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Euro 24, delusione Belgio: è la fine di un ciclo?

Con la sconfitta di ieri contro la Francia ad Euro 24, per il Belgio è finito un ciclo. Come si può rialzare ora il Belgio?

È da un po’ che il Belgio è entrato in una fase buia, dopo lo splendore che li ha portati, con lo stupore di tutti, ad essere primi nel ranking per nazioni FIFA.

Ad Euro 24, il Belgio ha fatto un percorso simile a quello dell’Italia, ha passato il girone senza brillare, anzi fino all’ ultimo la qualificazione era in bilico.

Dopo una qualificazione agguantata con moltissime difficoltà, così come per l’Italia, si pensava potesse trovare quella forza in più per reagire, ma questa non si è vista assolutamente nel match contro la Francia.

La partita del Belgio contro la Francia ad Euro 24

A vedere solo parzialmente il risultato, sembra essere stata una partite equilibrata che si è decisa solo all’ ultimo con un autogol di Vertonghen al minuto 85.

La realtà dei fatti, però, è ben diversa; infatti solo dando uno sguardo parziale alle statistiche, notiamo che la Francia ha calciato 19 volte contro le sole 5 del Belgio.

La Francia predomina in praticamente tutto: possesso, cross, palle contese, passaggi e molto altro.

Un Belgio che è uscito meritatamente da Euro 24 senza aver mai dato la minima speranza per i suoi sostenitori di poter vincere o solo anche arrivare nelle fasi finali di questo Europeo.

La parabola del Belgio: è finito un ciclo?

Per i più, il Belgio negli ultimi anni era quella nazionale che non faceva risultati ma che inspiegabilmente per qualche regolamento strano della FIFA era al primo posto del ranking per nazioni.

Ora però, la storia è ben diversa e forse la generazione d’oro belga sta veramente giungendo al termine dopo un lungo percorso.

Basti pensare che il Belgio aveva tra le sue fila giocatori dal calibro di Nainggolan, Lukaku, Hazard, Vertonghen, Alderweilerd, De Bruyne, un giovanissimo Tielemans, Dendocker, e si potrebbe andare avanti ancora per molti.

Molti di questi, a dire il vero, sono ancora in attività e alcuni come Lukaku, Vertonghen e altri sono ancora in nazionale, ma non si esprimono come al loro top.

Tutto ciò ha dato inizio al lento declino del Belgio dall’ essere, sulla carta, la miglior nazionale fino ad oggi dove viene battuto dalla Slovacchia, Francia e rischia con praticamente tutte.

L’inizio di questo lento declino si può datare al Mondiale 2022, dov’è il Belgio esce di scena ai gironi in favore del sorprendente Marocco e della Croazia, sempre temibile ai Mondiali.

Nel 2023, anno senza competizioni di rilievo, con l’arrivo di Tedesco il Belgio ha superato l’ anno da imbattuto, anche se in competizioni ufficiali non ha affrontato squadre di rilievo eccetto l’Austria.

Arriviamo poi al 2024, dove prima dell’ Europeo continua ad essere imbattuto sotto Tedesco. Però poi appena la posta in palio diventa alta, il Belgio crolla e mostra tutti i suoi limiti, forse anche acutizzandoli.

Insomma, il Belgio dovrà rialzarsi non solo mentalmente ma anche dal punto di vista tecnico, magari facendo emergere nuovi talenti come fu ad Euro 2020 con Doku.

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