Un amore immenso quello che hanno padre e figlio per l’Empoli, da Diano Marina fino a Bressanone, 650 km per la loro squadra del cuore.
Certi amori non finiscono, anzi si rinnovano sempre di più. Queste sono le storie emozionanti e che ci fanno capire che un po’ di quel calcio antico fatto di colori esiste ancora. Questa volta l’amore ci porta ad Empoli, anzi Bressanone.
Diano Marina è un piccolo comune in provincia di Imperia, in cui risiedono un padre e un figlio con un amore smisurato per l’Empoli, la loro squadra del cuore.
Proprio quest’amore per l’Empoli li ha spinti a fare 650 km per raggiungere la loro squadra del cuore in provincia di Bolzano, a Bressanone in ritiro sperando di ricevere foto e autografi con i loro idoli.
Empoli, perché quest’ amore sta svanendo
Con il passare del tempo, assistiamo ad un calcio che, anche a livello più bassi, non è più vissuto a contatto, bensì su un comodo divano senza avere più l’abitudine di andare allo stadio per tifare la propria squadra del cuore.
Questo cambiamento non è “colpa” degli italiani, anzi, dopo il COVID gli stadi italiani sono quasi sempre pieni con grande euforia, ma il problema l’ha creato la televisione.
Infatti, a causa dei diritti televisivi assistiamo a sempre più partite in orari impossibili per lavoratori e studenti, andare a fare trasferte con partite alle 20,45 è logisticamente impossibile.
Infatti, con le sempre più frequenti partite di Domenica e Lunedì alle 20,45, risulta impossibile per lavoratori, studenti, andare a vedere queste partite dato che nella più rossa delle ipotesi tornerebbero a casa all’incirca a mezzanotte.
Stiamo raggiungendo sempre più un punto di non ritorno, bisognerà fare una scelta: continuare con orari improponibili per la maggior parte dei tifosi o continuare così costringendo gran parte dei tifosi a dover rinunciare allo stadio?.
La risposta forse se la sono già data, e non farà per nulla piacere a noi appassionati di calcio, costretti a sottostare a orari folli solo per il dio denaro, che decide tutti i palinsesti.
Oggigiorno, anche il consueto ritiro estivo in montagna sta svanendo a causa di tournée estive che sono impossibili da vedere per noi italiani, dato che si svolgono nella piena notte italiana alla faccia di tutti i tifosi di quelle determinate squadre.
Proprio per questo il gesto dei due tifosi dell’Empoli assume grande valore da una parte mostrando l’emozione che ancora si ha per la propria squadra, ma dall’altra mostra le difficoltà che una normale famiglia di tifosi non dovrebbe avere a supportare dal vivo la propria squadra.
