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[ESCLUSIVA] Walter Sabatini: “Lamela? Aveva una storia diversa..”

walter sabatini

Walter Sabatini, ha detto la sua a Doppio Passo Podcast, riguardo i sudamericani scoperti e portati in Serie A.

Walter Sabatini è noto per essere uno dei dirigenti sportivi più talentuosi e visionari del calcio italiano. Nel corso della sua carriera, ha portato alla ribalta numerosi giocatori, alcuni dei quali sono diventati campioni assoluti nei loro ruoli.

Ospite di DoppioPasso Podcast, Sabatini ha raccontato aneddoti e retroscena sui suoi colpi di mercato più celebri, soffermandosi in particolare su Muslera, Javier Pastore, Alisson Becker ed Erik Lamela.

Le sue parole rivelano il lavoro meticoloso e l’intuizione che lo hanno reso un maestro dello scouting e delle operazioni di mercato a basso costo ma dal grande rendimento.

Alla domanda su come abbia scoperto Muslera, Sabatini ha risposto con chiarezza: “L’avevo visto in cassetta e mi sembrava un portiere forte, aveva solo 19 anni. Ha esordito contro il Milan prendendo però cinque goal, però era un ragazzo forte, consistente e non si è mai spaventato di nulla e lo dimostrano i 10 anni passati al Galatasaray e i vissuti in tutte le competizioni europee. È stato un acquisto illuminante, uno dei miei tanti a poco prezzo”.

Muslera, infatti, ha poi costruito una carriera solida, diventando una bandiera del Galatasaray e un punto fermo della nazionale uruguaiana.

Un investimento lungimirante che ha dimostrato la capacità di Sabatini di individuare talenti ancora poco conosciuti.

Un altro colpo magistrale di Sabatini è stato Alisson Becker: “Così come Alisson pagato 7 milioni”, ha sottolineato il dirigente, ricordando come il portiere brasiliano sia stato acquistato a una cifra irrisoria rispetto al valore che ha poi dimostrato.

Oggi Alisson è considerato uno dei migliori portieri al mondo, un esempio perfetto dell’abilità di Sabatini nel trovare giocatori dal potenziale enorme.

Walter Sabatini e gli argentini: Pastore e Lamela

Quando si è parlato di Javier Pastore, il dirigente ha espresso un profondo legame emotivo con il trequartista argentino: “Pastore è un sogno realizzato, mi dispiace solo che sia venuto a giocare alla Roma nel momento del declino, perché aveva un grave problema all’anca e non ha mai potuto mettere in campo le sue doti e mostrare le sue qualità. Il Pastore del Palermo è un giocatore difficile da descrivere, passava tra gli avversari come una nuvola, scompariva e poi riappariva”.

Un talento cristallino che ha incantato la Serie A, ma che purtroppo non ha potuto esprimersi al meglio a causa dei problemi fisici.

Infine, Sabatini ha parlato di Erik Lamela, altro gioiello sudamericano scovato giovanissimo: “Mi ha dato tante soddisfazioni così come Lamela, lui giocava nel River Plate a differenza di Pastore che veniva dall’Huracán”.

Anche l’argentino ha fatto il salto verso l’Europa grazie all’intuizione di Sabatini, affermandosi poi in campionati di alto livello.

Queste parole confermano ancora una volta il fiuto per il talento di Walter Sabatini, un dirigente capace di scovare diamanti grezzi e trasformarli in campioni.

(Fonte foto: Walter Sabatini Instagram)

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