Il dirigente sportivo, Walter Sabatini, ha detto la sua a Doppio Passo Podcast, sull’ormai storica rivalità tra Messi e Ronaldo
Walter Sabatini, ospite al Doppio Passo Podcast, è stato incalzato sul duello ormai ventennale tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Nonostante entrambi i giocatori giochino in campionati come quello americano e quello saudita, sono ancora in grado di far parlare di loro. Messi, dopo il mondiale vinto nel 2022, ha deciso di passare gli ultimi anni della sua carriera in America, tra le fila dell’Inter Miami. Cristiano, invece, ha anticipato il rivale di qualche mese, trasferendosi all’Al-Nassr. La loro rivalità però nasce dagli anni nei quali erano le stelle di Barcellona e Real Madrid, stagioni nelle quali facevano numeri pazzeschi; grazie proprio alle statistiche da capogiro e ai trofei vinti, il pallone d’oro era sempre affare loro. Su questa disputa, Sabatini ha espresso la sua preferenza, aggiungendo però un inaspettato protagonista nel duello tra l’argentino e il portoghese.
Sabatini: “Per me il migliore è Ronaldo il Fenomeno”
L’ex dirigente di Roma e Salernitana, Walter Sabatini, ospite al Doppio Passo Podcast, tra i vari argomenti toccati ha riflettuto sulla grande rivalità tra Messi e Cristiano Ronaldo.
Alla domanda su chi preferisse tra i due ha risposto: “Ronaldo quale?“. Ovviamente Sabatini alludeva a Ronaldo Nazario, giocatore generazionale, che ha in comune proprio il nome con il Ronaldo portoghese. A quel punto Sabatini ha continuato dicendo: “Allora il fenomeno, era un fenomeno. Nonostante Messi sia stato a sua volta un fenomeno, ma contro Ronaldo…era un giocatore diverso, era bellissimo da vedere, velocissimo. Aveva una tecnica incommensurabile. Quindi se si parla di Ronaldo il brasiliano, scelgo lui. Se parliamo invece di Cristiano Ronaldo, allora dico Messi.”
Sabatini, dunque, ha dimostrato di avere le idee chiare; come diversi addetti ai lavori del mondo del calcio, tra ex giocatori, allenatori e dirigenti, preferisce Ronaldo il Fenomeno agli altri. Non si può dare torto all’ex dirigente giallorosso, dato che il brasiliano ha davvero segnato un’epoca portando in campo uno stile di gioco mai visto.