Gianluca Di Marzio, in esclusiva per Calcio-sport.com ha parlato a DoppioPasso Podcast della situazione Monza ed i problemi della società.

Gianluca Di Marzio, noto esperto di mercato, ha rilasciato dichiarazioni significative sulla situazione attuale del Monza durante un’intervista a DoppioPasso Podcast, in esclusiva per Calcio-sport.com.

L’analisi del giornalista si concentra sulle difficoltà del club brianzolo, attualmente fanalino di coda in Serie A dopo 29 giornate, con soli 15 punti conquistati.

Alla domanda sulle ragioni del fallimento progettuale rispetto ad altri club emergenti, come il Como, Di Marzio ha individuato un momento chiave che ha cambiato radicalmente le sorti della squadra:

“Non ha funzionato che è morto Silvio Berlusconi.
Dal momento in cui è morto Silvio Berlusconi non c’è stata più la voglia.
La forza no perché la forza la famiglia Berlusconi, quindi Fininvest, ce l’ha di poter investire, ma evidentemente la famiglia non era poi così interessata come il presidente e come Adriano Galliani a fare ulteriori investimenti per far sì che il Monza si stabilisse e stabilizzasse a quel livello.
Però io son stato anche recentemente lì, lo stadio era piccolo prima e hanno rifatto tutto dentro: spogliatoi, hospitality, hanno fatto il centro sportivo di Monzello che è un gioiellino.
Quindi anche lì hanno creato secondo me delle basi perché con questa proprietà o con un’altra si riesca a mantenere il Monza a determinati livelli.
Poi se non sarà sempre Serie A sarà B ed A però comunque oggi c’è una base forte ed anche un senso di appartenenza che si sta creando in città.
So che il primo giorno di scuola Galliani in persona va a portare l’astuccio del Monza ai ragazzi che entrano a scuola e questo fa nuovi tifosi.
Come a Bergamo che ogni bambino che nasce riceve in clinica la maglietta dell’Atalanta.”

Esclusiva, Di Marzio: l’importanza di creare un legame con la tifoseria

Di Marzio ha poi approfondito il discorso sull’importanza di creare un legame con la tifoseria, prendendo spunto da esempi come Atalanta e Bologna:

“L’Atalanta lo fa da tantissimo. Non soltanto ai bambini che nascono da genitori bergamaschi o italiani, chiunque.
Chiunque nasce in quell’ospedale riceve una maglia sempre nuova, con lo sponsor nuovo.”

Il quadro delineato da Di Marzio lascia intendere che, nonostante la crisi sportiva, il Monza possiede infrastrutture solide e una base su cui poter costruire.

Nonostante ciò, il vuoto lasciato da Berlusconi si fa sentire più a livello di passione e spinta progettuale che di risorse economiche.

Resta da vedere se la famiglia Berlusconi o una nuova proprietà vorranno raccogliere l’eredità del progetto iniziato dal Cavaliere e da Galliani, per riportare il Monza dove Berlusconi aveva sognato: stabilmente tra i grandi della Serie A.

Foto: Instagram Gianluca Di Marzio.