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[ESCLUSIVA] Ballardini: “Io sacchiano? In verità…”

Davide Ballardini a DoppioPasso Podcast

In esclusiva a DoppioPasso Podcast, Davide Ballardini ha raccontato del paragone che lo ha accompagnato agli inizi della sua carriera.

Intervenuto ai microfoni di DoppioPasso Podcast, Davide Ballardini ha raccontato in esclusiva per Calcio-Sport.com gli inizi della sua carriera.

La carriera da calciatore di Ballardini è partita dalle giovanili del Cesena, dove lo “zio Balla” ha avuto l’opportunità di essere allenato dal “profeta di Fusignano.”

Prima di iniziare con la sua carriera da allenatore infatti, l’ex mister del Sassuolo, ha giocato per sette anni a Cesena. In quel lungo periodo, mentre giocava da centrocampista ha avuto modo di apprendere, la metodologia, seppur ancora agli inizi di Arrigo Sacchi.

Una metodologia, che poi ha cercato, quantomeno in parte di riproporre. “Io sacchiano? Magari… non lo so. Io ho iniziato ad allenare nelle giovanili del Cesena. Poi ne ho fatte tante, Bologna, Milan, Parma e non solo.”

“Quindi magari all’inizio della mia carriera visto che io ho avuto Sacchi come allenatore per diversi anni, potevo prendere spunto da quel metodo di lavoro. Poi chiaramente, nel tempo, il calcio è cambiato tantissimo, la settimana, il modo di allenare e di lavorare durante la settimana è cambiato tantissimo. Diciamo così che ci si è evoluti ecco.”

Una riflessione dunque che vira inevitabilmente su come il mondo del calcio sia cambiato rispetto agli inizi della sua carriera. Il tecnico infatti ha iniziato ad allenare verso la fine degli anni 80, e da allora la situazione si è radicalmente evoluta.

Ballardini: “Il modo di lavorare durante la settimana è cambiato tantissimo”

Un cambiamento, totale che ha senza dubbio riguardato ogni aspetto della preparazione. Dagli aspetti strettamente tecnico- tattici, a quelli fisici, passando infine lontano dal campo, per arrivare fino in tavola.

“Io ricordo che il pre-gara era risotto e bistecca, proprio il contrario di quello che oggi ti fanno mangiare. Le cose si evolvono. Però quando tu hai questa passione forte, questo amore proprio per la tua passione, hai una curiosità costante. Poi nel tempo, le cose si evolvono, quindi sei sempre molto motivato e spinto a girare e vedere come gli altri lavorano, bellissimo.”

“Il lavoro dell’allenatore è un continuo aggiornarsi. Chiaramente tu hai dei principi che sono saldi nella tua testa, e questi principi cerchi di trasmetterli alla tua squadra e ai tuoi giocatori. Ci sono però poi tanti altri aspetti e tante altre piccole sfaccettature anche tecniche, che prendi curiosando fuori dal tuo orticello.

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