico non gli manca veramente nulla e, a mio parere, anche a livello fisico sarà messa meglio delle altre, avendo fatto una preparazione mirata per l’approdo in finale, organizzata in modo tale che i calciatori raggiungano il massimo della loro forma durante la fase ad eliminazione diretta.

L’Inghilterra, dunque, ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo ad Euro 24, sognando di agguantare il secondo trofeo della sua storia.