Empoli, D’Aversa e i suoi non incidono, sconfitta casalinga contro il Toro, cosa hanno sbagliato i toscani.
La 16esima giornata del campionato di Serie A si è aperta ieri sera con l’anticipo tra Empoli e Torino.
A Vanoli basta un eurogol di Adams per tornare alla vittoria.
L’attaccante scozzese, subentrato ad Antonio Sanabria pochi minuti prima, riceve palla da Nikola Vlasic a centrocampo, per poi calciare a sorpresa direttamente verso la porta, superando un Devis Vasquez che fino a quel momento era stato indubbiamente il migliore in campo.
La squadra di Vanoli non vinceva dall’1-0 al Como dello scorso 25 ottobre e grazie a questi 3 punti aggancia l’Empoli a quota 19 al decimo posto in classifica.
Le due squadre si erano già affrontate in questa stagione lo scorso 24 settembre, quando l’Empoli ha vinto 2-1 a Torino in Coppa Italia.
Empoli-Torino, la cronaca della partita
La prima frazione ad Empoli parte subito con i padroni di casa su ritmi alti.
A partire forte è dunque la squadra di D’Aversa che mette subito ansia alla difesa del toro.
I toscani trovano il gol del vantaggio al minuto 16, con Ismajli che spinge il pallone in rete dopo una mischia in area di rigore del Torino.
L’arbitro, però, ferma subito il gioco ed annulla la rete per una carica di Maleh su Milinkovic-Savic che non può intervenire.
Il Torino prova a regire mettendoci orgoglio: prima Sanabria ci prova dalla distanza, poi è un super Vasquez a fermare Ricci e ancora Sanabria.
Il primo tempo si conclude quindi sullo 0-0, con le squadre alla ricerca del varco giusto per il gol del vantaggio.
Nel secondo tempo il Torino rientra in campo con un piglio diverso.
La prestazione dei ragazzi di Vanoli cresce col passare dei minuti, fino a quando il subentrato Che Adams sblocca il match con un gol clamoroso al minuto 71.
Maleh perde due rimpalli a centrocampo, il pallone arriva sui piedi di Vlasic che scarica su Adams, il quale alza lo sguardo verso la porta dell’Empoli, vede Vasquez fuori dai pali e da centrocampo scarica una traiettoria imparabile per il portiere.
Pallone in rete e standing ovation per l’attaccante scozzese che segna un eurogol.
Negli ultimi venti minuti di gioco l’Empoli non riesce a valicare il muro del Torino che chiude la gara con la porta imbattuta.
Dopo gli ultimi giri di orologio, recupero compreso arriva il triplice fischio dell’arbitro che decreta la vittoria del Torino.
Empoli, notte fonda per D’Aversa e i suoi: cosa hanno sbagliato i toscani
D’Aversa ha scelto di affidarsi al suo consueto 4-3-3, puntando su un gioco di possesso e sull’ampiezza offerta dagli esterni offensivi.
Tuttavia, il piano tattico si è scontrato con l’organizzazione difensiva del Torino, schierato con un compatto 3-4-2-1 da Paolo Vanoli.
La squadra granata, pur concedendo leggermente il controllo del gioco (55% di possesso palla a favore dell’Empoli), ha saputo chiudere ogni spazio agli avversari, limitando a due i tiri nello specchio della porta di Milinković-Savić.
Le difficoltà dell’Empoli sono emerse soprattutto negli ultimi trenta metri, dove la mancanza di incisività e precisione è stata evidente.
Gli esterni, chiamati a creare superiorità numerica, sono stati ben neutralizzati dai quinti del Toro, mentre la punta centrale è apparsa troppo isolata.
Dall’altra parte, il Torino ha colpito con rapidi contropiedi, dimostrando una maggiore capacità di sfruttare le occasioni create.
Le statistiche del match (possesso palla: Empoli 55%-Torino 45%, tiri totali: Empoli-Torino 10, tiri in porta: Empoli 2-Torino 4, calci d’angolo: Empoli 5-Torino 3, falli commessi: Empoli 12-Torino 14) raccontano di un confronto bilanciato sul piano territoriale, ma che premiano il Torino per la maggiore concretezza in fase offensiva.
Nel post-partita, il tecnico dei toscani non ha nascosto il suo rammarico:
“Abbiamo controllato il gioco, ma non siamo stati abbastanza concreti sotto porta. Inoltre, dobbiamo evitare disattenzioni come quella che ha portato al gol di Adams. La squadra ha qualità, ma serve maggiore cattiveria per ottenere risultati.”
D’Aversa è chiamato ora a lavorare sulla mentalità della squadra, che sembra pagare un’eccessiva fragilità nei momenti chiave.
Per l’Empoli, questa sconfitta potrebbe rappresentare un campanello d’allarme.
Nonostante la volontà di imporre il proprio gioco, l’Empoli ha sbagliato approccio negli ultimi 30 metri, mancando di lucidità e precisione nei momenti decisivi.
Il Torino, invece, esce dal Castellani con tre punti fondamentali e con un Ché Adams rinvigorito.
I toscani, reduci da un ottimo avvio di stagione, adesso dovranno reagire prontamente per evitare di vanificare ciò che è stato fatto finora.
Il Torino può guardare al futuro con ottimismo, forte di una prestazione di grande solidità.
Foto: Instagram Empoli.