Empoli-Milan si conclude 0-2 per i rossoneri. Nel secondo tempo Conceicao inserisce tutto il suo arsenale offensivo e vince la partita. Si tratta di una soluzione riproponibile dal primo minuto?

Il Milan vince al Castellani una partita pesantissima. Dopo il successo della Juventus a Como, in attesa dei risultati di Fiorentina, Lazio e Bologna, i rossoneri si avvicinano al 6° posto.

Fondamentale in questa lotta sarà il recupero del match del Dall’Ara, uno scontro diretto che potrà dire molto sul treno Champions, a cui il Diavolo deve rimanere aggrappato con tutte le sue forze.

Una partita a due facce. Un primo tempo bloccato, con qualche rischio di troppo, e una seconda frazione che si apre, con l’espulsione, errata, di Tomori.

Nonostante l’inferiorità numerica però, il Milan rimane in campo con i quattro attaccanti, certificando la volontà di aggredire l’Empoli, e di vincere la partita, con le proprie idee.

A fare la differenza infatti sono stati i cambi nell’intervallo. I rossoneri sono scesi in campo con un 4-4-2, uno schieramento caro al suo allenatore. Musah e Jimenez larghi sulle fasce, e Joao Felix e Abraham davanti.

Contro la marcatura a uomo dell’Empoli tuttavia, la manovra degli ospiti è risultata spesso stagnante e prevedibile, a causa delle difficoltà di Abraham. Quando infatti Maignan cercava di appoggiarsi sul centravanti inglese, l’ex Roma, non è riuscito nel lavoro di sponda.

Lavoro eccellentemente svolto d’altra parte da Santi Giménez. Fondamentali in questo senso anche i movimenti del suo compagno di reparto, Joao Felix.

Il portoghese, senza dubbio troppo lezioso in alcune occasioni, ha dimostrato una grande intelligenza tattica, facendosi sempre trovare tra le linee.

Il secondo tempo di Empoli-Milan, il 4-4-2 può essere riproposto dal primo minuto?

Nel secondo tempo è stato fondamentale l’ingresso di Leao e Pulisic, che si conferma l’uomo in più del Milan, per risolvere la gara.

La domanda, sorge spontanea: sarà possibile vedere i due esterni dal primo minuto assieme a Santi Giménez e Joao Felix?

Certamente, si tratta di una soluzione estremamente offensiva, ma che con il giusto equilibrio può essere messa in atto, in alcune situazioni.

Giménez ad esempio si è dimostrato abilissimo in uno dei fondamentali richiesti da Sergio Conceicao. Il messicano è bravissimo ad abbassare il baricentro della squadra avversaria, recuperando palla nella trequarti avversaria.

Spesso infatti l’ex Feyenoord tende a rimanere alto, impedendo alla squadra avversaria di guadagnare campo, permettendo ai suoi di non rischiare troppo.

Fondamentale anche l’apporto difensivo di Kyle Walker, abilissimo nelle letture difensive, pur non facendo mancare quando necessario l’apporto all’esterno.

Una soluzione dunque che passa tanto, tantissimo dalle capacità dei singoli, che però spesso vengono lasciati da soli in fase di non possesso.

Da una situazione analoga infatti, nasce l’espulsione di Tomori, costretto a uscire su Lorenzo Colombo, involato verso la porta difesa da Maignan.

Tanto passerà dunque dal lavoro dei due attaccanti, Giménez e Joao Felix. Il primo bravissimo a mantenere alta la squadra, mettendo in atto una prima pressione forsennata, ed estremamente abile nella protezione del pallone.

L’altro bravo a venire incontro, vicino al pallone, facilitando in questo modo l’inserimento degli esterni alle sue spalle. Il portoghese infatti, beneficia della presenza di giocatori del genere sulla trequarti, abili nel sfruttare gli spazi lasciati, e che parlano la stessa “lingua calcistica” del numero 79.

Il mercato invernale ha regalato nuovi assi a Sergio Conceicao, gli avversari sono avvisati: la rincorsa è iniziata.