Euro 2024: Italia fuori malamente. Gli svizzeri si impongono contro una nazionale impalpabile e senza personalità
L’Italia ha tirato in porta per la prima volta al minuto 73. Questa è l’immagine che descrive la partita e forse, più in generale, l’intero europeo disputato.
Gli azzurri, attuali campioni in carica, non sono abbastanza maturi per reggere queste partite: poco lucidi mentalmente e imprecisi in tutte le scelte.
E’ difficile dunque arrivare a salvare qualche giocatore dal torneo che è stato disputato. C’erano grandi aspettative, si voleva dominare il gioco e l’avversario, ma le vittime alla fine sono stati proprio gli italiani. Non c’è stata proprio storia: gli azzurri sono parsi come un pesce fuor d’acqua.
Euro 2024, I promossi per L’Italia
Gianluigi Donnarumma: unico vero lato positivo di questa spedizione tedesca. Spesso criticato per il rendimento avuto con il Paris Saint Germain, con la nazionale si trasforma e blinda la porta al meglio. Non sono sue le responsabilità sui gol subiti.
Sempre prodigioso in ogni intervento tiene a galla gli azzurri in tutte le partite di Euro 2024, dall’Albania alla sconfitta con la Svizzera. A fine partita da vero capitano si presenza lui alle telecamere. Vero punto di riferimento.
Mattia Zaccagni: ha giocato poco, ma quando lo ha fatto è sempre stato decisivo. Gol definito miracoloso dal telecronista Caressa e ingresso in campo positivo contro ogni squadra. Null’altro da aggiungere. Qualitativo.
I bocciati di Euro 2024
Giovanni Di Lorenzo: dalle stelle alle stalle. Dopo la stagione con il Napoli, giocata ad alti livelli, si parlava di lui come un vero condottiero della squadra, ma la favola ha avuto breve durata.
La partita contro la Spagna non se la dimenticherà facilmente e il rischio e che si sogni ancora le sgroppate di Nico Williams sulla fascia. Contro gli elvetici non fa troppo male, ma il bilancio complessivo è pienamente insufficiente. Peccato non aver visto Bellanova al suo posto in qualche frangente in più.
Nella prossima stagione non si sa ancora in che squadra giocherà. Tuttavia ciò che conta è sicuramente riassestarsi e lavorare per riacquisire fiducia.
Crisi nera.
Jorginho: non ci si aspettava chissà cosa, ma sicuramente di più da colui che gioca in Premier League da quasi10 anni. Possesso palla sterile, prevedibile e fine a sé stesso. Passaggi quasi sempre orizzontali e mai una giocata illuminante. Quanto manca uno come Andrea Pirlo…
Nella partita contro la Svizzera gli viene addirittura preferito Nicolò Fagioli, stato fuori per 7 mesi a causa della squalifica.
Assente.
Italia (squadra intera): delusione più importante di tutte. Il gruppo, quello che doveva essere la forza trainante, non si è visto.
I giocatori non sono sicuramente dei top player, però hanno dimostrato di non riuscire a sopportare certe pressioni. L’impressione è che il contesto non abbia permesso a tutte le qualità della rosa azzurra, di potersi esprimere al 100%.
Vorrei ma non posso.
Luciano Spalletti: accusato spesso di non aver dato un’identità alla squadra cambiando sempre formazioni e giocatori, per di più schierandoli fuori ruolo. Il Ct ha forse completamente sbagliato la valutazione della rosa, pensando di poter arrivare ad esprimere una determinata tipologia di gioco.
Nel post partita parla di cose di campo cercando di evitare l’argomento della grande delusione data ai tifosi. Tante le critiche nei suoi confronti, specialmente sui social.
Intanto il presidente Gravina ha annunciato che parlerà in conferenza stampa alle 12.30: conferma per progetto a lungo termine? Vedremo.
